Quarta prova di Coppa Italia, ovvero prima visita in Trentino stagionale per me. Per motivi lavorativi bigio la Sprint di sabato e con il socio e Di Stefano parto all’alba (6.30 orario di ritrovo) da Seregno.
Mi tocca guidare mentre i miei compagni di viaggio se la ronfano ma il viaggio scivola via senza intoppi e le condizioni del tempo e il bosco che mi trovo di fronte mi fanno subito capire che ne è valsa la pena! Non avevo mai corso prima d’ora in questa valle e quindi mi sono trovato una bella sorpresa.
Le lunghezze del percorso mi anticipano che si farà fatica, 7.200 metri con 330 di dislivello per l’MA che è accorpata alla M20. Con il mio compagno di riscaldamento Nicolò Sebastiani faccio il WarmUp e scopro un bosco pulito e veloce dove non mancheranno le curve di livello.
Parto ad 1h e 04, secondo nella categoria degli ‘indecisi’, ma il primo non concluderà la sua fatica. La prima parte, al contrario delle indiscrezioni filtrate, è tutta in discesa. Non commetto errori e faccio le prime 5 lanterne abbastanza bene. La sesta è una tratta molto lunga. Non vedendo molte difficoltà (tutta sul sentiero) ed una sola scelta, mi interrogo sulla necessità di questa tratta, specie perché ci taglia fuori una parte del bosco che non mi sembrava insignificante.
Alla 6 ci arrivo come tutti dal basso, già morto, ma è solo l’inizio della scalata di 180 metri di dislivello senza sosta fino alla 10. Le mie energie finiscono qui, il resto della gara infatti mi trascinerò lungo i sentieri. Alla 11 mi prende Claudio Rastrelli che mi partiva 6' dietro. Alla 12 ci arrivo strisciando e camminando, e visto che si tratta del punto spettacolo mi prendo gli incitamenti/insulti del mio presidente e di alcuni amici che mi stimolano a correre.
L’anellino finale non è impegnativo tecnicamente, ma la stanchezza mi fanno commettere un errorino alla 16 che viene limitato dal secondo incontro con Claudio che rientrando dal suo errore mi riporta sulla retta via.
Alla fine in MA si imporrà Davide Rusconi per un podio scontato con i tre favoriti (Antonio Serini e Riccardo Panciroli) a dividersi i premi.
A livello Elite netta vittoria del sempre più bravo Marco Seppi che rifila tre minuti a Michele Tavernaro. Tra le donne si impone come al solito Christine Kircklechner su Michela Guizzardi. Tra le altre vittorie colpiscono, per il distacco rifilato ai secondi, quella di Carlo Rigoni in M35 e quella di Lucia Curzio.
Mi tocca guidare mentre i miei compagni di viaggio se la ronfano ma il viaggio scivola via senza intoppi e le condizioni del tempo e il bosco che mi trovo di fronte mi fanno subito capire che ne è valsa la pena! Non avevo mai corso prima d’ora in questa valle e quindi mi sono trovato una bella sorpresa.Le lunghezze del percorso mi anticipano che si farà fatica, 7.200 metri con 330 di dislivello per l’MA che è accorpata alla M20. Con il mio compagno di riscaldamento Nicolò Sebastiani faccio il WarmUp e scopro un bosco pulito e veloce dove non mancheranno le curve di livello.
Parto ad 1h e 04, secondo nella categoria degli ‘indecisi’, ma il primo non concluderà la sua fatica. La prima parte, al contrario delle indiscrezioni filtrate, è tutta in discesa. Non commetto errori e faccio le prime 5 lanterne abbastanza bene. La sesta è una tratta molto lunga. Non vedendo molte difficoltà (tutta sul sentiero) ed una sola scelta, mi interrogo sulla necessità di questa tratta, specie perché ci taglia fuori una parte del bosco che non mi sembrava insignificante.
Alla 6 ci arrivo come tutti dal basso, già morto, ma è solo l’inizio della scalata di 180 metri di dislivello senza sosta fino alla 10. Le mie energie finiscono qui, il resto della gara infatti mi trascinerò lungo i sentieri. Alla 11 mi prende Claudio Rastrelli che mi partiva 6' dietro. Alla 12 ci arrivo strisciando e camminando, e visto che si tratta del punto spettacolo mi prendo gli incitamenti/insulti del mio presidente e di alcuni amici che mi stimolano a correre.
L’anellino finale non è impegnativo tecnicamente, ma la stanchezza mi fanno commettere un errorino alla 16 che viene limitato dal secondo incontro con Claudio che rientrando dal suo errore mi riporta sulla retta via.
Alla fine in MA si imporrà Davide Rusconi per un podio scontato con i tre favoriti (Antonio Serini e Riccardo Panciroli) a dividersi i premi.
A livello Elite netta vittoria del sempre più bravo Marco Seppi che rifila tre minuti a Michele Tavernaro. Tra le donne si impone come al solito Christine Kircklechner su Michela Guizzardi. Tra le altre vittorie colpiscono, per il distacco rifilato ai secondi, quella di Carlo Rigoni in M35 e quella di Lucia Curzio.
2 commenti:
So che non è un vero paragone, ma Rigoni è andato alla stessa velocità di Seppi.
Inarrivabile!
M.
Ma Rigoni è Rigoni...
Non fa differenza tra salita, pianura e discesa, In una gara cone quella di domenica fa la differenza. E' sempre il migliore...
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