Il miglior giocatore italiano mette la parola fine alla sua carriera in azzurro senza però essere mai riuscito ad essere veramente determinate. Tra i momenti indimenticabili ci metto il cucchiaio all'Olanda nella semifinale di un Europeo e il gol su rigore ai recenti Mondiali. Punto.
Se ne và e come sempre in questi casi c'è un po' di dispiacere. Prima di lui ricordo con dispiacere gli addii di Baresi e Maldini e anche quelli meno clamorosi di Mancini, Vialli e Vierchowod.
Fuori dall'Italia fece scalpore l'addio di Cruijff che non accettò nemmeno le 'suppliche' della regina, ma poi anche di Figo, di Larsson (Svezia) e di tutta la vecchia guardia della Francia salvo poi per alcuni elementi (Zidane e Bartez) ripensarci.
Nessun commento:
Posta un commento