Vi spiego…
Domenica giocavo in trasferta conto JOCA BONITO, ovvero la squadra del mio caro amico Sergio Sali nonché campione in carica della nostra Lega di 20 squadre.
Sergio scende in campo con tridente Del Piero, Trezeguet e Ibra. Devo trovare delle contromosse. Rinnovo la fiducia al tridente Gila, Trezeguet, Rocchi, ma so che devo mungere il mio centrocampo per impensierirlo. Rosina, Nedved e Doni non si toccano, tutti e tre hanno un’alta possibilità di andare in gol. La quarta punta del rombo è Cozza, anche lui ha una percentuale realizzativa incredibile, ma alla Reggina non ha ancora trovato il posto fisso tant’è che alla prima giornata non è nemmeno sceso in campo.
La Gazza del sabato mi conferma Cozza in panca: devo correre ai ripari. Scorro la lista dei centrocampisti ed, escuso Kakà che costa troppo, mi faccio incantare da Foggia del Cagliari (in gol alla prima giornata su rigore) e da Hamsik del Napoli (un palo domenica scorsa).
L’indecisione è grande Foggia mi da più garanzie, è rigorista e mi sembra anche benvoluto dalla stampa, ma questa domencia a Cagliari sbanca la Juventus. Da che mondo e mondo, anche senza Moggi, si sa che contro la Vecchia Signora non si danno rigori, questo è scritto sul manuale che l’AIA fornisce agli arbitri prima di mandarli ad arbitrare in Seconda Categoria…
Ok, vendo Cozza e prendo Hamsik!
Non mi ero accorto però che a Cagliari è sbarcato il buon Paolo Tagliavento. Il giovane arbitro, forse gasato per i recenti galloni da ARBITRO INTERNAZIONALE, se n’è infischiato delle buone maniere e ha voluto fare di testa sua.
Risultato? 3 rigori contro la Juve (ci fosse stata ancora la Triade avreste avvertito un intasamento sulle linee telefoniche), con Chiellini e Zebina increduli. A quel punto l’assistente Cariolato si è sentito in dovere di intervenire bisbigliandoli: “Paolo, ma ti sei ammattito, vuoi farci tornare sui campi del Seregno?”…
Intanto a Torino il signor Ficcadenti (un cognome, un programma), non sa più che pesci pigliare; la sua squadre sta perdendo 2-1. Si volta verso la panchina e la posto dei pesci trova ‘na Cozza. E’ la sua ultima ancora di salvezza. In due minuti Ciccio, come già mercoledì in Coppa Italia, trasforma in oro la prima palla che tocca.
Tornando a noi io mi trovo a sfidare i Campioni di Joca Bonito senza la doppietta di Foggia e il gol di Cozza.
Certo, stasera con Fiorentina-Milan si giocherà l’ultimo atto della nostra sfida. Per ora però siamo 4 gol a 2 per lui.
Ma io ho l'asso nella manica: il cecchino Gila che non sbaglia un colpo, lì impettito davanti alla porta pronto ad essere impallinato dai giornalisti. Sergio invece risponderà con quel brocco di Kakà che solo quegli storditi dei francesi possono considerare da Pallone d’oro…
Dai, speriamo Gila non giochi così mi entra Zalayeta!
1 commento:
Tristissimo
Posta un commento