I più incerti per lo meno, così mi viene da descriverli...
Monte Livata 2007, due giornate calde e soleggiate, il tipico bosco 'bianco' di Subiaco e Jenne, pulito, veloce.
Sabato tra i primi a giungere al traguardo il ticinese Francesco Guglielmetti. Al microfono di Paco Valente la sua fotografia è lucida e precisa: "Un vero piacere aver fatto tutti questi chilometri, il posto è incantevole, i tracciati con tratte corte e tratte lunghe sono all'altezza di un Campionato Italiano, bosco pulito che permette alte velocità che nascondono insidie".
E' proprio così, l'MA si sviluppa su un percorso interessante, una prima tratta lunghissima e poi tani cambi di direzione. Ancora più bello il tracciato dell'ME (visibile sul blog di Teno); interessantissima in questa categoria la sfida per il titolo. L'assenza di Mikhail Mamleev e lo stato di forma non eccellente come gli altri anni di Tavernaro regalano molta incertezza.
Il sondaggio presente in basso in questo blog dice che il favorito è Jonas Rass. Indiziati di vittoria anche Klaus Schgaguler e Michele Caraglio.
Tra i 10 partenti inclusi nel sondaggio (gli altri 4 non faranno l'HE) l'unico a non prendere nemmeno una preferenza dai 45 votanti è Giancarlo Simion.
Sarà proprio il giovane atleta del Primiero a primeggiare. Primo titolo in ME per lui. Un minuto il suo vantaggio su Jonas che precede a sua volta il forestale Daniele Pagliari.
Dei 14 nomi da me fatti nel sondaggio 2 non sono partiti, 1 ha vinto la H20 e 1 l'H35 gli altri 10 hanno occupato i primi 9 posti in classifica più l'undicesiomo (E. Corona) battuto da Salvioni di 20 secondi.
Più scontata la vittoria di Christine Kirchlechner in DE. Alle sue spalle si piazzano Michela Guizzardi e Laura Scaravonati.
L'impresa da copertina di giornata però è di Carlo Rigoni che vince l'M35 con 8' sul secondo facendo registrare 15 migliori intertempi su 16 lanterne, solo il primo punto lo cede a Luigi Girardi di 2 secondi...
Altrettanto netta la vittoria di Roberto Pradel in M40 e di Francesco Guglielmetti in M50.
I risultati.
Domenica nuovo appuntamento: va di scena la staffetta. Io sono in squadra con Luca e Dany in MK, parto al lancio e questo mi piace un sacco (Gianluca Carbone dovrebbe avere una foto dove scatto in prima fila). Un po' impreciso sulla prima lanterna, poi bene la 2, in uscita sono con Emiliano Corona e Alberto Grilli, li tengo sulla salitaspaccagambe, penso ai titoli dei giornali in caso riesca a tenerli fino al punto spettacolo ma subito commetto un errore alla 3 che mi riporta con i piedi per terra.
(foto di Daniele Pagliari)
Ora devo inseguire e a fatica mi riporto sulle tracce di Eddy Sandri e Stefano Zarfati. Insieme a noi c'è Maria Chiara Crippa, seconda nella long di sabato a soli 3 secondi da Jutta Torggler. La giovane atleta della Besanese mi impressiona con una corsa efficace e una precisione sbarazzina, alla fine ci impiegherà un minuti meno di me risultando la migliore D20 e contribuendo in maniera determinante al titolo italiano con Federica Negri e Federica Maggioni.
Continua la mia gara e alla 5 passo GianPiero Mazzeni!?!?
Paradossale come andando alla 3 mi superi Emi e alla 5 io superi Mazzeni... va beh... E' proprio uno sport strano.
Io continuo al mio ritmo e la gara non regala più sorprese se non allo sprint quando vengo battuto nello scarico del bricchetto da un giovane del TOL dopo che io ho dato il cambio a Luca prima di lui... Il mio sprint di 33 secondi è il secondo migliore in assoluto, ma il ragazzino del TOL fa 30!!!!
Le gare che contano però sono quelle degli Elite. In ambito maschile il pronostico che vedeva favoriti i ragazzi del Gronlait viene rispettato, ma ci vuole un grandissimo Michele Tavernaro in ultima frazione per andare a riprendere il neo campione italiano Simion partito con 3 minuti di vantaggio. Con Michele trionfano Giacomo Seidenari, che si riconferma Campione Italiano a staffetta malgrado il cambio di squadra, e Klaus Schgaguler che conquista il suo terzo titolo italiano dell'anno su quatto specialità. In seconda posizione si piazza il Primiero di Rigoni, Negrello e Simion. Terzo arriva il Cus Bologna con Seppi, Bruno e Caraglio che batte in volata il TOL. Solo quinta la Forestale.
A livello femminile la vittoria sorride al Primiero in WE che bissa il successo dello scorso anno con una squadra giovanissima Orler, Simion e Scalet. Secondo il TOL e terzo ancora il CUS Bologna. Anche qui la Forestale si ferma ai piedi del podio.
Impressionante invece la staffetta del Primiero in H35. Il terzetto di campioni Pradel, Sacchet e Pierpaolo Corona fa il vuoto e rifila più di 40 minuti ai secondi in classifica.
Per vedere ottime foto e altri resoconti vi consiglio gli articoli di SuperLau, Tenani, Marco G (ce ne sono 2) e di SteGal sul sito FISO (ancora due).
Aggiunto all'ultimo anche l'appassionate articolo di Julia sulla staffetta, con ottime foto, anche se non cita mai il suo compagno di stanza!
Le gare che contano però sono quelle degli Elite. In ambito maschile il pronostico che vedeva favoriti i ragazzi del Gronlait viene rispettato, ma ci vuole un grandissimo Michele Tavernaro in ultima frazione per andare a riprendere il neo campione italiano Simion partito con 3 minuti di vantaggio. Con Michele trionfano Giacomo Seidenari, che si riconferma Campione Italiano a staffetta malgrado il cambio di squadra, e Klaus Schgaguler che conquista il suo terzo titolo italiano dell'anno su quatto specialità. In seconda posizione si piazza il Primiero di Rigoni, Negrello e Simion. Terzo arriva il Cus Bologna con Seppi, Bruno e Caraglio che batte in volata il TOL. Solo quinta la Forestale.
A livello femminile la vittoria sorride al Primiero in WE che bissa il successo dello scorso anno con una squadra giovanissima Orler, Simion e Scalet. Secondo il TOL e terzo ancora il CUS Bologna. Anche qui la Forestale si ferma ai piedi del podio.
Impressionante invece la staffetta del Primiero in H35. Il terzetto di campioni Pradel, Sacchet e Pierpaolo Corona fa il vuoto e rifila più di 40 minuti ai secondi in classifica.
Per vedere ottime foto e altri resoconti vi consiglio gli articoli di SuperLau, Tenani, Marco G (ce ne sono 2) e di SteGal sul sito FISO (ancora due).
Aggiunto all'ultimo anche l'appassionate articolo di Julia sulla staffetta, con ottime foto, anche se non cita mai il suo compagno di stanza!
8 commenti:
ma pensa un po...non citi neanche la tua compagna di stanza..
che disprezzo...
Il pezzo sul contorno agli italiani l'avrei fatto dopo...
intanto ti mando un bacio!
bleah!
non hai nemmeno citato il mio superstupendo articolo di domenica!
ueeeeeee
Eccoti! Aggiunto tutto! complimenti per la cronaca della staffetta, scritta bene e rende l'idea sullo stato d'animo di ki aspettava fuori dal bosco!
Ehi, io spero tanto che quando tu farai la 35, ci sia una staffetta Tavernaro, Tavernaro, Tavernaro, che ti rifili 45 minuti.... ed io sarò lì a sottolinearlo!
Dai Rusky, non fare così, il tuo quinto podio in M35 agli italiani a staffetta è un grandissimo risultato, lo sai bene. Certo non potevo non sottolineare la forza assoluta di questi grandi campioni, ma questo non è un demerito vostro... e pensa che avrebbero potuto fare ancora più male mettendo Rigoni al posto di Sacchet.
Per quello che mi riguarda penso che quando diventerò M35 dovrò vedermela con una staffetta (tutti della mia età) Tavernaro-Mamleev-Pagliari...
e non c'è un ca**o da ridere...
Se leggi i commenti del mio blog, leggerai che c'è chi non sarebbe venuto a Monte Livata solo perchè non c'era storia in M35..... sono punti di vista... il mio, lo sai, è quello di andare a fare la mia gara, se poi gli altri sono migliori bisogna accettarlo e prenderlo come stimolo per migliorare, sperando che gli anni passino anche per loro -))
Non conosco il ragazzo che ha scritto queste cose sul tuo blog, ma non lo comprendo. Io sono daccordo con te, se una gara mi piace vado a farla, a prescindere dalle possibilità che ho di vincere, ti faccio vedere i miei risultati (http://www.fiso.it/01_federazione/04_tesserati/index.asp?tessera=LB2627)
di quest'anno, in nessuna occasione sono partito da casa pensando oggi posso vincere, ma questo non mi ha impedito di mettere la sveglia all'alba e farmi viaggi a volte anche interminabili per sfidare avversari imbattibili, tracciaotri sadici e boschi perfidi...
Posta un commento