lunedì 2 settembre 2013
1830: dopo tanto tempo ancora tu
Dopo gli ottimi spiedini alla griglia e in forte ritardo rispetto ad ogni previsione siamo riusciti ad iniziare la tanto attesa partita a 1830 intorno alle 16.
Vi anticipo che, e immagino già i sorrisini dei maligni, come da tradizione in Uesm non siamo riuscita a portarla a termine!
Il gioco termina quando la banca finisce tutti i soldi, circa 17.000 $, mentre le nostre compagnie ferroviarie a mezzanotte ricavavano circa 250 $. Immancabile al termine di ogni turno azionario lo sguardo profetico di Gionata verso il capitale della banca dicendo: "non finirà mai!".
Malgrado ciò siamo andati avanti per circa 8 ore. In questo lasso di tempo, con un gruppo differente di persone, la partita secondo me sarebbe potuta anche finire, ma i sei sventurati che nel pomeriggio di ferragosto si sono ritrovati intorno al tavolo verde erano la compagnia meno probabile per portare a termine questa missione.
Io, che non ero riuscito a leggermi le regole ma avevo alle spalle un anno fa un'altra partita interrotta dove mi guidavano passo passo, ero l'esperto del gruppo. Gli altri pendevano dalla mia pessima spiegazione coadiuvato da interventi di Matteo che però era riuscito a leggere il regolamento solo fino a pagina 13! Fabio con molta buona volontà aveva dato una letta al regolamento che si può scaricare da questo sito, ma era senza immagini e riferito all'edizione degli anni '80. Stephane dal canto suo sapeva che prima di cominciare bisognava eleggere un cassiere (fu così che divento lui il cassiere).
Dopo una prima falsa partenza e la rilettura di qualche capitolo a caso che pareva più interessante degli altri siamo riusciti a far decollare la partita.
Le compagnie private sono state acquistate a prezzi spropositati prosciugando le già misere casse individuali, non contenti abbiamo portato i valori di partenza delle azioni di quasi tutte le compagnie al valore massimo di 100 $, una volta accorti che in questo modo il gioco non poteva iniziare siamo tornati indietro e rifatto tutto.
In pochi minuti (si fa per dire) abbiamo capito a che partita saremmo andati incontro con un Gionata in stato di grazie che, dopo aver ripetuto una dozzina di volte che non aveva ben chiaro il senso del gioco, si accaniva contro delle scelte a suo avviso errate o inutili dell'autore definendo il gioco ingessato per via del limite che ogni giocatore non poteva accumulare più di 11 certificati azionari.
Intanto i primi presidenti cominciavano a lavorare; in ordine partivano la Pennsylvania (PRR) e la New York Central (NYC) quindi la New York, New Haven & Hartford (NYNH) e la Chesapeake & Ohio (C&O). Ogni compagnia cominciava a costruire le proprie tratte ferroviarie per gli Stati Uniti senza sapere che quelle primissime mosse avrebbero condizionato in maniera radicale l'andamento della partita. Complice un paio di movimenti errati (acquisto di troppi treni) o al limite della fraudolenza (ammessa dal gioco) del presidente della PRR Fabio molti azionisti scaricarono il gruppo affossandolo.
Dopo aver giocato i primi turni come azionista di minoranza entrava in gioco anche Matteo attivando e presiedendo la Baltimore & Ohio (B&O) lasciando il solo Gionata non presidente di nessuna compagnia, ruolo che avrebbe portato fino a fine partita.
Il buon Gionata però stringeva un patto di ferro con Stephane, presidente della C&O e presto presidente anche della Canadian Pacific (CPR) attivandola. Il sodalizio continuò fedele e ambiguo fino a fine partita usufruendo anche di inaspettati aiuti della NYC con un presidente, l'unica fanciulla al tavolo, fortemente interessato all'andamento della CPR di cui era un'importante azionista.
Dopo qualche scalata azionaria, per la verità poche, le varie compagnie passarono presto ad acquistare treni sempre più belli arrivando in nemmeno troppo tempo ad avere i Diesel. Per bloccare introiti proibitivi molte compagnie si affrettarono a costruire delle stazioni che formassero dei tappi per questi cavalli d'acciaio che altrimenti avrebbero scorrazzato liberamente per il Nord America. Esempio più eclatante fu la neonata Erie che si piazzo tra Toronto e Buffalo bloccando il passaggio tra i laghi Erie e Ontario.
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