martedì 29 ottobre 2019

Essen 2019 - Resoconto finale

Dopo aver descritto i giochi provati a Essen (day1, day2, day3, day4) passiamo al contorno.

Intanto vi propongo due video per entrare in clima: Internationale Speiltage e Spiel Messe Highlight

L'edizione 2019 è stata personalmente impegnativa ma molto positiva.
Come ogni post fiera sto leggendo commenti del tipo: "è stata un'edizione sotto tono" "sono mancati i capolavori", più o meno le stesse frasi di ogni anno, spesso pronunciate o scritte da chi non c'era.

Io ho riempito il bagagliaio della macchina con tanti giochi, alcuni per me ed altri per amici meneghini. Nel complesso sono soddisfatto di tutto: viaggio, compagnia, serate e giochi acquistati.

Il viaggio: per il secondo anno consecutivo optiamo per la soluzione in auto. Certo faticoso, ma al momento mi pare ancora la scelta migliore, viaggiando di notte si evita il traffico, ma non i tanti cantieri, inoltre si possono portare a casa tanti giochi. I cambi alla guida (grazie ad Anto e Claudia) hanno reso il tutto fattibile (grazie anche a Maria per l'intrattenimento). Per l'occasione abbiamo anche passato gran parte del viaggio ascoltando i podcast di Radio Goblin, a qualcuno sono venuti anche a noi...

La compagnia: come detto ho condiviso il viaggio con Claudia (2^ Essen), Maria e Anto (esordienti). Una bella scommessa viste le  esigenze differenti. Al gruppo si è aggregato Oscar (esordiente), mentre completavano l'appartamento  di Anjelica i gobin Agz, Killa, Tania e Paolino (4° al torneo di Carcassonne, complimenti!). La convivenza (malgrado i soli due bagni) è stata perfetta e colorita dalle diretta sul vlog de La Tana dei Goblin di Agz e Killa che si chiudevano in cucina. In fiera poi ognuno per la sua strada, i primi giorni ho fatto un po' da traduttore e cicerone per gli esordienti, col tempo sono invece diventati autonomi.

Sabato mi sono perso la tradizionale foto di gruppo Goblin perché impegnato al tavolo di Cooper Island, nel complesso comunque mi sembra di aver incontrato meno amici del solito. I più incrociati sono stati Pupina e Davide, GrandeMu, Pennuto e il suo team. Qualche incrocio con Plombiers e Nonna Papera, un saluto a Iago, Omopelo, 1bez e TexWiller. Tra i meneghini ho incrociato Gionata e Francesca, Pierino, Inzi e i torneisti: BlackIndy, Fedone e Alberto (sesti agli European Master, complimenti!), infine Ilaria e Sante. Ho incrociato di sfuggita il Giullare Barbuto mentre non ho visto Damiano e Luca ma nemmeno MDM e Giulio quest'ultimo che era nell'appartamento sotto al nostro. Mi ha sedotto e abbandonato il buon Aibi che mi aveva promesso una toccata e fuga. Ho visto da lontano anche Matteo di Brescia.
Ultimo, ma sempre piacevole incontrarlo, è Ken (quello vero) from USA. Ci si vede una volta all'anno, sempre qui ad Essen, ma è sempre una festa! Con lui sono riuscito ad intavolare quattro partite a quattro giochi.

Le cene: quest'anno tutte le cene in posti diversi. Partiamo con Don Camillo, classico e comodo perché sotto casa di Anjelica, cucina italiana e la possibilità di ridere e scherzare facendo il solito casino. Le cozze iniziali sono sempre derise ma poi apprezzate da tutti.
Le altre serate in posti tipici tedeschi cominciando dal periferico e tranquillo (almeno prima che arrivassimo noi) Zum Bluechertum; adoro questo posto crucco fino al midollo, nessuno al suo interno parla inglese, gli orari sono tipici tedeschi, alle 21 chiude la cucina, e il menù tipico m scritto solo in crucco.
Sabato passiamo al centralissimo Balkanhof, posto ormai storico per noi della Tana perché è uno dei pochi che ci accoglie anche se siamo in tanti e chiamando all'ultimo, l'ambiente è accogliente e ha salette che permettono di ritrovaci raccolti, l'acustica è migliore degli altri due posti e sembra di far meno casini, qui ho rivisto con piacere Nicola (tdg Cagliari) ormai trasferitosi in Finlandia.
Ultima sera, già sulla strada di casa, in un posticino molto grazioso che se capiterà tornerò a visitare: Gasthaus: Au den 12 Uhren, locale trovato da Claudia, non lontano dall'autostrada e a una trentina di minuti dalla fiera: ambiente familiare, caloroso, cucina tipica, gestito da marito e moglie sorridenti. Indimenticabile la mia forella, non so perché ero convinto fosse una cotoletta invece forella in tedesco è trota.

Giochi acquistati: anche quest'anno la lista non è corta, qualche gioco vecchio recuperato a buon prezzo, diverse promo ed espansioni ma soprattutto molte novità che spero di giocare a breve. Faccio una rapida carrellata:

Giochi
ESPANSIONI, PROMO e ACCESSORI

SPUNTI
Ho perso il conto delle volte che sono stato alla fiera di Essen ma ormai ho le mie convinzioni, una di queste è l'interesse verso i padiglioni 4 e 5. Qui passo la maggior parte del tempo controllando gli editori minori, quelli orientali, quelli esotici e quelli che probabilmente non sbarcheranno nel mercato italiano. Gli inflazionati e affollati padiglioni 1, 2 e 3 li passo velocemente per rapidi commissioni, ormai anche gli sconti Heidelberg e Spiele Offensive mi lasciano freddino, senza parlare del tunnel dell'amore che ormai ha perso tutto il suo fascino, quest'anno ci sono entrato, e l'ho girato in 30" un attimo prima della chiusura della fiera, quando ha messo il 50% sui prezzi già molto bassi, ma nulla, ormai solo invendibili. Nel padiglione 6 invece troviamo principalmente miniature e anche qui ci passo di sfuggita. Quest'anno hanno riaperto l'entrata Nord e questo ha dato un po' più di respiro a tutto l'ambiente.

Guardaroba, spedizioni, galleria e bagni. Devo dire che per essere una fiera la SpielMesse di Essen è proprio ben organizzati, da quest'anno il guardaroba offre anche il servizio di deposito giochi appena acquistati, una bella comodità che ha ridotto il numero di carrelli che avevo visto gli altri anni. Altro supporto per i visitatori è il servizio di spedizione, in fondo al padiglione 4 infatti c'è uno stand che raccoglie e spedisce scatoloni in tutto il mondo. All'interno della fiera poi ci sono diversi bagni, non tantissimi per la verità ma costantemente puliti dal personale predisposto. Anche se i prezzi non sono bassissimi troviamo, specie nella galleria, diversi chioschi dove poter mangiare, bere e il giusto spazio per sedersi un attimo.

Altro tema dibattuto e quello dell'ultim'ora della domenica. Il momento dove si possono fare affari; non ovunque e non sempre, sia ben chiaro. Spesso però facendo offerte in gruppo, al momento giusto e al posto giusto, si riescono a portar via giochi a prezzi pazzi. Ricordo gli acquisti di gruppo per Olifield nel 2016 o per Verona Twist lo scorso anno dove ci siamo fatti fare degli sconti incredibili (pazienza se ne ho dovute comprare 20 copie e molte mi sono rimaste sul groppone per mesi). Quest'anno si è provato a fare un acquisto di gruppo da Capstone Games (Bus, Maracaibo e Cooper Island) chiedendo il 50% ma logicamente ce lo hanno negato, mentre con orgoglio sono riuscito a portarmi a casa il ricercato Isaribi e l'espansione di Age of Empire III a 25 €.

Come sempre a Essen si possono trovare giochi vecchi, cioè dal 2018 e precedenti, in super offerta (alcuni anche a 2/3 €). Mentre i giochi nuovi hanno prezzi alti, consapevoli che il prossimo anno molti si potranno ritrovare a molto meno.

In questi giorni di fiera ho anche sentito dire che ormai il kickstarter, e in generale gli ordini su Internet, faranno morire le fiere come Essen. Personalmente trovo la cosa impossibile, o per lo meno non nel breve. Ogni anno il numero di metri quadrati, di visitatori, di editori e di giochi (oltre 1.200 nel 2019 ) presenti in fiera è in aumento. Senza sottovalutare che il mercato retail a volte è più tempestivo dei kickstarter e che permette la prova del gioco e la verifica della componentistica.

Anche quest'anno non potevano mancare un paio di peripezie. La prima ha rischiato di non farmi arrivare ad Essen perché, un'ora prima di partire, quando ho prelevato, il mio portafoglio è caduto dentro una grata non rimovibile. Per fortuna ho chiamato rinforzi (IL SOCIO) che con i pali delle lanterne da orienteering è riuscito a recuperare il portafoglio (documentato nelle foto sotto). La seconda disavventura riguarda il flash che ci ha abbagliato in autostrada in Svizzera e che di solito si traduce in letterina dal tal Cantone con relativa multa.

Un momento simpatico è stato quando, camminando per i padiglioni, ci siamo imbattuti in una scatola del gioco Essen the Game, non ricordo chi mi strattona per un braccio, mi ferma e mi dice: "quel gioco ha rubato l'immagine della nostra manifestazione Essen@Milano".

Cose utili da appunarsi:
  • il pass auto (fondamentale, non so come riuscirò a farne senza il giorno che capiterà)
  • un marsupio (ormai ho abbandonato carrelli ikea e zaini, specie quando si ha la macchina sotto la fiera)
  • una ricarica per il cellulare
  • la compagnia giusta
  • un thermos per il caffè
  • un panino fatto fuori dalla fiera la mattina (meglio evitare code e prezzi da fiera, portarsi un panino dalla bäckerei sotto casa è la soluzione migliore)




Questi i nuovi giochi provati nell'immediato dopo Essen:

44. Tal Der Wikinger - 2019 - HABA - 6.5
Giocato subito lunedì con i bimbi che si sono divertiti prima a costruire le navi vichinghe e poi a giocarlo. Giochino di tattica e abilità, vincitore anche del Kinderspiel des Jahres Kritikerpreis. Si tratta di cimentarsi nella tradizionale gara di "butta giù il barile". Due regolette e si inizia a giocare. Un gioco che fa molto bene il suo anche se non passerà alla storia.


45. Terramara - 2019 - Quined - 7.5
Tanta aspettativa per questo gioco da molti già apprezzato. Al mio tavolo il gradimento è stato freddino, un buon gioco che non ha entusiasmato, a me invece è piaciuto e voglio farci presto una nuova partita. Tante le cose da approfondire come la forte asimmetria con i poteri iniziali che determinano poi la strategia da seguire; simpatica anche la scelta di perdere il proprio bonus trasformandolo in versione adulta. Le tante tessere non utilizzate mi fanno pensare anche ad un gioco molto longevo e lo studio delle varie track mi affascina perché mi paiono tutte molto importanti. Un gioco non semplice, ma che diventa fluido una volta compresi flussi e iconografia.

46. Sprawlopolis - 2018 - Quined - 6
Gioco di carte compatto che inaugura una nuova serie della Quined: giochi veloci, tascabili a prezzi contenuti. Si tratta di un mazzo di poche carte con un regolamento e dei segnapunti. Cooperativo, si può giocare fino a quattro giocatori; personalmente lo trovo altrettanto valido e interessante in solitario. Le prima tre carte determinano le regole del gioco, che ogni volta saranno diverse e questo fornisce un po' di longevità; inoltre le stesse regole potrebbero tra loro ostacolare la strategia da seguire. In modalità cooperativo vige solo la regola di non far vedere la carta in mano ma viene stimolato il dialogo e il confronto tra i giocatori. 


47. Circle the Wagons - 2017 - Quined - 7
Mentre leggevo le regole sono rimasto incredulo nel constatare che si trattasse di un gioco identico a Sprawlopolis: unica differenza, questo è competitivo e si gioca solo in due giocatori. Approfondendo ho scoperto che, anche se nella nuova collana della Quined viene dopo a Sprawlopolis, in realtà è un gioco più vecchio. Strategicamente lo trovo anche più interessante perché a ogni turno mette i giocatori di fronte ad una scelta che determina non solo il proprio risultato, ma anche quello dell'avversario. Un giochino da pochi minuti con pochissima ambientazione, ma che richiede un minimo di valutazione. Già fatte tante partite in famiglia e alla fine è diventato il nostro preferito tra i tre giochini compatti.

48. Era of Tribes - 2019 - Black Beacon Gams - 8
Fantastico gioco che richiama il vecchio Advanced Civilization ma che elimina le tante carte (sviluppi tecnologici e commercio) ma aggiunge una parte di combattimento molto più articolata che, a mio avviso, strizza l'occhio all'idea di Cry Havoc. Un concentrato di civilizzazione che rimane comunque bello lungo, eliminando la parte di contrattazione commerciale e inserendo una meccanica di sviluppo tecnologico molto interessante e originale. Un gioco che necessita di molte partite per essere padroneggiato ma che ha tutto per piacere agli amanti del genere, anche se l'inserimento di tre dadi potrebbe far storcere il naso a qualcuno.

49. Stew - 2018 - Quined - 5
Terzo e ultimo giochino di carte della Quined. In comune con i fratellini ha: l'ambientazione inesistente, un piccolo mazzo di carte e un regolamento semplice. Il gioco è elementare tanto da apparire banale. Si tratta di preparare un minestrone senza dimenticare però di nutrire gli animali presenti nei dintorni e il vagabondo. A mio avviso è molto difficile riuscire ad avere un controllo sul gioco (anche nella versione a due giocatori) e questo lo rende casuale. La partita termina nel momento in cui un giocatore dice "stop", immaginate un po' la meccanica del sette e mezzo. Adatto a tutte le età e semplice da intavolare anche se comunque non so quante volte mi verrà voglia di cucinare.

50. Chai - 2018 - Quined - 6.5
Il gioco sui the. Puccettosissimo, con materiali gradevoli, piastrelle colorate, carte fumettose, tazzine di the di gomma, un tappetino (è un extra) che fa da tabellone e apparecchia la tavola attirando tutti i giocatori. Sì, il colpo d'occhio è il valore aggiunto di questo gioco che risulta poi essere gradevole anche se non così originale e imperdibile. Semplice e adatto ad ogni età è mio avviso perfetto per attirare ad un tavolo di gioco chi solitamente non ne è molto avvezzo.

51. Point Salad - 2019 - Alderac Entertainment Group - 6.5
Andato esaurito il giovedì ad Essen, questo giochino di carte, ha saputo conquistare tutti quelli che lo hanno provato; be', quasi tutti. Io sono rimasto freddino, ma in famiglia e in associazione è piaciuto a molti. Il gioco si spiega in pochi minuti, le carte hanno due facce, una che determina in che modo il giocatore che se la aggiudica farà punti vittoria e il secondo lato con una delle sei verdure raffigurate. Al proprio turno un giocatore potrà prendere una carta punti oppure due carte verdura. Devo ammettere che una partita tira l'altra e vedere anche mio figlio giocarlo con piacere ed allenarsi in matematica mi ha favorevolmente impressionato.

52. Barrage - 2019 - Cranio Creations - 9
Finalmente, dopo tanta attesa è arrivato e sono riuscito a provare Barrage, lo dico perché era da prima di Essen 2017 che lo tenevo d'occhio con interesse anche se nel frattempo, più che del gameplay, si è parlato di problematiche di altro genere. In questo caso però l'effetto 'purché se ne parli' è stato a mio avviso una grande pubblicità.
Partendo dai materiali non posso che concordare su molte perplessità rimanendo allibito per le 'gocce inutilizzabili' (già sostituite nelle nuove edizioni) e i macchinari inutilmente particolareggiati ma poi in numero insufficiente. I pezzi differenziati per ogni fazione sono un orpello non indispensabile, il tabellone è cupo e non di immediata lettura ma in poche partite sono certo risulterà familiare.
Detto questo il gioco è godibile, punitivo, stretto, strategico e tattico. Amo anche io le fazioni asimmetriche, ma dopo una partita non mi permetto di parlare di bilanciamento, anche se ho già maturato delle prime preferenze. Il gioco necessita di un minimo di esperienza, piazzare dighe o fabbriche al posto giusto e al momento giusto è fondamentale, così come risolvere contratti e far girare le rondelle.
Ho apprezzato meno la concessione finale di punti bonus (pochi) per le 'frattaglie' avanzate, lo trovo un contentino che premia chi non ha massimizzato la propria produzione. Altre evidenti critiche non ne trovo, anzi muoio dalla voglia di rigiocarci perché è un gioco (come dovrebbero essere tutti) che necessita di diverse partite per essere compreso e padroneggiato con maggior cognizione.
I paragoni con Terra Mystica e Brass mi sono parsi eccessivi. Sì, un paio di cose in comune ma il gioco non fa il verso a nessuno e anzi direi che splende di luce propria.
Al momento parto con una valutazione complessiva alta (9) ma sono desideroso e curioso di rigiocarlo più volte per emettere la sentenza: 'fu vera gloria'?

53. Mysthea - 2019 - Tabula Games - 8.5
Gioco di maggioranze molto interessante con card driver. Personalmente mi ricorda Blood Rage ma lo trovo più pimpato. Offre tante opportunità strategiche, migliorie, espansioni, battaglie (che però come in Scythe non sono così preponderanti e frequenti).
Una spolverata di cooperazione per sconfiggere i mostri, per il resto sono botte da orbi anche se spesso subdole, ovvero avvengono per il sorpasso in quella maggioranza preziosa o il riposizionamento dei territori. I differenti poteri dei leader aggiungono ulteriore variabilità ad un gioco già molto ricco. Promosso.



FOTO











 







domenica 27 ottobre 2019

Essen 2019 - Day 4

Una carrellata di giochi provati ad Essen: giochi nuovi, giochi vecchi, pochi turni o partite intere. Queste le mie primissime impressioni, non definitive, molto personali e a volte anche influenzate dalla composizione del tavolo. 
Ma tant'é...


35. Nova Luna - 2019 - Pegasus Spiele - 5.5
Cosa avevo scritto il Day2 a proposito di Second Chance"Il difetto di Uwe Rosenberg è che quando crea un bel gioco poi deve farne almeno un paio che replichino quelle meccaniche". Ecco, Nova Luna è il secondo gioco che attinge, in maniera spudorata, da Patchwork. Il gioco di per sé è anche carino, molto tattico, decisamente astratto e un paio di partite ogni tanto si lasciano giocare, però non aggiungerebbe nulla alla mia collezione. Si tratta di un family game onesto, il meccanismo di selezione tessere da aggiungere alla propria composizione è identico a quello del fratello maggiore, mentre simpatica e interessante è la seconda parte del gioco con l'attivazione dei punti a seconda dell'incastro corretto che i giocatori sapranno sviluppare.


36. Offshore - 2019 - Aporta Games - 6.5
Gioco con discreta profondità. Per prima cosa un complimento alla copertina che trovo molto bella, la grafica del tabellone invece è meno suggestiva, ma ha il vantaggio di essere estremamente chiara. Il gioco offre sviluppi strategici, fasi diplomatiche e di contrattazione tra i giocatori (penso che il gioco renda il meglio in quattro giocatori proprio per questo aspetto), non manca la componente fortuita e di azzardo che però è ben calata nell'ambientazione. In sostanza al proprio turno ogni giocatore ha la possibilità di scegliere un'azione tra tre opportunità:
  1. sviluppare delle tecnologie
  2. costruire una nuova piattaforma petrolifera, se vuole facendosi aiutare da un altro giocatore
  3. vendere il petrolio
Nel complesso l'ho trovato gradevole, indipendente dalla lingua, ma senza particolare originalità. Partita fatta con Ken (l'americano) e i suoi amici.

37. Trails of Tucana - 2019 - Aporta Games - 5.5
Nell'attesa di trovare posto al tavolo di The Magnificent provo questo giochino di tessere e connessioni. Foglio di carta a matita mi serviranno per collegare le principali attrazioni dell'isola e permetterne la visita ai turisti. Gioco gradevole per riempire il tempo ma non migliore dei tanti già che ho già. Ken e i suoi amici lo hanno preso perché comprando gli altri due di Aporta Games praticamente veniva via gratis. Forse da fare con i bambini poteva essere un gioco anche divertente senza troppe pretese,

38. The Magnificent - 2019 - Aporta Games - 9
Probabilmente il gioco che più mi ha colpito in questa edizione di Essen: non conoscevo il titolo e forse questo ha contribuito a farmelo apprezzare sorprendendomi. In sostanza è un gioco di gestione dadi da un pool comune, un po' come Troyes. In questo gioco però i dadi rappresenteranno un costo, scegliere i più potenti potrebbe corrispondere a prezzi troppo alti da pagare. Flavor e gestione degli spettacoli mi rimandano a Trickerion, altro titolo che apprezzo, il tutto condito da una grafica molto coerente e da dadi e gemme brillanti. Un gioco stretto con interazione indiretta comunque molto forte. Una piccola sorpresa che voglio al più presto approfondire meglio. Ultimo gioco giocato con Ken e i suoi amici.

39. Chartae - 2019 - XVGames - 7.5
Giochino di Knizia, nove tessere da piazzare. Profondità massima. Come sempre questi giochi mi sorprendono e mi affascinano, regolamento di quattro parole, grafica molto bella e profondità. Massima ammirazione per questo gioco editato tra l'altro da italiani. Rimpiango di non averlo acquistato (ha un prezzo elevato se rapportato al contenuto della scatoletta) ma sono certo che provvederò.

40. Greener - 2017 - XVGames - 6.5
Conquistato da questo editore italiano mi fermo a scoprire gli altri giochi della sua serie e trovo questo astratto, Greener che ricorda un po' la Dama, un po' Avalam e, come questi, si rivela profondo e veloce da giocare. Questi giochini, spesso rivolti a due giocatori, mi piacciono molto anche se poi in realtà faccio fatica a trovare qualcuno che li giochi con me. In Greener i giocatori si dividono le pedine bianche e nere e devono cercare di far incetta di pedine verdi (neutrali); per far queste però è bene controllare (e mangiare) quelle avversarie muovendosi in linea retta. Anche questo gioco è semplice da spiegare ma estremamente profondo. Il sacchetto portatile lo rende ideale da trasportare e giocare in ogni occasione.

41. Wizard's Garden -  2004 - XVGames - 6.5
Mi concedo un ultimo gioco, seppur datato, della XVGames. Come i due predecessori è un gioco compatto, astratto, per due giocatori e dai materiali gradevoli, mi fa sorridere leggere il tentativo di ambientazione dove ci troveremmo in un giardino circondate da piante di Alesalitis, una pianta che ha la tendenza a cambiare colore se viene piantata vicino ad un'altra pianta. Il gioco in realtà è una variante di Forza 4, la particolarità del gioco sta nel fatto che nessuno è in possesso di un colore, ma semplicemente piazzando una tessera verranno girate quelle già in gioco e collegate ortogonalmente alla nuova. Qualora, facendo questa azione, un giocatore riuscisse a formare una linea di quattro pezzi uguali, anche diagonalmente, sarà decretato il vincitore. Altro gioco molto gradevole che però, più dei precedenti, potrebbe prestarsi alla paralisi da analisi.

42. Free Market: NYC - 2020 - Unique Board Games - 5
Mi stupisce che il gioco venga indicato del 2020 su boardfamegeek quando in realtà a Essen mi sembrava fosse già in vendita, probabilmente ho visto male e stavano solo raccogliendo i preordini; esiste anche una campagna kickstarter iniziata ad agosto. Sono molto in difficoltà a dare un voto a questo gioco perché butta molta carne al fuoco: buona interazione, piazzamento lavoratori, fase azionaria, sviluppo. Insomma un concentrato di opportuna anche abbastanza fluide da non lasciarmi spiazzato. Ciò che non mi convince è che sembra un gioco ingovernabile e quindi casuale, specie con l'aumentare del numero di giocatori. Il gioco è fin troppo tattico e le mosse degli altri giocatori stravolgono rapidamente il piano d'azione rendendo il tutto quasi imprevedibile. Da riprovare se si verifica l'occasione ma ho il sospetto che sia un gioco di cui non sentirò più parlare. Chiudo con le tantissime (troppe) icone, indispensabili per rendere il gioco indipendente dalla lingua, ma al tempo stesso incomprensibili.

43. Masters of Renaissance: Lorenzo il Magnifico: The Card Game - 2019 - Cranio Creation - 5.5
Scelta originale della Cranio che mette in secondo piano, nel nome del gioco, il riferimento al fratellone Lorenzo il Magnifico: personalmente penso avrebbe portato più curiosità verso questa reimplementazione a base di carte. Provando il gioco comunque si intravedono somiglianze con Lorenzo il Magnifico, oltre alla grafica e al mal celato tentativo di ambientarlo nel rinascimento per il resto i due giochi si somigliano per combo in grado di generare un motore e l'aggiudicarsi personaggi di diverse casate. Certo, se lo avessi dovuto classificare avrei detto che già il primo era principalmente un gioco di carte, ora scoprire che ne hanno fatto un surrogato chiamato Il gioco di Carte mi spiazza. Masters of Renaissance è un gioco leggero, veloce, ma non privo di profondità. Sostanzialmente bisognerà cercare di creare un adeguato motore senza perdere di vista la track del clero. Un gioco che può piacere e scivola frizzante, ma personalmente non trovo un motivo valido per scegliere Masters of Renaissance al posto di Lorenzo il Magnifico (gioco che tra l'altro ho già rivenduto): la durata lievemente più contenuta e la simpatica introduzione delle biglie potrebbero essere le uniche leve.


Day 1
Day 2
Day 3

Resoconto Finale

sabato 26 ottobre 2019

Essen 2019 - Day 3

Una carrellata di giochi provati ad Essen: giochi nuovi, giochi vecchi, pochi turni o partite intere. Queste le mie primissime impressioni, non definitive, molto personali e a volte anche influenzate dalla composizione del tavolo. 
Ma tant'é...


24. Towers of The Sun - 2019 - Quality Beast - 8.5
Mi è piaciuto molto, tanto da farci due partite di fila: si tratta di una demo di un gioco che uscirà nel 2020, ambientazione appiccicata anche se l'idea e la grafica sono gradevoli (si tratta di sopravvivenza delle razze). Si costruiscono delle torri per cercare di vedere ancora il sole, in un mondo che sta per spegnersi. Ogni turno totalizzeranno dei punti e con il passare dei turni questi continueranno a crescere di valore. Nel gioco c'è una fortissima interazione e la partita cambia molto se si gioca in due/tre giocatori, oppure in quattro o più. Esiste la modalità cooperativa  (lunare) che non ho provato. Astrattone che comunque mi ha intrigato. Lo seguirò con interesse.

25. Seize the Bean - 2019 - Quality Besat - 6.5
Stesso editore, sempre in demo, ma questa volta di un kickstarter già partito. Qui i materiali sono superbi, credo si tratti però della versione deluxe, anche l'ambientazione è sentita e gradevole. Il gioco resta simpatico per l'idea ma nulla di innovativo. Mi ha ricordato per certi versi The Pursuit of Happiness, altro gioco che mi ha conquistato per tematica e divertimento, ma in cui, guardando bene, non ho trovato alle spalle un gran motore.

26. Cooper Island - 2019 - Capstone Games - 8
Primo gioco fatto con Ken (l'americano) e i suoi amici. Euro molto solido e arzigogolato, strizza l'occhio a Terra Mystica e ha tante idee carine, mi è parso interessante e dal buon potenziale, ma va sicuramente approfondito e rigiocato. Per ora mi piace.

27. Ambrosia - 2019 - Skellig Games - 5
Ennesimo gioco con le api protagoniste (ne ho visti almeno tre): veloce, grafica gradevole e interazione (ma bisogna un po' cercarsela per essere cattivi e annullare le pedine avversarie). Un po' troppo piatto per piacermi del tutto.

28. Chartered: The Golden Age - 2019 - Jolly Dutch Productions - 4
Gioco che ricorda Aquire o Metropolis, colpo d'occhio gradevole, ma il gioco è veramente basico. Azionario essenziale dove la fanno da padrone l'uscita e la pesca delle carte. Aspettativa non ripagata. Bocciatissimo.

29. Boogie Beasts - 2019 - Jolly Dutch Productions - 6
Semi-cooperativo con grafica simpatica. Gioco di carte che supporta fino a otto giocatori e dalla durata contenuta. Bisogna sviluppare acrobazie aeree come paracadutisti e lavorare di squadra per creare dei salti nel vuoto perfetti e fare delle evoluzioni. Gioco divertente con interazione forte, possibilità di fare infamate anche se l'obiettivo sarebbe quello di cooperare il più possibile. Purtroppo l'ho giocato con Gionata (più Francesca e Oscar) che ha come unico obiettivo di non farmi vincere. Morale: tutti abbiamo fatto zero punti con stupore dello stesso dimostratore.

30. Christmas Tree - 2017 - Clevergreen Board Games - 6.5
Gioco ungherese dalla grafica agghiacciante. In realtà l'atrattone è un gioco per nulla banale dove, nella costruzione del proprio albero di Natale, bisogna cercare di rispettare diversi vincoli/bonus per quanto riguarda composizione e disposizione degli addobbi. Peccato per la realizzazione alquanto povera.

31. Florenza Dice Game - 2019 - Placentia Games - 7.5
Terzo capitolo della serie Florenza. Dopo il board game e il gioco di carte non poteva mancare il gioco di dadi. Per la verità nella scatola troviamo solo un block notes, qualche matita e cinque dadi... un po' sterile come dotazione. Giocando però fa piacere ritrovare tante cose del gioco originale: ricreate l'ambientazione, la fase di reclutamento degli artisti e la possibilità di realizzare capolavori; in sintesi, con poco sono riusciti a trovare qualche cosa di ben amalgamato concentrandolo per tempistica e profondità. Un gioco piacevole che promuovo.

32. Pirates Under Fire - 2019 - Explor8 - 6.5
Gioco della coppia Canetta/Niccolini che, carinissimi come sempre, mi hanno spiegato e poi asfaltato. Si tratta di un gioco per due giocatori che, per tematiche, può ricordare la battaglia navale. Siamo lontani dai livelli di ZhanGuo che rimane il mio titolo preferito tra i loro. Qui, volutamente, ci troviamo di fronte ad un gioco molto più leggero, lo definirei un gioco ignorante, nel senso che si procede a testa bassa dandosi delle gran cornate, o meglio delle cannonate e piazzando mine a tradimento. Sicuramente il gioco diverte e scorre in maniera leggera. Un po' più complesso il calcolo dei punti finali che, oltre che accumulati durante il gioco, andranno a premiare terzetti e scale fatte con le carte nave pirata giocate.

33. Godzilla Total War - 2019- Gen-X Games - 3
Gioco di carte e di combattimenti tra Godzilla con poteri asimmetrici: nel gioco ci si picchia replicando, a grandi linee, le regole di Uno. Gioco banalotto e molto fortuito. Non il mio genere.

34. Due Goblin in una parola - 2019 - La Tana dei Goblin - 2
Come creare un gioco con una carta di credito. Partendo da questa sfida la Tana dei Goblin ha ideato questo giochino distribuito a Play 2019. Abbiamo provato a giocarci e per i primi minuti mi sembrava anche girasse, già al termine del primo giro di tavolo però è venuto a noia, non so se per le scelte dei termini riportati sulla plastica oppure perché il gioco stesso non diverte. Trattandosi di una sfida non mi aspettavo molto di più. Però non posso dire che il gioco mi sia piaciuto. Secondo gioco (giustamente) non presente su Boardgamegeek.

Day 1
Day 2
Day 4
Resoconto Finale