lunedì 24 gennaio 2022

Insondabili


Per me è un grandissimo NO.

So di farmi dei nemici con questa affermazione, ma il gioco ha veramente pochi motivi di esistere se non legati a diritti scaduti.

Giocare una partita ad Insondabili è come uscire con Mary-Kate Olsen dopo esser stati con la gemella Ashley. Ovviamente si tratta di due persone diverse, ma i confronti, i paragoni e le similitudini certo non mancheranno.

Così è stato con questo gioco, senza sapere alcuna regole di gioco mi sono calato alla perfezione nel contesto e l'ho giocato come fossimo sul Galactica, al mio fianco riuscivo anche a riconoscere William Adamo e Kara Thrace, quindi mi sono lanciato alla ricerca dei cylon.

C'è voluta molta immaginazione per farmi sentire nel 1913 a bordo di un piroscafo attaccato da orrende creature provenienti dal profondo dell'oceano. Ogni giocatore interpreta il ruolo di un personaggio che deve respingere le creature impedendogli di distruggere la nave e gestendo le quattro risorse fondamentali per arrivare a Boston. Tra i membri dell'equipaggio (giocatori) però ci saranno dei traditori da smascherare perché cercheranno di sabotare la missione.

Al proprio turno i giocatori svolgeranno due azioni. Dopo di queste verrà pescata una carta Mito, ovvero una crisi che il gruppo deve cercare di risolvere con dei test di abilità. In queste sfide ogni giocatore può contribuire con le carte della propria mano. Una volta giocate queste vengono mescolate e rivelate. Se sono state fornite sufficienti competenze, il gruppo supererà il test! Ma se non fossero state aggiunte competenze sbagliate, queste potrebbero portare al fallimento diventando delle splendide opportunità per i traditori.

Il gioco termina improvvisamente se una delle caratteristiche primarie dovesse scendere a 0, con la vittoria dei traditori, oppure quando la nave ha percorso le miglia necessarie per arrivare a Boston portando al successo l'equipaggio umano.

A mio avviso non ci sono particolari elementi innovativi per considerare il gioco degno di attenzione, in rete in realtà ci sono pareri differenti come quello di Agzaroth sulla Tana dei Goblin che lo incensa annunciando il pensionamento del suo predecessore.

Cercando di esser oggettivo posso consigliare il gioco a chi non ha mai provato il gioco del 2008 o a chi lo ha provato talmente tante volte da cogliere l'ottimo lavoro di assestamento, sistemazione e perfezionamento di un gioco che per la verità girava già benissimo. Al contrario trovo che sia superfluo per chi possiede già il gioco ma, come me, lo gioca una volta ogni tanto.

Il gioco è di Tony Fanchi e ha una lunghezza variabile a seconda del grado di padronanza, ma comunque mai meno di due ore, è proposto per 3-6 giocatori ma non lo proverei mai in 3. Già edita, da parte della Fantasy Flight, l'edizione italiana. Sono curioso di vedere se entrerà tra i finalisti del magnifico.

Credo infine di esser stato l'unico a riuscire a scrivere più di due righe su Insondabili senza citare il nome del gioco di Corey Konieczka... ma che fatica! 

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità **
Grafica ***
Materiali ****
Divertimento ****
Strategia ***

mercoledì 19 gennaio 2022

Mauro Tassotti

19 stagioni, 637 partite, 10 gol

Malgrado questi numeri Mauro Tassotti è il più sottovalutato e silenzioso campione che abbiamo mai avuto. Mai una parola fuori posto, un titolo di giornale, un riconoscimento personale.

Quel ragazzo un po' ruvido di inizio carriera, che in campo ha anche fatto un paio di stupidaggini disciplinari, è diventato uno dei più forti interpreti del suo ruolo. Perno imprescindibile di un pacchetto difensivo tra i più solidi della storia del calcio. Con Donadoni ha trasformato la fascia destra in un'arma letale per il Milan. Dai suoi cross sono nati alcuni gol che hanno fatto storia, come a Barcellona contro lo Steaua, dopo aver fatto sedere l'avversario, o nel tempo supplementare contro il Malines, andando a recuperare un pallone ormai fuori consegnandolo ai sapienti piedi di Van Basten!

Ricordo la ricerca del suo erede: ogni anno il Milan acquistava il presunto miglior giovane terzino destro in circolazione: Mussi, Carobbi, Gambaro, Panucci, ma alla fine in campo finiva sempre il "Djalma Santos" bianco.

Auguri Tasso!

martedì 18 gennaio 2022

Brian Boru: High King of Ireland


Nuovo titolo di Peer Sylvester (Wir sind das Volk!King of Siam), non il suo miglior titolo ma un ottimo prodotto che si lascia giocare grazie a poche regole, una profondità adeguata e una durata contenuta, poco più di un'oretta.

Siamo a cavallo dell'anno 1.000 e ci troviamo in IrlandaBrian Boru si accinge a espandere il proprio dominio su tutta l'isola attraverso la forza militare, l'astuzia e matrimoni di convenienza. Nel gioco dovremo emulare le imprese del futuro Sovrano Supremo d'Irlanda unendo le forze con gli altri giocatori per respingere gli attacchi vichinghi e costruendo monasteri per espandere la propria influenza.

Il gioco è governato da un mazzo di carte: dopo una fase di draft i giocatori giocano le carte seguendo il principio della briscola che vede la presa andare a chi risponde a seme con il valore più alto. In soldoni chi si aggiudica la presa conquista la città assediata mentre gli altri giocatori ricevono benefici illustrati nelle carte giocate che spesso si rivelano remunerative.

Oltre alle espansioni sulla mappa risulteranno comodi gli avanzamenti nelle varie track: quella gialla che rappresenta le alleanze e i matrimoni politici, quella rossa militare che permette di sconfiggere i vichinghi e quella blu legata alla Chiesa e alla possibilità di edificare monasteri.

Al termine del gioco vengono valutate le maggioranze nelle varie regioni che attribuiscono differenti punti vittoria, fornisce punti anche la capacità di essere presenti in differenti regioni. Al termine della partita chi ottiene più punti vittoria viene dichiarato High King of Ireland.

Dopo la prima partita sono rimasto favorevolmente colpito, molte cose interessanti e ben incastrate. L'interazione tra i giocatori si sente ma non è possibile fare battaglie dirette o conquistare città di altri giocatori se non facendole invadere dai vichinghi. Come altri giochi di Sylvester, o in generale di maggioranze, trovo presti il fianco al kingmaking, inoltre penso che sia più indicato sfide a 3 giocatori che non a 5 giocatori.

Sicuramente da riprovare e approfondire.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità **
Grafica **
Materiali **
Divertimento **
Strategia ****

lunedì 17 gennaio 2022

Dieci


Si tratta di un giochino di carte adatto a tutti, anche e soprattutto rivolto ai più giovani: la scatola recita dai 7 anni in su. Semplice e immediato Dieci ha il suo punto di forza nel tema e nella fruibilità. Profondità e originalità andiamo a cercarli altrove ma spesso non servono a fare felice un ragazzino appassionato di calcio o che comunque gli piacciono i giochini di carte.

Il gioco è quasi banale, si pescano carte e si giocano nel tentativo di segnare un gol all'avversario il quale potrà difendersi con carte speciali come fuorigioco, var o con i propri difensori. Esistono diverse carte speciali più potenti, come il TIRO DELLA GIORNATA, ma anche carte che portano 'sfighe'.

Un bell'articolo lo potete trovare sul blog di pinco.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica *
Materiali *
Divertimento ***
Strategia *

domenica 16 gennaio 2022

Ticket to Ride: Nordic Countries


Ennesima versione, uscita nel 2007, del classico di Alan R. Moon. Si tratta di uno stand alone che si aggiunge al filone delle infinte mappe che hanno munto dal successo di Ticket to Ride. Questa rivisitazione è al momento la seconda più votata su BGG dopo Europe.

Nordic Countries esplora la Scandinavia, nello specifico ci troviamo nelle principali città di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia. L'edizione, uscita inizialmente solo in questi paesi, anche noi in BGS abbiamo la versione nordica, è stata successivamente localizzata in altre nazioni ed esiste una versione italiana. Si tratta comunque di un gioco indipendente dalla lingua se non nel regolamento.

In contrapposizione all'estensione territoriale scandinava, il gioco è pensato per offrire una mappa stretta adatta a 2 o 3 giocatori, consiglio questa seconda modalità. Da comprendere come mai se il gioco è fino a tre giocatori sono stati inseriti 5 set di trenini: rosso, verde, blu, nero e bianco (non so se anche nelle versioni non scandinave sia sia così).

Le regole di "Nordic" rimangono le stesse di Ticket to Ride: raccogliere "carte treno" per poi posizionare i vagoni sul tabellone cercando di collegare le diverse città sui propri obiettivi. La mappa incorpora le regole dei tunnel della mappa Europa e la regola dei traghetti che impongono l'uso delle carte locomotive (jolly). 

Anche la pesca di questa carte locomotive sono gestite in modo leggermente diverso. Al proprio turno si possono pescare anche 2 locomotive scoperte, ma vanno usarle solo su traghetti, tunnel o sulla rotta speciale di 9 lunghezze che introduce una regola nuova: ovvero si possono usare 4 carte dello stesso colore come fossero dei jolly.

La mappa stretta favorisce sfide cattive. L'interazione e la possibilità di bloccare l'avversario risulterà più determinante rispetto alle più note mappe US o Europe. Nulla di nuova all'orizzonte ma fila liscio come un treno e si lascia giocare piacevolmente.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica **
Materiali ***
Divertimento ***
Strategia ***

sabato 15 gennaio 2022

Age of Steam


Potrei sbrigarmela velocemente usando la parola CAPOLAVORO e archiviare questa recensione. Ma questo classico merita qualche parola in più per provare a spiegare il successo confermato anche dalle innumerevoli espansioni e dai tanti titoli derivati.

Age of Steam è un gioco di Martin Wallace, uno dei primi, uno di quelli che hanno contribuito a creare il mito di questo autore. Come lascia intuire il titolo ci troviamo di fronte ad un ferroviario che approfondisce principalmente l'aspetto operativo di costruzione sfiorando appena l'aspetto azionario tipico in altri ferroviari.

L'edizione che ho io

Il gioco supporta fino a 6 giocatori e il numero di turni è variabile a seconda del numero stesso dei giocatori. Ad ogni turno si susseguiranno diverse fasi di gioco quali la determinare dell'ordine di turno, la scelta delle azioni speciali, la costruzione delle tratte ferroviarie, il trasporto delle risorse e le fasi amministrative finali.

Debiti, urbanizzazione, sviluppo, vendita di azioni, collegamenti tra città... non manca nulla in questo gioco! Nemmeno i difetti come l'eliminazione dei giocatore e la presenza di dadi, che comunque hanno un ruolo decisamente marginale, per il resto il gioco è praticamente privo di alea.

Edizione Deluxe

I motori di rendita delle compagnie risulteranno molto lenti tanto che all'inizio sarà inevitabile indebitarsi per espandersi, solo dopo diversi turni cominceranno ad arrivare i primi utili generati. Il gioco è talmente punitivo che esistono una mezza dozzina di varianti proposte dallo stesso autore per aiutare i giocatori alle prime armi.

Age of Steam può sembrare complesso, in realtà ogni turno scorre fluido ed esistono comodi player aid a supporto. Più complesso è sicuramente pianificare e anticipare mentalmente le proprie mosse per non farsi trovare senza soldi nel momento meno opportuno.

Prima edizione

Il titolo è stato protagonista di diverse riedizione e in generale i materiali sono di buona qualità, a cominciare dalle monete/soldi che spesso sono state il tallone di Achille di Wallace. La recente edizione deluxe migliora ulteriormente grafica e componentistica anche se ha rinunciato alle belle sagome in plastica dei treni.

Un gioco da riscoprire e giocare spesso, adatto anche a giocatori con poca esperienza. Esistono un numero sproporzionato di espansioni, BGG ne conta 130 e molte di queste sono doppie, anche io ne ho inventata una sull'Italia che però non ho ancora playtestato. Segnalo anche quella di Vital Lacerda sul Portogallo.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ****
Grafica ***
Materiali **
Divertimento ***
Strategia *****

venerdì 14 gennaio 2022

Crokinole


Il gioco delle schicchere!

Crokinole è un gioco astratto tradizionale di destrezza che viene giocato su una grande tavola di legno liscia e circolare (per la verità ho visto anche tavole di materiale differente) e con dei dischetti di due colori. La parte centrale della plancia di gioco è protetta da dei cilindretti.

Dopo aver posizionato un dischetto nel proprio settore di gioco e sulla linea esterna del tavolo il giocatore di turno dovrà, spingendo i dischi come fossero delle biglie, cercare di farlo entrare nel foro centrale o comunque nelle aree di maggior punteggio sulla plancia.

Se al momento del lancio all'interno della tavola ci fossero dei dischetti del colore antagonista il giocatore di turno ha l'obbligo di colpirne almeno uno per rendere valido il tiro, in caso contrario il dischetto verrà eliminato. A seguito di un tiro o di una spinta i dischetti che usciranno dalla plancia di gioco o che si troveranno sulla linea esterna verranno di volta in volta rimossi.

Ad ogni round i giocatori avranno a disposizione un determinato numero di dischetti, di solito 12 o 8, e al termine del round si conteranno i punteggi che saranno di 20 punti per ogni centro e un punteggio decrescente di 15, 10 o 5 punti, a seconda della posizione, per i dischetti ancora in gioco. I dischi a cavallo di una linea, anche solo per una minima parte, riceveranno il punteggio di minor valore.

Al termine del round verrà calcolata la differenza tra i punti delle due squadre/giocatori, questo valore sarà il punteggio assegnato alla squadra/giocatore vincitore. Verranno svolti diversi round fino a quando una squadra o un giocatore non arrivano a 100 punti.

Trattandosi di un vecchio gioco tramandato negli anni, il gioco dovrebbe esser stato inventato nel XIX secolo, molte sono le varianti o le regolette che potrebbero differenziarsi alle varie latitudini. 
Esiste anche una Federazione Internazionale con tanto di Campionati Mondiali: World Crokinole Championship.

Le partite vengono giocate in 2 giocatori o in 4 giocatori che si sfidano a coppie, i compagni di squadra si siedono frontalmente tra loro. La durata di una sfida potrebbe variare ma comunque attestarsi su massimo 30'. Il gioco è molto divertente e sfide o tornei portano solitamente ilarità e competizione.

Le principali, e forse uniche, controindicazioni del gioco solo legate alla plancia che è molto voluminosa e anche costosa.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica *
Materiali *****
Divertimento *****
Strategia **

giovedì 13 gennaio 2022

Q.E.


Nuova scoperta di Eurek che mi intavola questo gioco finanziario che si rivela gradevole e mi riporta alla mente lo stupore e il piacere che provai con Ponzi Scheme.

In QE, acronimo di "Quantitative Easing", siamo nel bel mezzo di una crisi finanziaria mondiale. Sedici aziende "troppo grandi per fallire" devono essere salvate. Le banche centrali hanno risorse finanziarie illimitate e sono pronte a stampare molto denaro ma attenzione, chi stamperà più soldi farà fallire la propria moneta e il proprio Paese.

L'originalità del gioco sta proprio nel fatto che all'inizio della partita non verrà distribuito del capitale ad ogni giocatore ma ognuno, interpretando il ruolo di presidenti delle principali banche centrali (US, China, Japan, Unione Europea e GB), potrà stampare autonomamente denaro per salvare/acquisire aziende di differenti dimensioni. Nessun limite d'importo per partecipare alle aste che verranno svolte in modalità a busta chiusa! A evitare speculazioni non sostenibili ci pensa la regola portante del gioco, ovvero prima di calcolare i punti vittoria verrà determinato chi ha speso di più ed eliminato dal conteggio finale.

Ogni turno il banditore d'asta, ruolo che a rotazione svolgeranno tutti i giocatori, valuterà le offerte ricevute e comunicherà quale giocatore ha fatto l'offerta più alta, consegnando l'azienda salvata al relativo giocatore ma senza rivelare il valore dell'offerta messa sul piatto. Ogni compagnia permetterà di ricevere punti bonus per gli avanzamenti nelle track nazionalizzazione, monopolizzazione e diversificazione che determineranno la classifica finale.

Dopo l'edizione kickstarter del 2017 con materiali in legno, nel 2019 esce il gioco anche in retail e porta il numero massimo di giocatori da 4 a 5. Il gioco è adatto a tutti con una buona accessibilità anche se l'ampia libertà d'azione necessita di qualche turno per comprenderne dinamiche e poter fare le opportune valutazioni. Le partite possono avere andamenti differenti ma comunque sempre di durata contenuta. 

Trovo il gioco molto originale, ben pensato e lo consiglio a tutti i giocatori anche se si tratta di un titolo non monto reperibile.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ***
Grafica **
Materiali **
Divertimento ***
Strategia ****

martedì 11 gennaio 2022

Rolling Realms

 

Nuovo prodotto della Stonemaier Games che abbassa l'asticella, rispetto ai precedenti monster games, ed esce con questa sorta di filler. Il gioco mi ricorda tremendamente Cartographers risultando più astratto e con meno interazione. Rolling Realms non mi ha regalato un'esperienza di gioco indimenticabile ma ha il merito con 11 minigiochi (non a caso le carte reame prendono il nome di altri giochi della Stonemaier) di offrire una buona variabilità. Ad ogni partita verranno utilizzate solo 9 di queste carte e vengono abbinate a terzetti rendendo le partite sempre varie.

A quanto si legge sul sito dell'editore il gioco è stato concepito durante la prima ondata del Coronavirus e l'autore, Jamey Stegmaier (Scythe, Viticulture, Tapestry, Charterstone...), ha deciso di mettere a disposizione questo roll-and-write, dalla scalabilità infinita, promuovendolo su Facebook. Nella versione in commercio la parte write viene eseguita su lavagnette usando pennarelli cancellabili.

L'obiettivo del gioco è quello di aggiudicarsi stelline risolvendo le carte gioco nei 3 round a disposizione. Ad ogni turno si lanciano 2 dadi che tutti i giocatori contemporaneamente assegnano alle proprie carte per generare risorse o stelline. Le risorse offrono dei bonus per modificare i successivi lanci dei dadi e fare altre combo. Trovo alcune carte troppo intricate e non facili da proporre ai più giovani o a chi non apprezza giochi enigmistici. 

Gioco veloce, dipendente dalla lingua (ma basta che la conosca anche solo un giocatore) che si può giocare fino a 6 giocatori. Benché non mi ha pienamente conquistato ammetto che assolva al suo compito in maniera egregia.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ***
Grafica *
Materiali **
Divertimento **
Strategia **

lunedì 10 gennaio 2022

Curators


Il nulla all'ennesima potenza. Un gioco, ambientato in una casa d'arte, che vince l'Oscar dell'inoriginalità.

Ci troviamo ad essere i curatori di questa galleria, ogni giocatore avrà la sua, che dovrà ampliarsi, procurarsi opere da mettere in mostra, attirare clienti e aggiudicarsi all'asta altre opere da portare al museo per accrescerne il proprio prestigio.

L'ambientazione, decisamente noiosa, è forse la cosa più elettrizzante del gioco che procede stabilizzandosi fino alla sua conclusione, come un encefalogramma che va spegnendosi. Al termine della partita ci sarà una mini insalata di punti dove spiccano quelli generati dai bonus segreti del piazzamento corretto delle varie ali del museo.

In teoria il twist del gioco dovrebbe essere quello generato dalle azioni potenziate, quelle che si attivano quando vengono giocati due gettoni con la medesima illustrazione. Una volta svolta l'azione infatti i gettoni dovranno essere capovolti per mostrare il nuovo lato della medaglia impedendo di fare due volte la stessa azione e sbloccando altre azioni.

Personalmente mi sento di sconsigliare il gioco che ho trovato lineare ma troppo banalotto, ha il privilegio di essere un gioco veloce, meno di un'ora, permettendo di passare presto ad altro. Se al contrario trovate il gioco interessate (dopo esservi ripresi dalla sbornia) avete la possibilità di abbellirlo con delle fiches di ottima qualità al posto dei gettoni di cartone.

Il gioco scala fino a 4 giocatori e permette anche sfide in solitario (che mi guardo bene da provare); gli autori (ce ne sono voluti 3 per partorirlo) sono inspiegabilmente sconosciuti!

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica *
Materiali *
Divertimento *
Strategia **

domenica 9 gennaio 2022

Squaring Circleville


Mi spiace tremendamente stroncare questo board game perché l'idea di fondo e la storia della città che è stata d'ispirazione al gioco è molto carina. Siamo nell'Ohio, qui è sorta agli inizi del 1.800 Circleville, cittadina che prende il nome dalla porzione circolare di un grande terrapieno su cui è stata costruita. Il movimento del terreno comprendeva un cerchio di 400 metri di diametro e il sindaco ha tracciato le linee della città integrando il terrapieno con il piano urbanistico nel paesaggio. Il Palazzo di Giustizia ottogonale sorgeva al centro del sistema viario circolare della città che si allargava con strade dal diametro sempre maggiore.

Gli abitanti di Circleville, tuttavia, odiavano questa particolarità. La gente si lamentava del fatto che l'urbanistica li costringesse a costruire su lotti dalla forma strana creando confusione. Intorno al 1.835 sorse spontaneamente un movimento che rappresentava l'insoddisfazione per l'esclusivo layout stradale radiale concentrico di Circleville e cittadini chiesero all'Assemblea di Stato di cambiarlo.

La Circleville Squaring Company venne incaricata di convertire il piano urbanistico in una griglia più convenzionale. Con questo progetto Circleville è diventata una pietra miliare nella storia dell'urbanistica e uno dei primi esempi di riqualificazione cittadina negli Stati Uniti.

In questo gioco del quasi esordiente Matt Wolfe, i giocatori lavorano per la Circleville Squaring Company e cercheranno di gestire il processo di decostruzione e ricostruzione della città. Partendo dal tribunale al centro della città, dopo aver ricevuto l'autorizzazione, si sposteranno per eseguire lavori come la demolizione e la ricostruzione di strade e la demolizione e la ricostruzione di strutture.

Acquisendo esperienza le azioni a disposizione aumenteranno di efficacia (concetto coerente) permettendo di svolgere un'incredibile quantità di lavoro nello stesso turno. Alla fine della partita verrà eletto il più abili a far "quadrare il cerchio".

Trovo la storia e l'idea del gioco fenomenale, la trasformazione e l'adattamento a un gioco in scatola altrettanto geniale e con molte coerenze seppur semplificando il tutto. A farmi storcere il naso è la completa impossibilità di pianificare una valida strategia, l'ingovernabilità del gioco soggetto a fattori di casualità troppo marcati per un gioco di questa durata. Questi aspetti provocano inevitabilmente un evidente problema di paralisi d'analisi se si è al tavolo con giocatori che adorano il controllo di tutti i possibili scenari.

Rimane un gioco simpatico per l'idea e la trasportazione su una plancia di gioco. Da giocare, a volte a discapito del successo, con spensieratezza per non farsi imbrigliare in valutazioni lunghe ed esponenziali.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità **
Grafica ***
Materiali **
Divertimento *
Strategia ****

sabato 8 gennaio 2022

Las Vegas Royale


Regolamento da filler, anche se giocare tutti e tre i turni, in 5 giocatori, non risulterà proprio veloce. Questa rivisitazione di Las Vegas, sempre di Rüdiger Dorn, aggiunge un po' di pepe (leggasi qualche variabile simpatica) tra l'altro sempre differente nei tre round di ogni partita.

Il gioco è molto semplice e si basa sul lancio di dadi e scommesse. Al proprio turno ogni giocatore lancia i dadi, analizzando i risultati sceglie almeno un dado e prende tutti quelli con lo stesso numero assegnandoli al corrispettivo tavolo di scommessa. Si continua in senso orario fino a quando tutti i giocatori non hanno posizionato tutti i loro dadi. A questo punto il giocatore con il numero maggiore di dadi (esiste un dado grosso che vale doppio) posizionati su ogni tavolo di gioco si aggiudica il montepremi più alto, chi arriva secondo si aggiudica il secondo montepremi. In caso di pareggio quei dadi vengono annullati liberando gli slot. Vince chi al termine della partita avrà incassato più soldi.

la prima edizione 

Come detto, a garantire maggiore variabilità e interazione, vengono aggiunte alcune regole speciali in ogni turno che modificano le regole base, inoltre vengono assegnate ai giocatori delle fiches che permettono di rilanciare i dadi, se non utilizzate al termine della partita forniranno ulteriori incassi.

Gioco semplice, divertente, un po' ruffiano ma adatto a tutti! Una partita ci sta sempre, non il miglior gioco del prolifico Dorn (Goa, Istanbul, Genoa, Karuba, Il Vecchio, Diamonds ClubJambo, Luxor, Louis XIVArkadia, Montana...) ma una copia la tengo volentieri in collezione.  

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica *
Materiali ***
Divertimento ****
Strategia **

venerdì 7 gennaio 2022

Turno di Guardia


Cooperativo con giocatore alfa e con alea tipica dei giochi di dadi e di carte. Malgrado tutto ciò il gioco mi è piaciuto.

Sto parlando di Turno di Guardia (Set a Watch), board game edito in Italia dalla giochix, che mi ha regalato una buona esperienza di gioco malgrado, alla nostra prima partita, abbiamo commesso diversi errori interpretativi tipici quando si ha tra le mani un regolamento scritto male e un gioco con diverse eccezioni. A onor del vero il payer aid sul retro delle plance dei giocatori è ben fatto, ma appunto sul retro delle plance non è molto fruibile.

Il gioco è ambientato in territori fantastici e dobbiamo vedercela con creature malvage. C'è la possibilità di settare la difficoltà della sfida, questo garantisce anche una discreta variabilità visto che creature maledette e luoghi possono essere differenti ad ogni partita (non tutte le carte infatti saranno utilizzate).

I giocatori impersoneranno personaggi differenti come il mago, il ladro, il druido, ecc. Ogni avventuriero possiede cinque specifiche abilità ma al più potrà utilizzarne 3 per turno. I personaggi hanno anche differenti dadi da lanciare, D6 o D8, e stili di combattimento propri: corpo a corpo o a distanza.

Il gioco scala da 1 a 4 giocatori. In quest'ultima modalità è previsto che ad ogni turno (la partita durerà 9 turni) un avventuriero resti di guarda all'accampamento recuperando energie e svolgendo azioni utili all'intero team. Questo aspetto di dividere la squadra e fargli svolgere azioni differenti mi è molto piaciuto e l'ho trovato originale. Tutti i giocatori dovranno svolgere almeno due turni di guardia, gli altri giocatori intanto dovranno vedersela con le creature sconfiggendole e tenendo alimentato il fuoco, importante alleato sella compagnia che permetterà di vedere più o meno distintamente i nemici.

Se gli avventurieri dovessero riuscire a tener testa alle creature la partita si concluderà nell'epico nono turno dove, in un luogo inospitale, dovranno vedersela con un numero proibitivo di villains...

Adatto ai giocatori che amano il mondo fantasy e apprezzano l'atmosfera cupa tipica di alcuni giochi di ruolo. Poteri asimmetrici, sfide serrate e cooperazione sono gli ingredienti del gioco che verranno di volta in volta messi alla prova da lanci di dadi e pesca delle carte. Sicuramente da rigiocare!

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ***
Grafica ***
Materiali *
Divertimento ****
Strategia ***

giovedì 6 gennaio 2022

Kivi


Calcolo delle probabilità, fare conti velocemente, un po' di fortuna... questo è in estrema sintesi Kivi, un gioco astratto che attinge a piene mani dal vecchio Yathzee aggiungendo più interazione tra i giocatori.

Nulla di imprescindibile, sia chiaro, ma un onesto family game fino a 4 giocatori che, in meno di un'oretta, restituisce la giusta soddisfazione. Il gioco si basa sul lancio di 6 dadi a sei facce che, a seconda dei numeri usciti, permetteranno ai giocatori di posizionare una propria gemma sul corrispettivo spazio del tabellone condiviso. Il gioco prosegue in senso orario fino a quando non verranno posizionate tutte le gemme. Nel caso al termine del terzo tentativo di tiro dei dadi non sia stata realizzata nessuna combinazione utile per il posizionamento una gemma la stessa verrà scartata.

Le combinazioni più complesse dei dadi forniranno 3 punti vittoria, quelle meno difficili 2 punti e quelle semplici 1 punto. In caso di piazzamento ortogonalmente adiacente di gemme delle stesso giocatore, questi beneficerà di un moltiplicatore di punti pari al numero delle proprie gemme in riga.

Un gioco semplice che risulta tattico se giocato in 2 giocatori, sarà importante ostacolarsi, e più strategico in 4 giocatori, dove le azioni di disturbo invece potrebbero generare kingmaking.
Un filino barboso il calcolo finale dei punti vittoria con carta e penna. L'edizione che ho provato, credo fosse ceca, era con il box di latta e la plancia di gioco fatta con un bel tappetino di panno; di buona fattura anche le gemme. 

Filler consigliato anche a giocatori occasionali che prediligono giochi con regole semplici e immediate, che amano il rischio, i giochi con i dadi e l'interazione.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica *
Materiali ***
Divertimento ***
Strategia ***

mercoledì 5 gennaio 2022

Schichtwechsel: Die Förderung liegt in deiner Hand


Interessante ma poco noto questo gioco, dal titolo impronunciabile, è stato a mio avviso una delle grandi sorprese del 2021.

Come la maggior parte dei giochi di Thomas Spitzer (Kohle & Kolonie, Haspelknecht, ecc.) ci troviamo nella Valle del Ruhr, in Germania, negli anni '50, alle prese con l'estrazione del carbone. Siamo amministratori di miniere di carbone e dovremo sfidarci cercando minerali e sostanze di scarto nel sottosuolo, portarle in superficie per poi commerciare il carbone sfruttando le principali vie di comunicazione quali ferrovie, strade e canali navali.

Il gioco, un piazzamento lavoratori, risulta stretto e caratterizzato da corse sfrenate per essere i primi a massimizzare alcune strategie e primeggiare sulle rispettive track. Una partita a Schichtwechsel si svolge in cinque turni, e ogni turno si compone di tre fasi: la fase di preparazione in cui, tra le altre cose, viene determinata la quantità di carbone estratto; la fase di principale in cui i giocatori a turno scelgono quale azione svolgere; ed una fase di valutazione di fine turno. Dopo il quinto turno c'è il calcolo del punteggio finale.
Il minimo di ambientazione rende ancor più gradevole questo EuroGame classico e ben pensato. Si tratta per la verità di una rivisitazione migliorata del gioco ancor meno noto Die lettze Zeche del 2017.

Schichtwechsel a mio avviso è un gioco che dividerà molto il parere dei giocatori. Sicuramente più adatto agli amanti dei german e che apprezzano un0interazione moderata e indiretta. Personalmente l'ho apprezzato molto e lo vedrei bene tra i finalisti del Magnifico 2022. Da segnalare la scarsa reperibilità del gioco e il prezzo che al momento è elevato se rapportato ai materiali del gioco.

L'ottimo ariodb ha anche già preparato un video su questo gioco.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ***
Grafica **
Materiali *
Divertimento ***
Strategia *****

martedì 4 gennaio 2022

Mini WWII


Trovo Mini WWII uno dei giochi più sottovalutati degli ultimi anni. Ho provato il gioco a Essen 2018, direttamente con l'autore taiwanese, ammetto di non averci capito quasi nulla. Ricordo ancora come lui si fosse divertito un mondo giocando carte e interpretare tutte e 4 le fazioni togliendo però ogni capacità decisionale a noi giocatori. Mi ero alzato perplesso dal tavolo, ma fortunatamente ho comprato il gioco.

Dopo qualche mese approfondisco il tutto e scopro un gioco divertente e assolutamente non banale. Le meccaniche strizzano l'occhio a Twilight Struggle senza arrivare agli stessi livello di immedesimazione e profondità, ma non per questo offrendo un prodotto di Serie B.

Il gioco, che secondo me va giocato esclusivamente in 4, divide i giocatori in 2 coppie, il fronte dell'Asse (Giappone e Germania) e il fronte degli Alleati (UK e Russia). Il tabellone, decisamente astratto, non aiuta ad immedesimarsi. Mentre le alleanze con USA e Cina e lo sviluppo di tecnologie sofisticate (come la bomba atomica) restituiscono un sufficiente livello di coerenza con le tematiche.

La presenza e la pesca delle carte generano dell'alea che alcuni giocatori potrebbe trovare fastidiosa, personalmente invece trovo l'insieme avvincente e appagante. Molto bella la tensione al termine di ogni anno per verificare se uno schieramento ha raggiunto i punti per vincere la Guerra.

Dopo diverse partite devo dire che il gioco non mi ha ancora stancato. Ho ormai integrato nel gioco le due mini-espansioni/promo che non alterano l'andamento della partita ma rischiano di far diventare le partite un po' più corte offrendo qualche punto vittoria in più.

In estrema sintesi un gioco che consiglio ai giocatori più esperti anche se credo che non sia di semplice reperibilità.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità **
Grafica **
Materiali **
Divertimento ****
Strategia ****

lunedì 3 gennaio 2022

Point Salad


Malgrado il titolo mi avesse fatto scappare devo dire che Insalata di Punti si è rivelato un gradevole gioco molto apprezzato anche in famiglia. Ad Essen 2019 solo il buon Eurek si avventurato nell'acquisto portandolo poi ad Essen@Milano, qui lo scopro e Roberta e Pietro che lo giocano molto e mi convincono ad acquistarlo.

Si tratta di un gioco di carte con la meccanica del set collection. Al proprio turno ogni giocatore può scegliere se prendere una carta obiettivo, tra le tre visibili, oppure due carte verdure, tra le sei visibili. Queste carte vengono aggiunte a quelle già possedute e restano visibili a tutti. Altra azione possibile è quella di trasformare una carta obiettivo girandola, questa azione 'free' è possibile solo una volta per turno.

Il numero delle carte in gioco varierà a seconda del numero di giocatori, al terminare delle carte la partita finisce e si valutano i punteggi. Chi ha fatto più punti vince la partita. Il gioco risulta molto tattico in due giocatori mentre in sei giocatori è più divertente ma altrettanto difficile da governare trovandosi ad ogni turno uno scenario completamente rivoluzionato.

Semplicissimo gioco, sia da spiegare che da giocare, successo garantito che permette di far giocare insieme allo stesso tavolo grandi e più giovani. Quasi indipendente dalla lingua, inoltre è uscita una splendida edizione in italiano con box in latta e disponibile a prezzo onestissimo. Ottima idea per un piccolo regalo. 

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica *
Materiali *
Divertimento ****
Strategia *

sabato 1 gennaio 2022

Hats


Giochino di carte che non mi ha convinto cominciando dalla grafica barocca delle carte, il gioco ha anche un piccolo problema di riconoscibilità dei colori, soprattutto tra arancione e rosso.

Tolto questo dettaglio trascurabile il gioco presenta una fortissima interazione che sfocia in una ingovernabilità fastidiosa. Trovo il gioco apprezzabile solo nella versione a due giocatori, divertendomi meno in tre se non preso con immensa leggerezza. Il gioco a 4 invece offre la possibilità di essere giocato a coppie.

Il gioco è molto semplice, dovremo infatti andare a posizionare le carte che abbiamo in mano nella plancia di gioco. Una volta posizionate 8 delle 9 carte in nostro possesso si passerà alla definizione dei punti vittoria che verrà determinata in base a 3 differenti criteri.

Gioco dalla spiegazione veloce e intavolabile con tutti. Nulla di originale o imperdibile.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ****
Grafica *
Materiali *
Divertimento ***
Strategia *