giovedì 23 marzo 2023

E' una tortura!

Molte volte ho osservato il marmo
che hanno scolpito per me-
un vascello con una vela ammainata
alla fonda in un porto.
In verità ciò non rappresenta la mia destinazione,
ma la mia vita.
Perchè mi fu offerto l'amore e io
fuggii i suoi disinganni;
il dolore bussò alla mia porta, ma ebbi paura;
mi chiamò l'ambizione, ma le opportunità mi hanno
terrorizzato.
Eppure continuavo a desiderare
di dare un significato alla mia vita.
E ora io so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino
dovunque conducano il vascello.
Dare un significato alla propria vita
può finire in follia,
ma la vita senza significato è la tortura
del senza requie e vago desiderio-
essa è una vascello che smania per il mare
e ne ha paura.

lunedì 20 febbraio 2023

MOO 2023

Ci sono gare per le quali non si dorme la sera prima e la sera dopo, ognuno ha le sue, io ad esempio ho il MOO. Solitamente la sera prima sono un po’ teso, non tanto per la prestazione ma perché è una gara che coinvolge anche il compagno di squadra e poi c’è l'aspettativa da parte degli avversari che ti riconoscono come outsider. La notte successiva invece mi trovo a ripensare ad errori, dettagli, scelte che avrei potuto fare in maniera diversa.

Il ritrovo dell’edizione del ’23 del MOO è a sud della fermata Romolo della Metro, in un accogliente e avveniristico edificio gestito da Amiacque. Ai nastri di partenza un numero impressionante di squadre (54), tantissimi amici orientisti, i soliti noti che non mancano mai a queste gare pazzerelle, inoltre qest'anno vedo alcuni inaspettati besanesi. Al gruppone si aggiunge la mia collega Ilaria, in compagnia di Giuseppe e di altri due suoi amici a formare i Tutto Arrosto. Io, come nelle ultime edizioni, corro con Eu. I preparativi tra noi sono stati pochissimi, da coppia collaudata abbiamo dato un po’ per scontato tutto e ci siamo presentati al via senza troppi briefing.

Remo, l’organizzatore dell’evento, come al solito illustra a cosa andremo incontro con dovizia di particolari, specie quando parla della mappa 3 SCALO FARINI che pare decisamente avventurosa. La spiegazione complessiva dura più del solito e ammetto di essermi perso alcune informazioni che si riveleranno importanti. Terminata l’ultima parola di Remo, quasi improvvisamente, ci troviamo in gara, io sono intento a decodificare la chiave d’accesso dell’app che ci fornirà le domande da rispondere, Eu parte alla ricerca della mappa e con passo sicuro mi porta verso il primo punto di controllo.


Il giro del prologo è abbastanza semplice e velocemente recuperiamo anche le mappe successive. Ci dirigiamo subito verso i binari della metro per sentire in lontananza la ripartenza di un convoglio. Siamo sulla banchina insieme alla squadra di Tasso e Ruspetta (Bugo e Chiara), stiamo definendo e disegnando il percorso migliore da seguire ma senza trovare il pennarello adatto che avevo preparato. Nel frattempo la stazione si riempie di squadre e concorrenti. All’improvviso sentiamo arrivare un treno, ma nel binario di fronte. L’insegna luminosa che indica la destinazione del treno recita ABBIATEGRASSO, esattamente dove c’è la mappa 4 STADERA, visto che la linea verde della Metro ha una biforcazione penso non sia male approfittarne e salire su quel treno. Rapido scambio di sguardi con Eu e decidiamo di lanciarci su quel treno dove troviamo, tra gli altri, i team Ruska muha (ovvero il Grilli in solitaria), Quelli del 67 (SteGal + Giovannini) e Gli Scappati di Casa (Giada + Damiano).


Avendo effettuato all’ultimo il cambio di programma non siamo pronti. Eu, che conosce la zona, parte con la mappa verso i punti di controllo. La sezione è la più originale e interessante della giornata, si devono trovare le risposte alle domande ma, allo stesso tempo, bisogna riconoscere la posizione di negozi raffigurati in vecchie foto, in punti precisi dove oggi il negozio è stato soppiantato da un appartamento fronte strada. Noi non siamo brillantissimi nella risoluzione del tutto perdendo qualche minuto di troppo ma come per il prologo rispondiamo esattamente a tutte le domande senza accumulare penalità.


L’errore lo commetteremo nel punto speciale che ci costerà 60’ aggiuntivi. Simpatica l’idea di dover cercare, a sud di ogni punto, delle tracce microscopiche di vernice viola. Peccato che una volta trovate le tracce e seguita la pista non ci accorti della biforcazione finendo fuori zona (pare che Remo abbia precisamente spiegato il tutto durante il briefing ma me lo sono bevuto). Una volta giunti al termine della traccia viola abbiamo cercato vanamente il portone da fotografare perdendo tantissimo tempo senza trovare la soluzione. Frustrante veder passare via via verso le mappe successive Quelli del 67 e a Gli Scappati di Casa.


Rinunciato al punto bonus, mentre ci stiamo ridirigendo verso la mappa 3 SCALO FARINI, un messaggio su whatsapp di Remo che ci informa di non fare i 4 punti più impervi della zona perché offlimits ed inoltre presidiati dalla vigilanza.

Risolviamo così agilmente i punti rimasti velocemente e riprendiamo treno e poi metro per giungere a nella mappa 2 CENTRALE. Qui non sono per nulla soddisfatto dell’ordine con cui abbiamo risolto i vari punti di controlli. I diversi livelli, la tanta gente presente e la particolarità delle stazioni sotterranee che si intersecano, non ci aiutano a valutare il percorso più efficiente. Inoltre Il punto di controllo 29, quello all’aperto ci mette in crisi: la domanda con relative specifiche ci complica la vita e ci disorienta, passiamo qualche minuto con Gli AGO nel pagliaio e i Bella zio ad interrogarci sulla risposta, alla fine fortunatamente scegliamo la risposta corretto. Peccato però che io canno la risposta 21 che fa riferimento alle bocchette antincendio su una colonna; a mia parziale discolpa la presenza dell’omino che stava facendo manutenzione proprio lì e impallava la visuale corretta, la realtà è che ho risposto con troppa fretta e poca attenzione.


E’ il momento di arrivare alla stazione di Lambrate. Qui incontriamo tante squadre che stanno cercando di salire su ascensori guasti (la risposta di una domanda era proprio lì). In questo punta sezione 7 LAMBRATE, non c’è una mappa ma dobbiamo seguire un video e ripercorrerne le gesta. L’idea è molto suggestiva e simpatica, la velocità del video però è frustrante per chi sta cercando di guadagnare secondi preziosi, allora decidiamo di procedere più velocemente saltando dei pezzi di video, questo ci farà perdere alcune domande e alla fine perdere più tempo.

Al termine del video prendo io la mappa 5 TANGENZIALE e lascio a Eu l’app. E’ il momento di una mappa di orienteering classica, ci troviamo sotto la tangenziale Est di Milano, in un angolo della città decisamente poco frequentato. La mappa si presta a correre un po’ e questo ci permette di superare qualche altra squadra come c’è realmente da correre e superiamo qualche squadra come i Besanemucho, Rossopiuma Felix e i Noi ci siamo, ma soprattutto, i Tutto Arrosto di Ilaria. Al termine del percorso dobbiamo scavalcare una cancellata per nulla bassa, vedo però che agilmente tutti i team non si fanno problemi.


Ora siamo lontani da ogni nuovo punto di controllo e anche da ogni Metro. Anche se la fortuna con i mezzi pubblici fino ad ora non ci ha sorriso facendoci attendere troppo, proviamo a dirigerci verso la fermata dell’autobus 54. Appena vediamo un autobus in lontananza ci lanciamo di corsa verso la fermata, sfortunatamente non si tratta del nostro autobus ma di un 39. Prendo anche il rimprovero di una signora un po’ in là con gli anni che mi ammonisce per l’ignoranza: “Ma non vedi che è arancione? L’autobus 54 è verde” Sempre detto che c’è sempre da imparare dai più esperti!


Malgrado la buona volontà ci tocca farci di corsa tutto il trasferimento fino a Largo Murani alla ricerca del disco dei Pink Floyd da selfare. Sono abbastanza provato dallo sforzo ma Eu mi tira il collo anche per portarci verso la mappa 6 ARGONNE dove, nostro malgrado, commettiamo il secondo errore contando male le prese per arrampicata presenti sul complesso attrezzo ginnico del parchetto. In realtà calcolo erroneamente anche il numero di facce di un dodecaedro (i monoliti che formano l'attrezzo ginnico) pensando fossero 10 e non 12.

Questa mappa ci porta fino a Piazzale Susa e poi Dateo, ma soprattutto ci sono due punti da risolvere stando sul treno nella tratta Porta Vittoria - Forlanini. Correndo in banchina vediamo un treno che sta per partire (il primo mezzo preso al volo della giornata) peccato si diriga in direzione opposta e ci porta in Porta Venezia. Una volta preso il treno giusto non riusciamo a leggere le risposte corrette anche perché ci troviamo sul binario più lontano rispetto agli edifici. Decidiamo quindi di riprendere il treno in direzione opposta e con maggior cognizione di cosa stiamo cercando. La scelta si rivela vincente perché rispondiamo correttamente alle due domande, anche se la seconda la tiriamo ad indovinare aggiungendo una lettera alla parola che eravamo riusciti a leggere visto il suggerimento che specificava 7 lettere. A conti fatti però non sappiamo se abbiamo impiegato meno dei 40 minuti che ci sarebbero stati abbonati grazie a queste due risposte.


A questo punto non è nemmeno tanto presto, ci mancano solo 2 punti speciali, ma solo dislocati in posizioni scomode della città. Il primo selfie da fare è di fronte al negozio Louis Vuitton in San Babila. Le zucche sono state rimosse e quindi ci accontentiamo di beccare la scritta facendo la foto da lontanissimo. Ora però ci tocca arrivare fino allo scomodissimo mosaico al Parco Ravizza. 


Partiamo a piedi verso Piazza Fontana sperando di intercettare il 15 o addirittura il 3. Smanetto un po' con l'app dei mezzi pubblici ma mi dice che dirigendomi a piedi o aspettando i mezzi ci avremmo impiegato lo stesso tempo. Decidiamo di correre. Ad un certo punto intercettiamo un tram, anche se non siamo ad una fermata chiedo al conducente di aspettarci alla prima fermata. Facciamo una corsa tremenda di circa 400 metri per prenderlo, l'autista effettivamente ha tardato a partire malgrado il verde per attenderci, una volta sul tram però mi accorgo che non è il 15 e nemmeno il 24 che in qualche modo mi sarei fatto andare bene comunque ma si tratta del 16 che a Crocetta avrebbe girato in direzione Lamarmora e non in Porta Vicentina. Scendiamo alla prima fermata dal tram e continuiamo di corsa fino a questo maledetto Viale Sebastiano Bach.

Giusto il tempo di fare l'ultimo selfie e ci vediamo partire all'altra estremità del parco la 90 che avremmo voluto prendere. Non ho più le forze di correre dietro al filobus anche se Eu accenna un'ultima sfida contro i mezzi pubblici che inesorabilmente perderemo. Ci tocca aspettare una decina di minuti alla fermata, nel frattempo ci raggiungeranno gli SpaceX di Anna Sedran, i xente MOOlesta e ancora Quelli del 67. Ci tocca lo sprint finale per arrivare al ritrovo.

Finalmente la gara è conclusa, non sono riuscito a far partire l'orologio per tempo e quindi non so quanti km abbiamo percorso a piedi ma immagino una ventina. La classifica non sarà clemente, infatti oltre ai 2 errori e al punto speciale errato si aggiungono due errori di battitura. La classifica ci relega al 16° posto, mio peggior risultato di sempre ad un MOO, poco importa, ho passato una bella giornata e ora chissà per quanto tempo andrò avanti a ripensare all'ordine corretto migliore per rifare tutto e a gli errori che l'anno prossimo non vorrò più rifare!

giovedì 2 febbraio 2023

Una partita memorabile

Quando un mio amico mi ha chiesto di pensare ad una partita memorabile fatta almeno un anno fa ammetto di essermi trovato in grande difficoltà.

Una partita memorabile?

Ma come è possibile trovarne solo una? A me vengono in mente centomila partite con centomila persone diverse! Come le sfide e la campagna a quel giocaccio di Charterstone con Peppe74, Antonio, Quarabas, eurek e pete100, ma anche la sfida a T.I.M.E. Stories, ambientato in quel tetro manicomio, partita fatta con a_silvia e iaanus. Le infinite partite ad Avalon con tantissimi amici: quelli che ci mettono un'ora a scegliere la squadra da mandare in missione, come Cyrano007 e Tania-94 o la partita col ragazzo che voleva farmi vedere l'apertura kenparker, senza sapere chi fossi io... tra l'altro sbagliandola. O la sfida alla GobCon, alle 5 del mattino, con Pupina, i giullari, Renberche e Mugnaio cercando di spiegare le regole ad un pubblico troppo stanco per capirle. Ricordo anche quella partita a The Thing con Sava73 che mi ha dato le chiavi dell'elicottero per portarli in salvo, senza aver capito che il traditore ero io... li ho lasciati tutti a terra a morire. Ricordo le sfide a The King's Dilemma con fireontheboard, pete100 e Rosco83, gioco imbarazzante ma divertimento al top. Le partite a Mega Civilization che non durano mai meno di 12 ore: quelle in Casa dei Giochi con Gionata, ma anche quella a casa di Vittek con gavhriel, cattivik66 e Klauz63 o quella a Bergamo sempre con Kluaz63 più Danilo, Thomas, Kikki e Ale. Le lunghe sfide ai 18xx: la lunghissima partita con ErikVonJackal a 1830 o la sfida a 18CZ a casa di Matteo Fiorino. Tutte le partite a Western Legends, quelle con Enzo valdenar e Flamini ma soprattutto quella con Zeussino e la colonna sonora di Morricone. Tokyo Metro con il plexiglas o Tokyo Market con la maglietta nuova di Tsukiji, il mercato del pesce di Tokyo. La prima partita a Messina 1347 con Lorenzo Selvalabelva o la sfida a 1844 con Gionata e la sua edizione gigante. La partita a coppie a The King is Dead con Crazybanker, Ivano Niviuk e Gionata (che i primi due mi rinfacciano ancora) o giocare a Bus con Gabriele, gioco che ha da subito adorato (ironia). Maiali al galoppo con i giullari o lo stesso gioco con i miei colleghi o ancora con i miei figli e l'hous-rule inserita. Barrage sempre con Gabriele che alla prima mossa ti informa che avrei già perso :(   O ad Indonesia con Rosco 83 ammirando il tabellone ingiocabile, ma anche la partita con ErikVonJackal che ha vinto con l'aiuto di Gionata dopo che a metà partita avevo dichiarato di aver già vinto io, in quel caso si sono coalizzati pur di farmi perdere e Gionata ha festeggiato, arrivando ultimo, come manco avesse vinto i mondiali. La prima sfida a Kryptos con la giullaressa incredula quando le ho azzeccato la carta. La sfida assurda a Dead of Winter con i giullari, Aibi e gavhriel dove ci capitavano cose troppo grottesche più che horror. O Era of Tribes con Peppe74, Rosco83 e pete100, gioco che vorrei rigiocare perché una spiegazione così complessa meriterebbe almeno una seconda sfida. La sfida a Antiquity con il povero Max manadraimer, paziente e disponibilissimo a spiegarmelo anche se non ho mai avuto il coraggio di confessargli che il gioco non mi è proprio piaciuto. La sfida con troppo down time a TGZ giocata con Tania-94 e Peppe74 o quella a Noria con Alessio Lana, i Lacerda con Faso. La sfida a On Mars con klauz63 o la partita a TTA giocata con Luiginico, Mascotteam e Alizarin. Le primissime partite a 1830 con PLab. Le due partite a Secret Weapons of the Thrid Reich con l'autore Calvinus o le infinite sfide al sempre diverso Ken Parker di e con Danilo Sabia, gioco non ancora pubblicato che ho già provato in svariate declinazioni. The Belgian Beer Race giocato con pepporec e due ragazzi nuovi molto coinvolti dall'ambientazione del gioco. La battaglia a Marvel Champions con crazybanker, giuse63 e Anto e quelle con mio figlio Pietro. Ancora con giuse63, Anto e Klaudette al cooperativo Turno di Guardia. Throw Throw Burrito con Narvela e Inzivro, incredibile possa esistere un gioco così... Le tante partite di fila a casa di Narvela. La notte passata a giocare a Bang con Gabriele, Blackindye i suoi amici o Dixit con una bambina che dopo aver ascoltato la mie definizioni banali, per descrivere le sue carte, usava citazioni troppo erudite per me. Le partite a Pandemic Legacy sempre con Peppe74 e pete100 ed inizialmente anche con Claudia. Lisboa giocato con Agaroth e Inzivro allo stesso tavolo e che per una volta concordi nel giudicare un gioco. O la partita sempre a Lisboa con la mia amica Manu, per la prima volta in associazione, disposta a giocare ad un gioco così pesante, dichiara che le sia piaciuto molto, ma non la si è più vista! La mitica partita online a Adv. Civilization durata mesi con contrattazioni notturne, fatta con MichyLo, Agzaroh, Aibi, Traico, Renberche e Romendil. Secret Hitler giocato con gli Splotter che si accusavano a vicenda, un tavolo incredibile al quale c'erano anche Sava73, Agzaroth, Peppe74 e Tania-94. Le partite a Gloomhaven con pete100 che riusciva sempre a interpretare la regola a nostro favore. Space Alert con Uttermarcus, Happy City con Metintheweb che quando riesce a far giocare qualcuno a quel gioco gli si illuminano gli occhi. Un qualsiasi gioco brutto brutto giocato con Vance, o anche i giochi belli che tanto lui li considera quasi tutti brutti. Il torneo di Crokinole con pepita e paperoga, io ero in coppia con npole67. La sfida a Battlestar Galactica con Sava73 e Agzaroth. Fantascatti con pepita e Cherecche, Republic of Rome con Fabruz e Galadang (dove volavano pugnali come se non ci fosse un domani) o la partita sempre a RoR con Agzaroth, Peppe74 e gixx. Brass: Birmingham con mariuzza su teams o Sidereal Confluence giocato rigorosamente in piedi con luiginico. I Pax con klauz63 o Bios Origins con ajarok e Gionata, i giochi introvabili e di nicchia con Alessandro_, la prima partita a Terra Mystica con il vero ken (somerent) o la finale a Wendake con Gionata e Tania-94 con Sabia incredulo di quanto mi attaccasse senza senso Gionata. Un qualunque astratto giocato contro Gionata, tanto poi vince lui perché modifica il regolamento su wikipedia. Le sfide ad Hanabi da Claudia con Anto e Gaia. La partita con Aibi, rosco83 e Tex Willer a Mythotopia a Essen, dove, dopo la spiegazione di eurek ci siamo tutti accaniti contro il polacco (che si era seduto al tavolo rubando il posto ad un nostro amico). La partita con la copia deluxe di Age of Steam a casa del Signor_Darcy a Porlezza con MichyLo e Luca. Le sfide a ciclo continuo di TTA giocate sempre con Luca, MichyLo e Cola. La sfida a Iki con Aibi al termine della quale abbiamo chiesto all'autore se ci poteva fare una foto, senza di lui, senza sapere che fosse l'autore del gioco. Poi abbiamo rimediato con la foto qui sopra e tutti insieme ;). La sfida a Zack & Pack con mi a madre, l'unica volta che mi ricordo abbia vinto ad un gioco. O le partita a Namiji e Tokaido con i miei figli, Patchwork, Jaipur e Targi sul divano con mia moglie. E mi fermo qui se no diventa un libro... 

Trovo che ogni partita sia, a modo suo, memorabile. Raramente ricordo chi abbia vinto, se non quando l'esito è accompagnato da sfottò eterni ricordati negli anni come una lieta tortura. Mi ricordo molto bene invece di quanto mi sia divertito in queste sfide e ringrazio ancora per il tempo di qualità passato con insieme a belle persone. Sì, anche quando mi è toccato giocare a giocacci come The Producer che ora ho quansi nostalgia di averlo dato via!