Entrato tra i finalisti del Magnifico 2019 questo gioco è stato quello che mi ha più colpito tra quelli del 2018. Si tratta di un gioco di Jordan Draper, autore che negli ultimi quattro anni ha prodotto e lanciato tantissimi giochi aprendo anche una casa editrice, la Jordan Draper Games, azienda che si sta mettendo in mostra con tratti distintivi non convenzionali come originalità e fantasia dei propri giochi, materiali ricercati e fuori dai canoni tradizionali e soprattutto confezioni particolarmente compact.
Da questo punto di vista Tokyo Metro non fa eccezione con la sua scatolina poco più grande di quella di un mazzo di carte dalla quale, come per magia, escono dischetti e cilindri, carte e palyer-aid oltre ad un lenzuolo che funge da tabellone.
La ricerca di questa compattezza, essenziale per chi come me ha la casa invasa da giochi con scatole inspiegabilmente enormi, dicevo la ricerca di questa compattezza rappresenta anche l'unico neo di questo gioco, infatti la scarsa stabilità del doppio lenzuolo è un punto debole non così trascurabile tanto da rischiare di compromettere l'intera partita a causa di movimenti maldestri o pieghe varie.
Per il resto il gioco è davvero appagante e profondo. Sicuramente il migliore e più complesso tra quelli che ho provato della JDG. Il regolamento, non del tutto chiaro nell'illustrare alcune eccezioni, è tutto sommato semplice e il gioco scorre fluido già dalle prime partite. Le carte posizionate vicino al tabellone offrono ai giocatori diverse azioni che permetteranno di far partire nuove linee di metro o costruire nuove stazioni a Tokyo.
In estrema sintesi si tratta di un piazzamento lavoratori inserito in un contesto di ferroviario-azionario. L'interazione è garantita grazie ad aste per l'odine di turno, al movimento su plancia con costruzione di stazioni e all'infida azione di speculazione. La vittoria andrà al termine di un numero prestabilito di turni al giocatore con il maggior capitale dopo aver ripagato eventuali prestiti.
Trovo che il gioco sia particolarmente riuscito! Suggerisco però se si ha possibilità di appoggiare sopra al tabellone un plexiglas trasparente. Dopo qualche partita, ed uno studio della mappa, potrebbero essere identificate alcune linee più redditizie, ma l'andamento di ogni partita risulterà sempre differente e potrà offrire sorprese. Esiste già una espansione del gioco, Osaka Metro, con una nuova mappa e sono certo ne usciranno altre.
Malgrado la profondità strategica e l'impatto apparentemente caotico, trovo il gioco possa esser quasi definito un peso medio, anche se lo consiglio solo a gamers assicuri che non disdegnano giochi azionari e ferroviari e sono disposti ad accettare un lenzuolo per tabellone. Il gioco è da 1 a 5 giocatori e la durata delle partite potrebbe inizialmente essere abbastanza importante, specie con un numero elevato di giocatori.
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