Intanto vi propongo due video per entrare in clima: Internationale Speiltage e Spiel Messe Highlight
L'edizione 2019 è stata personalmente impegnativa ma molto positiva.
Come ogni post fiera sto leggendo commenti del tipo: "è stata un'edizione sotto tono" "sono mancati i capolavori", più o meno le stesse frasi di ogni anno, spesso pronunciate o scritte da chi non c'era.
Io ho riempito il bagagliaio della macchina con tanti giochi, alcuni per me ed altri per amici meneghini. Nel complesso sono soddisfatto di tutto: viaggio, compagnia, serate e giochi acquistati.
Il viaggio: per il secondo anno consecutivo optiamo per la soluzione in auto. Certo faticoso, ma al momento mi pare ancora la scelta migliore, viaggiando di notte si evita il traffico, ma non i tanti cantieri, inoltre si possono portare a casa tanti giochi. I cambi alla guida (grazie ad Anto e Claudia) hanno reso il tutto fattibile (grazie anche a Maria per l'intrattenimento). Per l'occasione abbiamo anche passato gran parte del viaggio ascoltando i podcast di Radio Goblin, a qualcuno sono venuti anche a noi...
La compagnia: come detto ho condiviso il viaggio con Claudia (2^ Essen), Maria e Anto (esordienti). Una bella scommessa viste le esigenze differenti. Al gruppo si è aggregato Oscar (esordiente), mentre completavano l'appartamento di Anjelica i gobin Agz, Killa, Tania e Paolino (4° al torneo di Carcassonne, complimenti!). La convivenza (malgrado i soli due bagni) è stata perfetta e colorita dalle diretta sul vlog de La Tana dei Goblin di Agz e Killa che si chiudevano in cucina. In fiera poi ognuno per la sua strada, i primi giorni ho fatto un po' da traduttore e cicerone per gli esordienti, col tempo sono invece diventati autonomi.
Sabato mi sono perso la tradizionale foto di gruppo Goblin perché impegnato al tavolo di Cooper Island, nel complesso comunque mi sembra di aver incontrato meno amici del solito. I più incrociati sono stati Pupina e Davide, GrandeMu, Pennuto e il suo team. Qualche incrocio con Plombiers e Nonna Papera, un saluto a Iago, Omopelo, 1bez e TexWiller. Tra i meneghini ho incrociato Gionata e Francesca, Pierino, Inzi e i torneisti: BlackIndy, Fedone e Alberto (sesti agli European Master, complimenti!), infine Ilaria e Sante. Ho incrociato di sfuggita il Giullare Barbuto mentre non ho visto Damiano e Luca ma nemmeno MDM e Giulio quest'ultimo che era nell'appartamento sotto al nostro. Mi ha sedotto e abbandonato il buon Aibi che mi aveva promesso una toccata e fuga. Ho visto da lontano anche Matteo di Brescia.
Ultimo, ma sempre piacevole incontrarlo, è Ken (quello vero) from USA. Ci si vede una volta all'anno, sempre qui ad Essen, ma è sempre una festa! Con lui sono riuscito ad intavolare quattro partite a quattro giochi.
Le cene: quest'anno tutte le cene in posti diversi. Partiamo con Don Camillo, classico e comodo perché sotto casa di Anjelica, cucina italiana e la possibilità di ridere e scherzare facendo il solito casino. Le cozze iniziali sono sempre derise ma poi apprezzate da tutti.
Le altre serate in posti tipici tedeschi cominciando dal periferico e tranquillo (almeno prima che arrivassimo noi) Zum Bluechertum; adoro questo posto crucco fino al midollo, nessuno al suo interno parla inglese, gli orari sono tipici tedeschi, alle 21 chiude la cucina, e il menù tipico m scritto solo in crucco.
Sabato passiamo al centralissimo Balkanhof, posto ormai storico per noi della Tana perché è uno dei pochi che ci accoglie anche se siamo in tanti e chiamando all'ultimo, l'ambiente è accogliente e ha salette che permettono di ritrovaci raccolti, l'acustica è migliore degli altri due posti e sembra di far meno casini, qui ho rivisto con piacere Nicola (tdg Cagliari) ormai trasferitosi in Finlandia.
Ultima sera, già sulla strada di casa, in un posticino molto grazioso che se capiterà tornerò a visitare: Gasthaus: Au den 12 Uhren, locale trovato da Claudia, non lontano dall'autostrada e a una trentina di minuti dalla fiera: ambiente familiare, caloroso, cucina tipica, gestito da marito e moglie sorridenti. Indimenticabile la mia forella, non so perché ero convinto fosse una cotoletta invece forella in tedesco è trota.
Giochi acquistati: anche quest'anno la lista non è corta, qualche gioco vecchio recuperato a buon prezzo, diverse promo ed espansioni ma soprattutto molte novità che spero di giocare a breve. Faccio una rapida carrellata:
Giochi
- Chicago 1875: City of the Big Shoulders - 2019, con espansione Burden of Destiny - 2019 (ho molta aspettativa per questo ferroviario anche se da qualcuno già bocciato, MasterPrint Quined)
- Circle the Wagons - 2017 (fillerino della Quined)
- Code 777 - 1985 (edizione stra bella dei coreani Dicetree Games che stanno diventando i miei editori preferiti)
- Electropolis - 2019 (taiwanese provato e piaciuto)
- Isaribi - 2014 (giapponese molto carino che cercavo da un po')
- Hanamikoij - 2013 (per completare la serie giapponese EmperorS4)
- The Magnificent - 2019 (sorpresona norvegese)
- MeowMeow Mia - 2018 (taiwanse suggerito da Killa, dovrebbe essere un Avalon dove si discute a gesti)
- Mystery of the Temples - 2017 (ultimo gioco pocket della serie giapponese EmperorS4)
- North American Railways - 2016 (gioco della Spielworxx svenduto a 10€ per insuccesso, io ci trovo invece un gioco con idee e dinamiche interessanti)
- Sprawlopolis - 2018 (fillerino Quined)
- La Stanza - 2019 (MasterPrint Quined)
- Stew - 2018 (fillerino Quined)
- Valley of the Vikings - 2019 (gioco Haba che ho preso con l'idea di giocarci con i bimbi, ha vinto il Kinderspiel des Jahres)
- Terramara - 2019 con promo e mini espansione (MasterPrint Quined)
ESPANSIONI, PROMO e ACCESSORI
- Empires: Builder Expansion - 2011 (espansione di Age of Empires III che cercavo da tempo)
- Agra: Mini Expansion 1 -2018 (nulla di imperdibile)
- Iberian Rails Promo Pack - 2017 (che già avevo e quindi ho regalato a Eurek, che però ora scoperto che aveva già anche lui)
- Le due scatolette inutili con le capitali di Mega Civilization (Eastern Empires: The Special Buildings Expansion - 2019 e Western Empires: The Special Buildings Expansion - 2019)
- Carson City: Metal Turn Marker (altro oggetto indispensabile - ironia)
- Keyflower: Keymelequin - 2016 (mini esspansione)
- Keyflower: Lieferant - 2019 (promo)
- Carcassonne: Die Zollner - 2019 (The Toollkeeper, mini espansione)
- Carcassonne: Bonusplattchen Spiel 2019 - 2019 (Ammetto che è puro collezionismo e un po' un ricordo)
- Bruxelles 1897: Manneken-Pi (No comment, le ho sentite su anche da Clauda quando l'ho preso)
SPUNTI
Ho perso il conto delle volte che sono stato alla fiera di Essen ma ormai ho le mie convinzioni, una di queste è l'interesse verso i padiglioni 4 e 5. Qui passo la maggior parte del tempo controllando gli editori minori, quelli orientali, quelli esotici e quelli che probabilmente non sbarcheranno nel mercato italiano. Gli inflazionati e affollati padiglioni 1, 2 e 3 li passo velocemente per rapidi commissioni, ormai anche gli sconti Heidelberg e Spiele Offensive mi lasciano freddino, senza parlare del tunnel dell'amore che ormai ha perso tutto il suo fascino, quest'anno ci sono entrato, e l'ho girato in 30" un attimo prima della chiusura della fiera, quando ha messo il 50% sui prezzi già molto bassi, ma nulla, ormai solo invendibili. Nel padiglione 6 invece troviamo principalmente miniature e anche qui ci passo di sfuggita. Quest'anno hanno riaperto l'entrata Nord e questo ha dato un po' più di respiro a tutto l'ambiente.
Guardaroba, spedizioni, galleria e bagni. Devo dire che per essere una fiera la SpielMesse di Essen è proprio ben organizzati, da quest'anno il guardaroba offre anche il servizio di deposito giochi appena acquistati, una bella comodità che ha ridotto il numero di carrelli che avevo visto gli altri anni. Altro supporto per i visitatori è il servizio di spedizione, in fondo al padiglione 4 infatti c'è uno stand che raccoglie e spedisce scatoloni in tutto il mondo. All'interno della fiera poi ci sono diversi bagni, non tantissimi per la verità ma costantemente puliti dal personale predisposto. Anche se i prezzi non sono bassissimi troviamo, specie nella galleria, diversi chioschi dove poter mangiare, bere e il giusto spazio per sedersi un attimo.
Altro tema dibattuto e quello dell'ultim'ora della domenica. Il momento dove si possono fare affari; non ovunque e non sempre, sia ben chiaro. Spesso però facendo offerte in gruppo, al momento giusto e al posto giusto, si riescono a portar via giochi a prezzi pazzi. Ricordo gli acquisti di gruppo per Olifield nel 2016 o per Verona Twist lo scorso anno dove ci siamo fatti fare degli sconti incredibili (pazienza se ne ho dovute comprare 20 copie e molte mi sono rimaste sul groppone per mesi). Quest'anno si è provato a fare un acquisto di gruppo da Capstone Games (Bus, Maracaibo e Cooper Island) chiedendo il 50% ma logicamente ce lo hanno negato, mentre con orgoglio sono riuscito a portarmi a casa il ricercato Isaribi e l'espansione di Age of Empire III a 25 €.
Come sempre a Essen si possono trovare giochi vecchi, cioè dal 2018 e precedenti, in super offerta (alcuni anche a 2/3 €). Mentre i giochi nuovi hanno prezzi alti, consapevoli che il prossimo anno molti si potranno ritrovare a molto meno.
In questi giorni di fiera ho anche sentito dire che ormai il kickstarter, e in generale gli ordini su Internet, faranno morire le fiere come Essen. Personalmente trovo la cosa impossibile, o per lo meno non nel breve. Ogni anno il numero di metri quadrati, di visitatori, di editori e di giochi (oltre 1.200 nel 2019 ) presenti in fiera è in aumento. Senza sottovalutare che il mercato retail a volte è più tempestivo dei kickstarter e che permette la prova del gioco e la verifica della componentistica.
Anche quest'anno non potevano mancare un paio di peripezie. La prima ha rischiato di non farmi arrivare ad Essen perché, un'ora prima di partire, quando ho prelevato, il mio portafoglio è caduto dentro una grata non rimovibile. Per fortuna ho chiamato rinforzi (IL SOCIO) che con i pali delle lanterne da orienteering è riuscito a recuperare il portafoglio (documentato nelle foto sotto). La seconda disavventura riguarda il flash che ci ha abbagliato in autostrada in Svizzera e che di solito si traduce in letterina dal tal Cantone con relativa multa.
Un momento simpatico è stato quando, camminando per i padiglioni, ci siamo imbattuti in una scatola del gioco Essen the Game, non ricordo chi mi strattona per un braccio, mi ferma e mi dice: "quel gioco ha rubato l'immagine della nostra manifestazione Essen@Milano".
Cose utili da appunarsi:
- il pass auto (fondamentale, non so come riuscirò a farne senza il giorno che capiterà)
- un marsupio (ormai ho abbandonato carrelli ikea e zaini, specie quando si ha la macchina sotto la fiera)
- una ricarica per il cellulare
- la compagnia giusta
- un thermos per il caffè
- un panino fatto fuori dalla fiera la mattina (meglio evitare code e prezzi da fiera, portarsi un panino dalla bäckerei sotto casa è la soluzione migliore)
Questi i nuovi giochi provati nell'immediato dopo Essen:
44. Tal Der Wikinger - 2019 - HABA - 6.5
Giocato subito lunedì con i bimbi che si sono divertiti prima a costruire le navi vichinghe e poi a giocarlo. Giochino di tattica e abilità, vincitore anche del Kinderspiel des Jahres Kritikerpreis. Si tratta di cimentarsi nella tradizionale gara di "butta giù il barile". Due regolette e si inizia a giocare. Un gioco che fa molto bene il suo anche se non passerà alla storia.
49. Stew - 2018 - Quined - 5
Terzo e ultimo giochino di carte della Quined. In comune con i fratellini ha: l'ambientazione inesistente, un piccolo mazzo di carte e un regolamento semplice. Il gioco è elementare tanto da apparire banale. Si tratta di preparare un minestrone senza dimenticare però di nutrire gli animali presenti nei dintorni e il vagabondo. A mio avviso è molto difficile riuscire ad avere un controllo sul gioco (anche nella versione a due giocatori) e questo lo rende casuale. La partita termina nel momento in cui un giocatore dice "stop", immaginate un po' la meccanica del sette e mezzo. Adatto a tutte le età e semplice da intavolare anche se comunque non so quante volte mi verrà voglia di cucinare.
50. Chai - 2018 - Quined - 6.5
Il gioco sui the. Puccettosissimo, con materiali gradevoli, piastrelle colorate, carte fumettose, tazzine di the di gomma, un tappetino (è un extra) che fa da tabellone e apparecchia la tavola attirando tutti i giocatori. Sì, il colpo d'occhio è il valore aggiunto di questo gioco che risulta poi essere gradevole anche se non così originale e imperdibile. Semplice e adatto ad ogni età è mio avviso perfetto per attirare ad un tavolo di gioco chi solitamente non ne è molto avvezzo.
51. Point Salad - 2019 - Alderac Entertainment Group - 6.5
Andato esaurito il giovedì ad Essen, questo giochino di carte, ha saputo conquistare tutti quelli che lo hanno provato; be', quasi tutti. Io sono rimasto freddino, ma in famiglia e in associazione è piaciuto a molti. Il gioco si spiega in pochi minuti, le carte hanno due facce, una che determina in che modo il giocatore che se la aggiudica farà punti vittoria e il secondo lato con una delle sei verdure raffigurate. Al proprio turno un giocatore potrà prendere una carta punti oppure due carte verdura. Devo ammettere che una partita tira l'altra e vedere anche mio figlio giocarlo con piacere ed allenarsi in matematica mi ha favorevolmente impressionato.
52. Barrage - 2019 - Cranio Creations - 9
Finalmente, dopo tanta attesa è arrivato e sono riuscito a provare Barrage, lo dico perché era da prima di Essen 2017 che lo tenevo d'occhio con interesse anche se nel frattempo, più che del gameplay, si è parlato di problematiche di altro genere. In questo caso però l'effetto 'purché se ne parli' è stato a mio avviso una grande pubblicità.
Partendo dai materiali non posso che concordare su molte perplessità rimanendo allibito per le 'gocce inutilizzabili' (già sostituite nelle nuove edizioni) e i macchinari inutilmente particolareggiati ma poi in numero insufficiente. I pezzi differenziati per ogni fazione sono un orpello non indispensabile, il tabellone è cupo e non di immediata lettura ma in poche partite sono certo risulterà familiare.
Detto questo il gioco è godibile, punitivo, stretto, strategico e tattico. Amo anche io le fazioni asimmetriche, ma dopo una partita non mi permetto di parlare di bilanciamento, anche se ho già maturato delle prime preferenze. Il gioco necessita di un minimo di esperienza, piazzare dighe o fabbriche al posto giusto e al momento giusto è fondamentale, così come risolvere contratti e far girare le rondelle.
Ho apprezzato meno la concessione finale di punti bonus (pochi) per le 'frattaglie' avanzate, lo trovo un contentino che premia chi non ha massimizzato la propria produzione. Altre evidenti critiche non ne trovo, anzi muoio dalla voglia di rigiocarci perché è un gioco (come dovrebbero essere tutti) che necessita di diverse partite per essere compreso e padroneggiato con maggior cognizione.
I paragoni con Terra Mystica e Brass mi sono parsi eccessivi. Sì, un paio di cose in comune ma il gioco non fa il verso a nessuno e anzi direi che splende di luce propria.
Al momento parto con una valutazione complessiva alta (9) ma sono desideroso e curioso di rigiocarlo più volte per emettere la sentenza: 'fu vera gloria'?
53. Mysthea - 2019 - Tabula Games - 8.5
Gioco di maggioranze molto interessante con card driver. Personalmente mi ricorda Blood Rage ma lo trovo più pimpato. Offre tante opportunità strategiche, migliorie, espansioni, battaglie (che però come in Scythe non sono così preponderanti e frequenti).
Una spolverata di cooperazione per sconfiggere i mostri, per il resto sono botte da orbi anche se spesso subdole, ovvero avvengono per il sorpasso in quella maggioranza preziosa o il riposizionamento dei territori. I differenti poteri dei leader aggiungono ulteriore variabilità ad un gioco già molto ricco. Promosso.
FOTO
45. Terramara - 2019 - Quined - 7.5
Tanta aspettativa per questo gioco da molti già apprezzato. Al mio tavolo il gradimento è stato freddino, un buon gioco che non ha entusiasmato, a me invece è piaciuto e voglio farci presto una nuova partita. Tante le cose da approfondire come la forte asimmetria con i poteri iniziali che determinano poi la strategia da seguire; simpatica anche la scelta di perdere il proprio bonus trasformandolo in versione adulta. Le tante tessere non utilizzate mi fanno pensare anche ad un gioco molto longevo e lo studio delle varie track mi affascina perché mi paiono tutte molto importanti. Un gioco non semplice, ma che diventa fluido una volta compresi flussi e iconografia.
Gioco di carte compatto che inaugura una nuova serie della Quined: giochi veloci, tascabili a prezzi contenuti. Si tratta di un mazzo di poche carte con un regolamento e dei segnapunti. Cooperativo, si può giocare fino a quattro giocatori; personalmente lo trovo altrettanto valido e interessante in solitario. Le prima tre carte determinano le regole del gioco, che ogni volta saranno diverse e questo fornisce un po' di longevità; inoltre le stesse regole potrebbero tra loro ostacolare la strategia da seguire. In modalità cooperativo vige solo la regola di non far vedere la carta in mano ma viene stimolato il dialogo e il confronto tra i giocatori.
Mentre leggevo le regole sono rimasto incredulo nel constatare che si trattasse di un gioco identico a Sprawlopolis: unica differenza, questo è competitivo e si gioca solo in due giocatori. Approfondendo ho scoperto che, anche se nella nuova collana della Quined viene dopo a Sprawlopolis, in realtà è un gioco più vecchio. Strategicamente lo trovo anche più interessante perché a ogni turno mette i giocatori di fronte ad una scelta che determina non solo il proprio risultato, ma anche quello dell'avversario. Un giochino da pochi minuti con pochissima ambientazione, ma che richiede un minimo di valutazione. Già fatte tante partite in famiglia e alla fine è diventato il nostro preferito tra i tre giochini compatti.
48. Era of Tribes - 2019 - Black Beacon Gams - 8
Fantastico gioco che richiama il vecchio Advanced Civilization ma che elimina le tante carte (sviluppi tecnologici e commercio) ma aggiunge una parte di combattimento molto più articolata che, a mio avviso, strizza l'occhio all'idea di Cry Havoc. Un concentrato di civilizzazione che rimane comunque bello lungo, eliminando la parte di contrattazione commerciale e inserendo una meccanica di sviluppo tecnologico molto interessante e originale. Un gioco che necessita di molte partite per essere padroneggiato ma che ha tutto per piacere agli amanti del genere, anche se l'inserimento di tre dadi potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
48. Era of Tribes - 2019 - Black Beacon Gams - 8
Fantastico gioco che richiama il vecchio Advanced Civilization ma che elimina le tante carte (sviluppi tecnologici e commercio) ma aggiunge una parte di combattimento molto più articolata che, a mio avviso, strizza l'occhio all'idea di Cry Havoc. Un concentrato di civilizzazione che rimane comunque bello lungo, eliminando la parte di contrattazione commerciale e inserendo una meccanica di sviluppo tecnologico molto interessante e originale. Un gioco che necessita di molte partite per essere padroneggiato ma che ha tutto per piacere agli amanti del genere, anche se l'inserimento di tre dadi potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
49. Stew - 2018 - Quined - 5
Terzo e ultimo giochino di carte della Quined. In comune con i fratellini ha: l'ambientazione inesistente, un piccolo mazzo di carte e un regolamento semplice. Il gioco è elementare tanto da apparire banale. Si tratta di preparare un minestrone senza dimenticare però di nutrire gli animali presenti nei dintorni e il vagabondo. A mio avviso è molto difficile riuscire ad avere un controllo sul gioco (anche nella versione a due giocatori) e questo lo rende casuale. La partita termina nel momento in cui un giocatore dice "stop", immaginate un po' la meccanica del sette e mezzo. Adatto a tutte le età e semplice da intavolare anche se comunque non so quante volte mi verrà voglia di cucinare.
50. Chai - 2018 - Quined - 6.5
Il gioco sui the. Puccettosissimo, con materiali gradevoli, piastrelle colorate, carte fumettose, tazzine di the di gomma, un tappetino (è un extra) che fa da tabellone e apparecchia la tavola attirando tutti i giocatori. Sì, il colpo d'occhio è il valore aggiunto di questo gioco che risulta poi essere gradevole anche se non così originale e imperdibile. Semplice e adatto ad ogni età è mio avviso perfetto per attirare ad un tavolo di gioco chi solitamente non ne è molto avvezzo.
51. Point Salad - 2019 - Alderac Entertainment Group - 6.5
Andato esaurito il giovedì ad Essen, questo giochino di carte, ha saputo conquistare tutti quelli che lo hanno provato; be', quasi tutti. Io sono rimasto freddino, ma in famiglia e in associazione è piaciuto a molti. Il gioco si spiega in pochi minuti, le carte hanno due facce, una che determina in che modo il giocatore che se la aggiudica farà punti vittoria e il secondo lato con una delle sei verdure raffigurate. Al proprio turno un giocatore potrà prendere una carta punti oppure due carte verdura. Devo ammettere che una partita tira l'altra e vedere anche mio figlio giocarlo con piacere ed allenarsi in matematica mi ha favorevolmente impressionato.
52. Barrage - 2019 - Cranio Creations - 9
Finalmente, dopo tanta attesa è arrivato e sono riuscito a provare Barrage, lo dico perché era da prima di Essen 2017 che lo tenevo d'occhio con interesse anche se nel frattempo, più che del gameplay, si è parlato di problematiche di altro genere. In questo caso però l'effetto 'purché se ne parli' è stato a mio avviso una grande pubblicità.
Partendo dai materiali non posso che concordare su molte perplessità rimanendo allibito per le 'gocce inutilizzabili' (già sostituite nelle nuove edizioni) e i macchinari inutilmente particolareggiati ma poi in numero insufficiente. I pezzi differenziati per ogni fazione sono un orpello non indispensabile, il tabellone è cupo e non di immediata lettura ma in poche partite sono certo risulterà familiare.
Detto questo il gioco è godibile, punitivo, stretto, strategico e tattico. Amo anche io le fazioni asimmetriche, ma dopo una partita non mi permetto di parlare di bilanciamento, anche se ho già maturato delle prime preferenze. Il gioco necessita di un minimo di esperienza, piazzare dighe o fabbriche al posto giusto e al momento giusto è fondamentale, così come risolvere contratti e far girare le rondelle.
Ho apprezzato meno la concessione finale di punti bonus (pochi) per le 'frattaglie' avanzate, lo trovo un contentino che premia chi non ha massimizzato la propria produzione. Altre evidenti critiche non ne trovo, anzi muoio dalla voglia di rigiocarci perché è un gioco (come dovrebbero essere tutti) che necessita di diverse partite per essere compreso e padroneggiato con maggior cognizione.
I paragoni con Terra Mystica e Brass mi sono parsi eccessivi. Sì, un paio di cose in comune ma il gioco non fa il verso a nessuno e anzi direi che splende di luce propria.
Al momento parto con una valutazione complessiva alta (9) ma sono desideroso e curioso di rigiocarlo più volte per emettere la sentenza: 'fu vera gloria'?
53. Mysthea - 2019 - Tabula Games - 8.5
Gioco di maggioranze molto interessante con card driver. Personalmente mi ricorda Blood Rage ma lo trovo più pimpato. Offre tante opportunità strategiche, migliorie, espansioni, battaglie (che però come in Scythe non sono così preponderanti e frequenti).
Una spolverata di cooperazione per sconfiggere i mostri, per il resto sono botte da orbi anche se spesso subdole, ovvero avvengono per il sorpasso in quella maggioranza preziosa o il riposizionamento dei territori. I differenti poteri dei leader aggiungono ulteriore variabilità ad un gioco già molto ricco. Promosso.
FOTO
Nessun commento:
Posta un commento