19 stagioni, 637 partite, 10 gol
Malgrado questi numeri Mauro Tassotti è il più sottovalutato e silenzioso campione che abbiamo mai avuto. Mai una parola fuori posto, un titolo di giornale, un riconoscimento personale.
Quel ragazzo un po' ruvido di inizio carriera, che in campo ha anche fatto un paio di stupidaggini disciplinari, è diventato uno dei più forti interpreti del suo ruolo. Perno imprescindibile di un pacchetto difensivo tra i più solidi della storia del calcio. Con Donadoni ha trasformato la fascia destra in un'arma letale per il Milan. Dai suoi cross sono nati alcuni gol che hanno fatto storia, come a Barcellona contro lo Steaua, dopo aver fatto sedere l'avversario, o nel tempo supplementare contro il Malines, andando a recuperare un pallone ormai fuori consegnandolo ai sapienti piedi di Van Basten!
Ricordo la ricerca del suo erede: ogni anno il Milan acquistava il presunto miglior giovane terzino destro in circolazione: Mussi, Carobbi, Gambaro, Panucci, ma alla fine in campo finiva sempre il "Djalma Santos" bianco.
Auguri Tasso!
Nessun commento:
Posta un commento