Il nulla all'ennesima potenza. Un gioco, ambientato in una casa d'arte, che vince l'Oscar dell'inoriginalità.
Ci troviamo ad essere i curatori di questa galleria, ogni giocatore avrà la sua, che dovrà ampliarsi, procurarsi opere da mettere in mostra, attirare clienti e aggiudicarsi all'asta altre opere da portare al museo per accrescerne il proprio prestigio.
L'ambientazione, decisamente noiosa, è forse la cosa più elettrizzante del gioco che procede stabilizzandosi fino alla sua conclusione, come un encefalogramma che va spegnendosi. Al termine della partita ci sarà una mini insalata di punti dove spiccano quelli generati dai bonus segreti del piazzamento corretto delle varie ali del museo.
In teoria il twist del gioco dovrebbe essere quello generato dalle azioni potenziate, quelle che si attivano quando vengono giocati due gettoni con la medesima illustrazione. Una volta svolta l'azione infatti i gettoni dovranno essere capovolti per mostrare il nuovo lato della medaglia impedendo di fare due volte la stessa azione e sbloccando altre azioni.Personalmente mi sento di sconsigliare il gioco che ho trovato lineare ma troppo banalotto, ha il privilegio di essere un gioco veloce, meno di un'ora, permettendo di passare presto ad altro. Se al contrario trovate il gioco interessate (dopo esservi ripresi dalla sbornia) avete la possibilità di abbellirlo con delle fiches di ottima qualità al posto dei gettoni di cartone.
Il gioco scala fino a 4 giocatori e permette anche sfide in solitario (che mi guardo bene da provare); gli autori (ce ne sono voluti 3 per partorirlo) sono inspiegabilmente sconosciuti!
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