Nuovo prodotto della Stonemaier Games che abbassa l'asticella, rispetto ai precedenti monster games, ed esce con questa sorta di filler. Il gioco mi ricorda tremendamente Cartographers risultando più astratto e con meno interazione. Rolling Realms non mi ha regalato un'esperienza di gioco indimenticabile ma ha il merito con 11 minigiochi (non a caso le carte reame prendono il nome di altri giochi della Stonemaier) di offrire una buona variabilità. Ad ogni partita verranno utilizzate solo 9 di queste carte e vengono abbinate a terzetti rendendo le partite sempre varie.
A quanto si legge sul sito dell'editore il gioco è stato concepito durante la prima ondata del Coronavirus e l'autore, Jamey Stegmaier (Scythe, Viticulture, Tapestry, Charterstone...), ha deciso di mettere a disposizione questo roll-and-write, dalla scalabilità infinita, promuovendolo su Facebook. Nella versione in commercio la parte write viene eseguita su lavagnette usando pennarelli cancellabili.
L'obiettivo del gioco è quello di aggiudicarsi stelline risolvendo le carte gioco nei 3 round a disposizione. Ad ogni turno si lanciano 2 dadi che tutti i giocatori contemporaneamente assegnano alle proprie carte per generare risorse o stelline. Le risorse offrono dei bonus per modificare i successivi lanci dei dadi e fare altre combo. Trovo alcune carte troppo intricate e non facili da proporre ai più giovani o a chi non apprezza giochi enigmistici.Gioco veloce, dipendente dalla lingua (ma basta che la conosca anche solo un giocatore) che si può giocare fino a 6 giocatori. Benché non mi ha pienamente conquistato ammetto che assolva al suo compito in maniera egregia.
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