martedì 11 gennaio 2022

Rolling Realms

 

Nuovo prodotto della Stonemaier Games che abbassa l'asticella, rispetto ai precedenti monster games, ed esce con questa sorta di filler. Il gioco mi ricorda tremendamente Cartographers risultando più astratto e con meno interazione. Rolling Realms non mi ha regalato un'esperienza di gioco indimenticabile ma ha il merito con 11 minigiochi (non a caso le carte reame prendono il nome di altri giochi della Stonemaier) di offrire una buona variabilità. Ad ogni partita verranno utilizzate solo 9 di queste carte e vengono abbinate a terzetti rendendo le partite sempre varie.

A quanto si legge sul sito dell'editore il gioco è stato concepito durante la prima ondata del Coronavirus e l'autore, Jamey Stegmaier (Scythe, Viticulture, Tapestry, Charterstone...), ha deciso di mettere a disposizione questo roll-and-write, dalla scalabilità infinita, promuovendolo su Facebook. Nella versione in commercio la parte write viene eseguita su lavagnette usando pennarelli cancellabili.

L'obiettivo del gioco è quello di aggiudicarsi stelline risolvendo le carte gioco nei 3 round a disposizione. Ad ogni turno si lanciano 2 dadi che tutti i giocatori contemporaneamente assegnano alle proprie carte per generare risorse o stelline. Le risorse offrono dei bonus per modificare i successivi lanci dei dadi e fare altre combo. Trovo alcune carte troppo intricate e non facili da proporre ai più giovani o a chi non apprezza giochi enigmistici. 

Gioco veloce, dipendente dalla lingua (ma basta che la conosca anche solo un giocatore) che si può giocare fino a 6 giocatori. Benché non mi ha pienamente conquistato ammetto che assolva al suo compito in maniera egregia.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ***
Grafica *
Materiali **
Divertimento **
Strategia **

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