domenica 14 marzo 2021

2.TL 2021 Canonica di Triuggio

Prima prova del 2021 nei boschi lombardi, anche se il volantino riporta "2^ prova Trofeo Lombardia", vista la situazione sanitaria anche quest'anno non mancheranno prove rimandate o soppresse come la 1^ prova che avrebbe dovuto svolgersi nella Brughiera Comasca di Cantù.

Questa prova, valida anche come Campionato Lombardo Middle, avrebbe dovuto svolgersi nella più complessa mappa del Cunardo ma gelo e freddo hanno rovinato parte del bosco e reso la mappa inutilizzabile. 

Eccoci quindi a Canonica, una della mappe più stressate dell'intero territorio regionale.
Per allenarmi decido di andare alla gara in bicicletta e mi dirigo direttamente vero la partenza che è nel vallone più orientale della mappa, non ho mai capito se è la valle del Pegorino o quella di Cantalupo.

In partenza, seppur rispettando il distanziamento, si rivedono i soliti noti. Le procedure in pre-partenza garantiscono le norme di sicurezza e solo all'ultimo secondo possiamo abbassare la mascherina e lanciarci nel bosco. Per proteggermi anche dal freddo tengo comunque la bandana sul naso per la prima parte di gara che inizia con la ricerca di un punto in un territorio rimodellato da diverse inedite piste per mountain bike.

Le prime 4 lanterne sono ravvicinate e, facile da prevedere, ci fanno rimbalzare sulle sponde del letto del fiume come biglie in una pista di sabbia. Mi bastano pochi metri per apprezzare la pulizia del bosco e soprattutto quella del greto, decido quindi di sfruttarlo per andare alla lanterna 5.

Il tracciato del mio percorso (viola) si rivela ben progettato e interpreto la mappa con facilità riducendo al minimo errori e imprecisioni. La salita di metà gara che porta ai prati si fa sentire e arranco evidenziando lo stato di forma indecente. I sorpassi degli amici Sanvito, Labanti e di un terzo avversario sono degli stimoli a non mollare e a spingere per quanto possibile.  

Dopo l'attraverso stradale mi butto nell'altro vallone per un breve loop. Anche qui la fitta rete di sentieri invasa da cicloturisti mi offre evidenti riferimenti e ottimi punti d'attacco.
Alla 10 e alla 12 passo altri due avversari che non conosco. Scendendo dalla 11 invece rischio di cadere rovinosamente prima di appendermi ad un tronco.

Sono in dirittura di arrivo ma commetto un'imprecisione alla lanterna 13 cominciando a cercarla prima del dovuto, vengo aiutato dall'ultimo ragazzo che avevo appena superato. Sprinto fino all'arrivo dove giungo contento della mia prova, anche se la conoscenza della mappa mi ha sicuramente agevolato. Faccio i complimenti a Gigi Giuliani per il disegno del percorso con cambi di direzione, lunghezze variabili delle tratte e costante richiesta di concentrazione.

Ringrazio anche il direttore gara Ivo Benini per il servizio extra che mi ha offerto portandomi la bici dalla partenza all'arrivo. La Besanese, come spesso capita, si è dimostrata efficace nel curare i dettagli, notevole ad esempio il presidio dell'attraversamento stradale con almeno 4 persone sul posto.
Unica pecca che si ripete nelle prove lombarde, ma è una mia guerra persa, le griglie di partenza che distanziavano i concorrenti delle categorie di soli due minuti.


Il percorso della M45, al netto dello svizzero, viene dominato da Stefano Brambilla. Eccellente il secondo posto del neo nirvanico Andrea Cavara che regola il fratello Massi e il favorito Alberto Grilli. Soddisfacente il mio quinto posto, anche comparato ai tempi delle altre categorie con stesso che hanno fatto registrare le splendide prove di Maria Chiara Crippa, la migliore in assoluto, Angelo Bozzola e Federica Negri. Mi gratifica molto essermi imposto, per soli due secondo, sull'amico Massimo Accorroni.

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