Mentre a San Siro c'è il ritorno di Sheva che cercherà di impensierire la corazzata nerazzurra, la mia mente va a Madrid dove il diavolo dovrà vedersela contro i galacticos del Real.
Anomalo lo stato d'animo alla vigilia di una partita di Champions che vede il Milan con gli sfavori del pronostico, praticamente spacciati. Nemmeno nella finale contro il Barcellona, poi vinta 4-0, il Milan partì così battuto.
Ma io sono un ottimista per natura e penso a domani con speranza. Leggi le formazioni e non trovi un reparto dove ci sia equità. L'uomo più in forma, Storari, è in infermeria insieme al motivatore della squadra Gattuso.
Come faccio allora ad essere ottimista? O almeno speranzoso?
Credo che il Milan sia un'ottima squadra, tutto qui (anche se molti rideranno). Credo che la vetrina del Bernabeu sia qualcosa di unico, lo dico per Dinho e Pato che sognano ancora il Mondiale. Penso a Inzaghi e al suo sogno del record di gol in europa. Penso all'ex Seedorf e, anche se Leonardo non lo farà giocare, all'ex Huntelaar.
Io li metterei giù così: Abbiati, Oddo, Nesta, T.Silva, Abate; Pirlo, Seedorf, Flamini; Ronaldinho; Inzaghi, Pato. Troppo offensivi? Sono d'accordo, sullo 0-1 levo Ronaldhino e Inzaghi e metto Ambrosini e Huntelaar.
Vinciamo 0-2....
...e poi mi sveglio dal sogno!
martedì 20 ottobre 2009
mercoledì 14 ottobre 2009
Bastardi senza gloria - Inglorious Bastards
E' tornato il grande Tarantino.
Lo vedi dalla Guzzanti e ti sembra un cretino, guardi un suo film e ti sembra un genio. Questo è Quentin Tarantino e il suo nuovo film è uno spettacolo, urlerei che è il suo capolavoro, ma sarei ingeneroso con Le iene, Pulp Fiction e Kill Bill che considero 3 grandi film, e soprattutto sarei criticato dai tantissimi che non la pensano come me. Diciamo allora semplicemente che è un film degno della del suo regista e anche così troverò molte persone non in sintonia. Tipo quelle tre sciure dietro di me al cinema che commentavano: "el me figliolo, diciannovenne, mi ha detto: mamma vai a vederlo, è un capolavoro; ma ches'chi l'è 'na porcheria".
Così è Tarantino, un po' come i fratelli Coen, c'è chi lo ama e c'è a chi non piace. Io sono nel primo gruppo.
Appena si abbassano le luci credi di essere tornato indietro di 40 anni; sembra di vedere un film di Sergio Leone. Sì, proprio del grande maestro. Eccoci al capitolo 1, con questi paesaggi in stile west, ma siamo nella Francia invasa dai nazisti della seconda guerra mondiale, eccoci con le musiche di Ennio Morricone (sparse per la verità in tutto il film), con primi piani, ritmo lento, il sudore sulla fronte... insomma, sembra di vedere l'inizio di C'era un volta il west.
E invece eccoci con un nazista che sul cappello si fregia di un teschio in stile piratesco. Comincia la violenza, quella di Tarantino, come i suoi tre capolavori ma anche le sue sceneggiature Assassini nati o Una vita al massimo. Ok, non abbiamo sbagliato sala! Gli omaggi a Leone continuano, come quando dopo 30' di film, in perfetto stile Il buono, il brutto e il cattivo, appaiono i titoli che presentano "L'orso ebreo" oppure "il colonnello Hugo Stiglitz"...
Passano i capitoli spunta l'affascinare sia per il nome che per la bellezza, Shosanna. Le storie cominciano ad intrecciarsi e si arriva alla resa dei conti, non prima però di aver fatto una scorpacciata di citazioni cinematografiche d'altri tempi, spesso di B-Movie, la maggior parte perse nel nulla...
Il finale non vai mai svelato, ma visto che il triellio tipico dei film di Tarantino (Le iene, Pulp Fiction, anche in questo caso preso in prstito da Il buono, il brutto e il cattivo) ce lo siamo giocati a metà film posso solo anticipare che il finale è molto in stile fratelli Coen; non so perché ma mi ricorda i finali di Fargo o Non è un paese per vecchi... diciamo quasi come farsa, burlone...
Il film lo consiglio... anche a costo di passare come quel diciannovenne...
Voto: 8
Consiglio anche questi due link...
Il primo ci parla del film che è stato d'ispirazione a questa pellicola, il secondo link invece smentisce il primo...
Lo vedi dalla Guzzanti e ti sembra un cretino, guardi un suo film e ti sembra un genio. Questo è Quentin Tarantino e il suo nuovo film è uno spettacolo, urlerei che è il suo capolavoro, ma sarei ingeneroso con Le iene, Pulp Fiction e Kill Bill che considero 3 grandi film, e soprattutto sarei criticato dai tantissimi che non la pensano come me. Diciamo allora semplicemente che è un film degno della del suo regista e anche così troverò molte persone non in sintonia. Tipo quelle tre sciure dietro di me al cinema che commentavano: "el me figliolo, diciannovenne, mi ha detto: mamma vai a vederlo, è un capolavoro; ma ches'chi l'è 'na porcheria".
Così è Tarantino, un po' come i fratelli Coen, c'è chi lo ama e c'è a chi non piace. Io sono nel primo gruppo.
Appena si abbassano le luci credi di essere tornato indietro di 40 anni; sembra di vedere un film di Sergio Leone. Sì, proprio del grande maestro. Eccoci al capitolo 1, con questi paesaggi in stile west, ma siamo nella Francia invasa dai nazisti della seconda guerra mondiale, eccoci con le musiche di Ennio Morricone (sparse per la verità in tutto il film), con primi piani, ritmo lento, il sudore sulla fronte... insomma, sembra di vedere l'inizio di C'era un volta il west.
E invece eccoci con un nazista che sul cappello si fregia di un teschio in stile piratesco. Comincia la violenza, quella di Tarantino, come i suoi tre capolavori ma anche le sue sceneggiature Assassini nati o Una vita al massimo. Ok, non abbiamo sbagliato sala! Gli omaggi a Leone continuano, come quando dopo 30' di film, in perfetto stile Il buono, il brutto e il cattivo, appaiono i titoli che presentano "L'orso ebreo" oppure "il colonnello Hugo Stiglitz"...
Passano i capitoli spunta l'affascinare sia per il nome che per la bellezza, Shosanna. Le storie cominciano ad intrecciarsi e si arriva alla resa dei conti, non prima però di aver fatto una scorpacciata di citazioni cinematografiche d'altri tempi, spesso di B-Movie, la maggior parte perse nel nulla...
Il finale non vai mai svelato, ma visto che il triellio tipico dei film di Tarantino (Le iene, Pulp Fiction, anche in questo caso preso in prstito da Il buono, il brutto e il cattivo) ce lo siamo giocati a metà film posso solo anticipare che il finale è molto in stile fratelli Coen; non so perché ma mi ricorda i finali di Fargo o Non è un paese per vecchi... diciamo quasi come farsa, burlone...
Il film lo consiglio... anche a costo di passare come quel diciannovenne...
Voto: 8
Consiglio anche questi due link...
Il primo ci parla del film che è stato d'ispirazione a questa pellicola, il secondo link invece smentisce il primo...
giovedì 1 ottobre 2009
Il mio vicino Totoro
Grandissimo cartoon, sempre di Hayao Miyazaki. Peccato che per vederlo bisogna prendere un permesso al lavoro perché al Cinema Bicocca, l'unico che lo programma, il film è in onda solo nel pomeriggio, e probabilmente per pochissimi giorni.
Bé io ho preso un permesso e ne è valsa la pena! Un film commuovente, fantastico, sognatore...
Andate a vederlo, scaricatelo, ne vale la pena... amato anche dai più piccoli....
Rossoneri
Vecchio cuore rossonero... dove ti sei smarrito, perso?
Eccoci dopo la sconfitta con lo Zurigo... ho visto vecchietti volonterosi ma poco convincenti. Gli svizzeri non dovrebbero far paura. Invece.
Organizzati, un po' di scena per perdere del tempo, queste le mosse sufficienti per aver la meglio del commuovente Leonardo e dei suoi.
La mia ricetta è poco riconoscente nei confronti dei campioni che hanno scritto pagine importanti, ma personalmente venderei tutti gli ultra trentenni. Parlo degli indimenticabili Gattuso, Seedorf, Ambrosini, Pirlo, Jankuloski e Zambrotta. Via tutti. Spazio a Antonini, Abate, Flamini un piccolo sforzo economico per riprendrsi il francese sfuggito e poi fiducia a Pato e Huntelaar.
Dai diavolo, io credo sempre in te...
Eccoci dopo la sconfitta con lo Zurigo... ho visto vecchietti volonterosi ma poco convincenti. Gli svizzeri non dovrebbero far paura. Invece.
Organizzati, un po' di scena per perdere del tempo, queste le mosse sufficienti per aver la meglio del commuovente Leonardo e dei suoi.
La mia ricetta è poco riconoscente nei confronti dei campioni che hanno scritto pagine importanti, ma personalmente venderei tutti gli ultra trentenni. Parlo degli indimenticabili Gattuso, Seedorf, Ambrosini, Pirlo, Jankuloski e Zambrotta. Via tutti. Spazio a Antonini, Abate, Flamini un piccolo sforzo economico per riprendrsi il francese sfuggito e poi fiducia a Pato e Huntelaar.
Dai diavolo, io credo sempre in te...
Iscriviti a:
Post (Atom)