E' tornato il grande
Tarantino.
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Lo vedi dalla Guzzanti e ti sembra un cretino, guardi un suo film e ti sembra un genio. Questo è Quentin Tarantino e il suo nuovo film è uno spettacolo, urlerei che è il suo capolavoro, ma sarei ingeneroso con
Le iene,
Pulp Fiction e
Kill Bill che considero 3 grandi film, e soprattutto sarei criticato dai tantissimi che non la pensano come me. Diciamo allora semplicemente che è un film degno della del suo regista e anche così troverò molte persone non in sintonia. Tipo quelle tre
sciure dietro di me al cinema che commentavano:
"el me figliolo, diciannovenne, mi ha detto: mamma vai a vederlo, è un capolavoro; ma ches'chi l'è 'na porcheria".Così è Tarantino, un po' come i fratelli Coen, c'è chi lo ama e c'è a chi non piace. Io sono nel primo gruppo.
Appena si abbassano le luci credi di essere tornato indietro di 40 anni; sembra di vedere un film di
Sergio Leone. Sì, proprio del grande maestro. Eccoci al
capitolo 1, con questi paesaggi in stile west, ma siamo nella Francia invasa dai nazisti della seconda guerra mondiale, eccoci con le musiche di
Ennio Morricone (sparse per la verità in tutto il film), con primi piani, ritmo lento, il sudore sulla fronte... insomma, sembra di vedere l'inizio di C'era un volta il west.
E invece eccoci con un nazista che sul cappello si fregia di un teschio in stile piratesco. Comincia la violenza, quella di Tarantino, come i suoi tre capolavori ma anche le sue sceneggiature
Assassini nati o
Una vita al massimo. Ok, non abbiamo sbagliato sala! Gli omaggi a Leone continuano, come quando dopo 30' di film, in perfetto stile
Il buono, il brutto e il cattivo, appaiono i titoli che presentano
"L'orso ebreo" oppure
"il colonnello Hugo Stiglitz"...
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Passano i capitoli spunta l'affascinare sia per il nome che per la bellezza,
Shosanna. Le storie cominciano ad intrecciarsi e si arriva alla resa dei conti, non prima però di aver fatto una scorpacciata di citazioni cinematografiche d'altri tempi, spesso di B-Movie, la maggior parte perse nel nulla...
Il finale non vai mai svelato, ma visto che il triellio tipico dei film di Tarantino (
Le iene, Pulp Fiction, anche in questo caso preso in prstito da
Il buono, il brutto e il cattivo) ce lo siamo giocati a metà film posso solo anticipare che il finale è molto in stile fratelli Coen; non so perché ma mi ricorda i finali di
Fargo o
Non è un paese per vecchi... diciamo quasi come farsa, burlone...
Il film lo consiglio... anche a costo di passare come quel diciannovenne...
Voto: 8Consiglio anche questi due link...
Il primo ci parla del film che è stato d'ispirazione a questa pellicola,
il secondo link invece smentisce il primo...