Teatro della finale dei campionati mondiali giovanili in Svizzera. Questa la frase che ogni ticinese usa per promuovere una gara sulla cartina di Taverne. E sì che si tratta di un bosco all'apparenza insignificante, non bisogna arrampicarsi sui monti di Isone, Arosio o Monte Generoso. Taverne è un collinozzo a cavallo dell'autostrada, un po' come la cartina di Pian Sciresa sul Monte Barro a Lecco.
Ma la fama di Taverne è meritatissima, curve di livello come da tradizione elvetica abbinate a movimenti del terreno nervosi e ad una fittissima rete di rocce spesso a strapiombo. La parte occidentale della carta è molto secca mentre la parte orientale è ricca di corsi d'acqua.
Mi presento alla seconda prova del TMO con una spalla malconcia, reduce da uno scontro di basket.
La gara inizia con una rampazza di 40 metri solo per andare dal via alla svedese; faccio due sbavature alle prime due lanterne e una scelta troppo sicura per andar alla 3, ma mi sento in palla, dopo 8' di gara incrocio Rosella Talamona che mi indica la strada per la 4, sono nella zona più irregolare della carta ma leggo molto bene le curve di livello e dopo 24' ho già timbrato le prime 9 lanterne su 13.
La tratta 9-10, lunga, è comune a tanti percorsi, scelgo di scendere sul sentiero vicino alla strada, che dolori alla spalla per scendere ma la scelta si rivela azzeccata, anche se a questo punto avrei potuto prendere la strada...
Il finale è molto veloce ed è quasi impossibile commettere errori, chiudo la prova soddisfatto: 39' per un quarto posto onesto, ed ora speriamo di guarire, la Spagna si avvicina!
link per vedere percorso e scelte selezionare percorso MAK.
Risultati alterni per i miei compagni di viaggio, Massimo Accorroni chiude terzo in M50 e Rosella penultima in W40.
lunedì 22 marzo 2010
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2 commenti:
Ciao, ho visto il tuo percorso e alcune scelte da te fatte non le ho capite.
Invece ho visto che sia il tuo che altri tracciati avevano delle lanterne con angoli così acuti che avrebbero fatto inorridire Zonato con scomunica papale.
La tratta lunga era "poca orientistica" e quasi un ripiego, mentre quella del long aveva senso ed era molto interessante. Valli (non quello dell'oricomo) a capire.
apparte l'ultimo angolo acuto gli altri se li e fatti il dipa con le sue scelte geniali.... il tracciatore nn può tenere conte della mente del dipa
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