Cinghiale e Zia Papera |
Ad organizzare il tutto Davide
Melena e i suoi studenti, il tracciato oltre alla supervisione di Elena
Ross è stato pensato dall'esperto Roby
Tetta, una garanzia che non deluderà.
Il ritrovo e la partenza sono nel moderno centro sportivo di
Tesserete. Finalmente, chiedendo ad un local,
capisco che differenza ci sia tra Tesserete e Capriasca.
I Nirvanici e alcuni simpatizzanti al via |
Iscritti nel Corto comunque vedo atleti quali Seba Inderst, Gigi
Pedrini, Gianni Guglielmetti oltre a tante atlete ticinesi molto forti. Nello
schieramento vicino a me e a zia papera trovano spazio coppie italiane come le
indomabili Silvia B. e Monia M. e Hiroki con la sua principessa Leila.
Al via, come sempre, ci aspetta una bella scalata per uscire
dal paese e raggiungere i boschi e poi i pascoli. I local con disinvoltura prendono le viuzze nascoste e i tagli quasi
illeggibili in carta, noi ci manteniamo al passo raggiungendo agevolmente la
prima lanterna.
Per arrivare alla seconda lanterna ci si presentano diverse
scelte di percorso, tagliando per il bosco prendiamo sicuramente la più
faticosa.
Il primo trasferimento importante è quello che ci porterà
alla lanterna numero 3. Decido di affrontarlo dall'alto nella speranza che la
traccia che parte dalla casa vicino alla lanterna numero 2 continui per un po'.
Ci troviamo così a correre in un sentierino non segnato in carta ma che segue
esattamente la direzione che ci serviva.
La navigazione in questa tratta non è
semplice ma sono molto soddisfatto di come procediamo riconoscendo case e prati
che ci circondano. Arriviamo alla lanterna in compagnia di coppie accreditate
come quella di Gaia e quella di Carol. A fine gare apprenderemo, con orgoglio,
che in questa tratta abbiamo fatto il miglior tempo di tutti.
Nella breve tratta che dalla 3 ci porta alla 4 succede
l’imprevedibile, zia papera viene costretta a rallentare da un infortunio. Il ritmo che stavamo tenendo l’avrebbe portata a strapparsi costringendo
noi a ritirarci e lei ad un problema più serio. Lasciamo andare le
coppie vicino a noi e veniamo superati anche dalla coppia che andrà a vincere
e, poco dopo, anche da Brambi e Giuga.
La strada che sale e poi scende verso la lanterna 5 ci vede
fare la scelta a sinistra, differente, ma molto valida, che però viene
vanificata da un attacco al punto anticipato ed errato.
Il ristoro dei campioni |
La lanterna numero 7 è la più dura, nessuna scelta, si
tratta di seguire un sentiero per poi abbandonarlo e salire fino alla
vetta di Cima di Lago (1.146). Fortunatamente a metà tratta incrociamo DeVecchi,
Roby Tetta e soprattutto un fornitissimo ristoro con dell’ottima cioccolata!
Era la carica che ci serviva per arrivare in cima al monte.
Sulla Cima di Lago |
La vegetazione e i sentieri non ci
risultano chiari tant'è che ci troviamo a correre senza trovare le tracce
attese tra boschi e sterpaglie. La lanterna numero 8 è in un bellissimo borgo
di poche casette chiamato Chiesa, punzoniamo rapidamente e ci troviamo di
fronte ad una scelta difficile, salita fuori sentiero tra prati e boschi o
correre su strada perdendo 150 metri di dislivello per poi rifarseli tutti?
La mappa di Capriasca Gola di Lago con il percorso Corto |
Se salire alla 9 ha messo a dura prova polpacci e polmoni, arrivare alla successiva 10 sarà distruttivo per le ginocchia visto
che in pochi metri, su sentiero pietroso, perderemo quasi 400 metri di dislivello
passando per il Convento di Santa Maria.
La stanchezza è talmente tanta che pur
di non fare una ventina di metri di dislivello in salita su una comoda strada decidiamo di passare
per boschi, cancelli e sentierini in costa che ci porteranno però a far registrare l’unico
intertempo peggiore a quello delle coppie Silvia-Monia e Hiroki-Leila.
La gara non è finita, dopo la corsa alla 11, lanterna che avevamo già incrociato, ci tocca dare tutto anche per arrivare alla 12 e poi fino al finish visto che altre coppie cercano di
superarci.
Come spesso accade ci sopravanza solo un componente delle squadre avversaria, quello munito di chip che punzona incurante che il compagno sia
alle nostre spalle. Poco importa a livello di classifica trattandosi di coppie maschili.
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