Sono stati annunciati i finalisti del Magnifico 2020, ovvero i migliori 8 giochi in scatola del 2019 scelti da una giuria di esperti. Giochi per gamers navigati che soddisfino anche il Manifesto del premio.
Nel 2019 sono usciti ben 1.216 giochi che, ad oggi, hanno ricevuto almeno 30 valutazioni su BGG. Oltre all'imbarazzo per la diretta quindi avevo paura di non conoscere la maggior parte dei titoli che avrebbero nominato, al tempo stesso ero curioso di ascoltare le chicche che questa selezione sa offrire come fece con Vast: The Crystal Caverns nel 2016 o con Tokyo Metro lo scorso anno.
Alla fine sono rimasto stupito della presenza di un paio di
titoli che, per i parametri che avevo in mente, sarebbero stati considerati
troppo light, anzi un titolo lo considero proprio un filler.
Questa comunque la lista completa:
Questa comunque la lista completa:
Degli 8 finalisti, 7 li avevo visti apparecchiati, 4 li avevo già giocati,
3 li posseggo ancora ma solo 1 di questi avrei messo nella mia personale lista dei
migliori 8.
Quando mi è stato chiesto di pensare quali potessero essere
i finalisti ho pensato a titoli come Maracaibo e Marco Polo II: Agli Ordini del Khan, titoli che ero
certo sarebbero piaciuti alla giuria anche se non nelle mia corde.
Nemesis, Escape Plan e Black Rose Wars credo non fossero tra i finalisti per motivi di prezzo, mentre On Mars immagino sia rimasto fuori perché arrivato solo a fine 2019.
Pipeline, Tapestry e Glen More II: Chronicles sono ottimi titoli ma, per motivazioni differenti, non avrei visto nei finalisti.
Nemesis, Escape Plan e Black Rose Wars credo non fossero tra i finalisti per motivi di prezzo, mentre On Mars immagino sia rimasto fuori perché arrivato solo a fine 2019.
Pipeline, Tapestry e Glen More II: Chronicles sono ottimi titoli ma, per motivazioni differenti, non avrei visto nei finalisti.
Fatte queste premesse ecco i miei finalisti:
Barrage, l’unico che confermo tra i finalisti del Magnifico.
Lineare e stretto con poteri di fazione asimmetrici e con una forte interazione
che mi ricorda quella di Bus (che per la cronaca ha visto nel 2019 una bella riedizione).
City of Big Shoulders, noto anche come Chicago 1875, che a mio avviso è il miglior gioco del 2019 malgrado la sua fase azionaria che, non essendo punitiva come in altri 18xx, è stata a volte criticata.
Era of Tribes invece è un gioco di civilizzazione tosto che
riesce a mantenere molte delle peculiarità di questo genere in una tempistica
importante ma accettabile. A piacermi è la meccanica degli sviluppi tecnologici
che trovo originale. Il punto debole è che il gioco risulta ruvido come la
carta vetrata.
Il quarto titolo è Mysthea un gioco passato ingiustamente inosservato. Si tratta di un titolo che mi ricorda Blood Rage ma anche Path of the Light and Shadow e Scythe per via di miniature, controllo territorio ma anche l'importanza relativa nel vincere le battaglie.
Cooper Island è un solitario di gruppo senza interazione diretta. Però il gioco è ben fatto. Tante cose da valutare e far evolvere al momento giusto.
Un debole ce l’ho per The Magnificent, non vorrei essere influenzato dal fatto che possiedo il gioco norvegese. A me però piace anche la grafica cupa con i dadi brillanti. Meno profondo e complesso di quelli già citati ma è un titolo che mi gratifica comunque molto.
The King's Dilemma, gioco a campagna. Anche se è carente a livello di gameplay risulta molto particolare e soprattutto ha uno sviluppo narrativo curato e ben congegnato. Grande sorpresa e complimenti per la localizzazione.
Ottavo e ultimo è il peso medio Electropolis, gioco di Taiwan che risulta al momento quello che ho più giocato tra i titoli del 2019. La durata contenuta volge a suo favore, ma anche il fatto che con due regolette nasce un gioco tattico ben pensato. Di peso analogo mi è piaciuto molto anche Hadara che però ha il difetto di costare il doppio e di essere in sostanza un gioco di carte.
Fuori dagli otto cito Western Legends che, in virtù della
localizzazione del 2019, avrebbe potuto entrare nella mischia e occupare il
ruolo del gioco american che l’esclusione di Nemesis ha lasciato vacante.
Tra gli altri giochi del 2019 meritano una citazione, anche se non rientrano in nessun modo nei parametri magnifici, i giochi: Yōkai (il miglior cooperativo dell’anno), Bruxelles 1897 (il miglior spinoff tra i tanti usciti), i filler Point Salad, Chartae e Sprawlopolis e i poco conosciuti Offshore e Control V.
Chiudo con il mio personale Puzzillo Marrone, il premio über alles al peggior gioco del
2019, la pietra miliare dell’highway to
hell ludica, quello che più si avvicina ad essere divertente come una multa
e longevo come un peto.
Avendo la meglio degli sgradevoli Humboldt's Great Voyage e Misty, il Puzzillo Marrone lo assegno Chartered: The Golden Age un gioco che, come i disegni che fa mia figlia ricalcando qualche cosa di bello, ha fallito il tentativo di plagiare Acquire a oltre cinquant'anni dalla sua uscita ricreando una copia scadente dell'originale.