Uno dei miei preferiti giochi di Vital Lacerda, che racchiude le sue contraddizioni, è The Gallerist. Il gioco infatti ha mille incastri ed eccezioni nelle 8 azione disponibili che in realtà hanno una coerente relazione tematica.
Parliamo di un gioco dalla componentistica curata, che predilige il legno e le plance solide a plastica e materiali scadenti. La scatola stessa del gioco, oltre ad essere particolarmente grande, è ben ideata per accogliere i componenti tra i quali spiccando i cavalletti per le esposizioni e le tessere-opere che riproducono reali lavori di artisti tra cui lo stesso Lacerda, il grafico Ian O'Toole (nella promo) e altre persone che hanno inviato le proprie creazioni all'autore.
Il gioco offre alternative strategiche e meccaniche ben amalgamate, si tratta di un piazzamento lavoratori e trovo interessante la soluzione, ripresa anche in Lisbona, dell'azione bonus al giocatore scalzato dalla propria posizione. Questo elemento aumenta interazione, sviluppi strategici e tattici e riducendo riduce i potenziali tempi morti tra un turno e l'altro.
Malgrado i luoghi comuni sull'autore l'ambientazione si senta e i materiali contribuiscono a portarci nelle varie gallerie d'arte. The Gallerist trovo sia tra i meno complessi giochi di Lacerda anche se le prime partite risulteranno di assestamento.
Come si evince il gioco mi ha conquistato malgrado il prezzo importante. Gioco che non andrei a presentare a giocatori occasionali ma solo a chi non si spaventa di spiegazioni corpose.
Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *
Grafica ****
Materiali *****
Divertimento ***
Strategia *****
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