sabato 31 maggio 2008
EOC
Ci si trova anche un articolo sull'impresa di Jonas Rass al Giro d'Italia!
Välkommen till Entor!
Nella mia H21 (la categoria più affollata) 552 iscritti, ovvero circa quanti sono i partenti ad Campionato Italiano ben riuscito.
Tra i miei rivali una ventina di Andersson l'austriaco Markus Bianchi e gli italiani Giancarlo Simion, Ingemar Neuhauser, anche loro per la Skodeg-O come me, Thomas Widmann del TOL e Fabio Dalla Riva del Pavione ci sono anche 2 Hargreaves, ma non credo siano parenti di Stevie...
Oltre a Skodego-O, TOL e Pavione tra le società italiane iscritte anche l'Erebus, il Gronlait e lo Swallows Noale. Non dimentichiamo poi i molti italiani che corrono per le loro società scandinave come Jacopo Benini e Jonas Rass in H20 Elite.
venerdì 30 maggio 2008
Gomorra - il film
mercoledì 28 maggio 2008
Lakers ad un passo dalla finale
Omaggio a Sydney Pollack
Biografia
Quando la Paramount gli offre l'occasione di dirigere un film, Pollack coglie al volo l'occasione di lasciare la televisione per il cinema, pur sapendo di non poter avere il pieno controllo sul progetto. Il suo film d'esordio, La vita corre sul filo (1964), è un dramma familiare di chiaro stampo televisivo, che si rivela un discreto successo di pubblico, ma è anche l'unico proprio film che il regista afferma di non amare. Il successivo Questa ragazza è di tutti (1966) è quello che si può considerare il suo primo vero film, un melodramma di origine teatrale alla Elia Kazan, con la star Natalie Wood, che costa tre volte più del precedente ed ha molto meno successo.
È anche l'inizio del fortunato sodalizio artistico con Robert Redford. In seguito affronta due generi classici, il western e il film bellico, rispettivamente con Joe Bass l'implacabile (1968) e Ardenne '44, un inferno (1969), dei quali Burt Lancaster è l'interprete principale. In entrambi i casi, rispetta le forme e le figure canoniche del genere, ma riesce ad esprimere un approccio molto personale. Il primo è un western farsesco, che affronta in modo inedito il problema razziale, ma è completamente privo delle pretese e della retorica delle molte, più celebri riletture del genere di quegli anni, quali Soldato blu, Piccolo grande uomo, La ballata di Cable Hogue, I compari. Il secondo è uno strano film di guerra. Questa prima fase di maturazione culmina in un capolavoro, il melodramma Non si uccidono così anche i cavalli? (1969), che lo impone all'attenzione generale come una delle personalità più interessanti del rinnovamento hollywoodiano. Il film ottiene ben nove nominations agli Oscar, compresa quella per il miglior regista.
Il nuovo decennio si apre per Pollack con il western Corvo rosso non avrai il mio scalpo (1972), presentato in concorso a Cannes, e si chiude con una variazione di ambientazione moderna dello stesso genere, Il cavaliere elettrico (1979), nuovamente interpretato da Redford, stavolta affiancato da Jane Fonda. In mezzo, altri quattro titoli, fra cui spiccano il nostalgico affresco storico-sentimentale Come eravamo (1973) con l’insolita coppia formata da Redford e Barbra Streisand che ottiene due Oscar (su sei nominations) e diventa una delle storie d’amore più celebri del cinema americano (sesta nella classifica dell'American Film Institute del 2002), l’avvincente thriller politico I tre giorni del condor (1975), Il risultato meno convincente di questo periodo è Un attimo, una vita, con Al Pacino.
Dopo aver diretto Diritto di cronaca (1981), sugli eccessi della stampa, che può vantare l'ennesima star di prima grandezza del suo cinema, Paul Newman, l'anno successivo Pollack decide di cimentarsi per la prima volta nella commedia romantica con Tootsie, film ambientato nel mondo dello spettacolo, brillantemente interpretato da Dustin Hoffman e Jessica Lange, che a sorpresa si rivela un successo clamoroso: ottiene addirittura dieci nomination agli Oscar (comprese quelle per miglior film e regista), anche se solo una (quella alla Lange come la miglior attrice non protagonista) si tramuta in statuetta (a causa dell'ostacolo insormontabile costituito dal kolossal impegnato Gandhi di Richard Attenborough), ma soprattutto incassa 177 milioni di dollari negli Stati Uniti, secondo solo al blockbuster E.T. l'extraterrestre di Steven Spielberg nella stagione cinematografica 1982. A dimostrazione che non si tratta di un fenomeno stagionale, di breve durata, nel 2000 a distanza di quasi vent'anni l'American Film Institute nella sua classifica delle migliori cento commedie statunitensi lo pone in seconda posizione, superato solo dall'indimenticabile A qualcuno piace caldo di Billy Wilder. I crediti di stima artistica e di fiducia nelle sue potenzialità commerciali, accumulati con un simile successo, gli permettono di ottenere un budget di oltre trenta milioni di dollari per realizzare un kolossal vecchio stile, alla David Lean, La mia Africa (1985). Benché il film non sia particolarmente apprezzato dalla critica, viene accolto da un buon successo di pubblico e trionfa agli Oscar, conquistando sette premi su undici nomination (a scapito di Il colore viola di Steven Spielberg). Il ritorno alla regia, dopo cinque anni, Havana (1990), è un insuccesso di critica e pubblico.
Dopo aver prodotto il giallo processuale Presunto innocente, si cimenta a sua volta con l'adattamento per il grande schermo da un maestro del legal thriller letterario, John Grisham, e ritrova il grande successo: Il socio (1993), costruito su misura per il divo Tom Cruise. Ma, di nuovo, dopo essere tornato ai vertici delle classifiche, ha una battuta d'arresto con Sabrina (1995), remake dell'omonima commedia sentimentale di Billy Wilder, il film successivo, Destini incrociati (1999), non fa che prolungare l'impasse creativa e commerciale. Come attore ha inoltre partecipato a Mariti e mogli (1992) di Woody Allen, Eyes Wide Shut (1999), Ipotesi di reato (2002), Un po' per caso, un po' per desiderio (2005) e Michael Clayton (2007). Fra il 2000 e il 2006 partecipa alla fortunata serie televisiva Will & Grace interpretando in quattro episodi il padre del protagonista Will Truman. Nel 2005, dopo la pausa più lunga della sua carriera, torna alla regia con il thriller politico The Interpreter.
Riconoscimenti
Oscar
1969 - Non si uccidono così anche i cavalli?: miglior attore non protagonista (Gig Young)
1973 - Come eravamo: miglior colonna sonora, canzone
1983 - Tootsie: miglior attrice non protagonista (Jessica Lange)
1986 - La mia Africa: miglior film, regia, miglior sceneggiatura non originale, fotografia, scenografia, colonna sonora, sonoro
Golden Globes
La mia Africa: miglior film, attore non protagonista (Klaus Maria Brandauer), colonna sonora
Festival di Berlino
1982 - Diritto di cronaca: menzione speciale
David di Donatello
1973 - Come eravamo: migliore attrice straniera (Barbra Streisand)
1976 - I tre giorni del Condor: premio speciale per la regia
1986 - La mia Africa: miglior film straniero, attrice straniera (Meryl Streep)
Nastro d'Argento
1986 - La mia Africa: miglior regista di film straniero
Premi alla carriera
2002 - Pardo onorario del Festival del cinema di Locarno
National Film Registry
1999 - Tootsie
AFI 100 Years... series
1998 - AFI's 100 Years... 100 Movies: Tootsie (n. 62)
2000 - AFI's 100 Years... 100 Laughs: Tootsie (n. 2)
2002 - AFI's 100 Years... 100 Passions: Come eravamo (n. 6), La mia Africa (n. 13)
2007 - AFI's 100 Years... 100 Movies (10th Anniversary Edition): Tootsie (n. 69)
Regista
La vita corre sul filo (The Slender Thread) (1965)
Questa ragazza è di tutti (This Property Is Condemned) (1966)
Joe Bass l'implacabile (The Scalphunters) (1968)
Ardenne '44, un inferno (Castle Keep) (1969)
Non si uccidono così anche i cavalli? (They Shoot Horses, Don't They?) (1969)
Corvo rosso non avrai il mio scalpo (Jeremiah Johnson) (1972)
Come eravamo (The Way We Were) (1973)
Yakuza (The Yakuza) (1974)
I 3 giorni del condor (Three Days of the Condor) (1975)
Un attimo, una vita (Bobby Deerfield) (1977)
Il cavaliere elettrico (The Electric Horseman) (1979)
Diritto di cronaca (Absence of Malice) (1981)
Tootsie (Tootsie) (1982)
La mia Africa (Out of Africa) (1985)
Havana (Havana) (1990)
Il socio (The Firm) (1993)
Sabrina (Sabrina) (1995)
Destini incrociati (Random Hearts) (1999)
The Interpreter (The Interpreter) (2005)
Frank Gehry - Creatore di sogni (Sketches of Frank Gehry) (2005) documentario
Attore
Mariti e mogli (Husbands and Wives) (1992), regia di Woody Allen
Eyes Wide Shut (Eyes Wide Shut) (1999), regia di Stanley Kubrick
Ipotesi di reato (Changing Lanes) (2002), regia di Roger Michell
Un po' per caso, un po' per desiderio (Fauteuils d'orchestre) (2005), regia di Danièle Thompson
Michael Clayton (Michael Clayton) (2007), regia di Tony Gilroy
lunedì 26 maggio 2008
domenica 25 maggio 2008
Monte Fenera
La carta è in scala 1:5000 e le continue piogge di queste settimane hanno ridotto il terreno in un pantano che, visto il dislivello pronunciato, procurerà non pochi problemi con discese pericolose e salite 'slittate' che portano gli atleti a viaggiare come dei gamberi, tre passi avanti e due indietro...
Divertenti i tracciati pensati da Cesare Spacca. L'MA prevede subito la salita più tosta per andare alla 2. Poi una serie di discese a tratti pericolose. A metà tracciato mi prende l'ottimo Simone Benini che si muove con molta sicurezza. Al traguardo Simo sarà secondo preceduto dall'altrettanto giovane Nicola Manzoni, terzo il master Alberto Grilli. Realizzando questo capisco che (con il mio quarto poso) sono il primo vero 21-34; se ognuno fosse rimasto nella propria categoria...
Molti i big assenti, tra i presenti solo Origgi e Rusconi, ma i due Elite regalano un PM e un PE...
Nelle categorie Master maschili dominio di Varese Orienteering che si impone in M40, M45 e M50 con Angelo, Luca e Massimo! Grandi!
Tra le DA vittoria (come il giorno prima in MBO a Tradate) di Federica Maggioni, la quale batte solo allo sprint (3") la compagna di squadra Maria Chiara Crippa.
Nel post gara, oltre a ricevere i confetti in anticipo per il matrimonio di Michela T. (tantissimi auguri!) di giovedì, fa il giro dei vari tavoli la foto dell'altoatesino Jonas Rass che sulla Gazzetta dello Sport è ritratto a dorso nudo con un paio di corni in testa mentre accompagni di corsa i ciclisti del Giro d'Italia verso la fine della loro fatica.
Dopo questa ennesima sprint i vari orientisti sono pronti e preoccupati per l'impegno di settimana prossima ai Piani Resinelli, carina che ricorda prove durissime e che mette in programma il Campionato Regionale a Long. Per gli MA si parla di almeno 13 Km sforzo!
Tre film
AMORE E GUERRA (1975)
E' un film di Woody Allen, poco più di un'oretta ricca di immagini colorate e buffe, ma soprattutto di dialoghi divertenti e stimolanti con tantissime citazioni! Siamo in russia, Woody Allen è il terzo genito di una povera famiglia, non crede nella guerra contro la Francia di Napoleone, o più semplicemente è solo un codardo, sta di fatto che farebbe di tutto per non evitare la battaglia come i duelli all'utlimo sangue. Suo malgrado si troverà coinvolto in un attentato a Napoleone ideato dalla cugina (Diane Keaton) di cui è follemente innamorato.
Un film veramente divertentissimo, forse il miglior Woody Allen di sempre.
Voto: ****
TUTTO PUO' SUCCEDERE (2003)
Al contrario del film precedente questa è una commedia troppo lunga. Non brutta per carità, ma oltre 2 ore per una commedia banalotta dove già dalla prima battuta si comprende quale sarà l'ultima...
Dopo Qualcosa è cambiato Jack Nicholson torna alle commedie prestando il suo volto da psicopatico per l'ironia e la leggerezza di questa commedia. Meglio di Nicholson però è l'interpretazione di una straordinaria Diane Keaton... spettacolari i ripetuti pianti e risi del momento di crisi. Nel cast anche la bella Frances McDormand e Keanu Reeves.
Voto: **
BRIGADOON (1954)
Forse il musical con i balletti più belli di Gene Kelly, per me più belli di Cantando sotto la pioggia e un Americano a Parigi. Al contrario dei primi due però questo film non ha riscontrato molto successo forse perché la storia è un po' fragile, molto inverosimile, una fiaba... o forse perché le parti molte parti cantate non sono state tradotte in italiano come i musical successivi quali My Fair Lady, Mary Poppins o Tutti insieme appassionatamente.
Le musiche scozzesi e i balletti restano comunque molto belle! La mia canzone (e ballo) preferita: “I’ll Go Home with Bonnie Jean.”
Voto: **
mercoledì 21 maggio 2008
martedì 20 maggio 2008
domenica 18 maggio 2008
Taverne
Avendo lo spettacolo teatrale sabato e domanica sera ho optato per la trasferta più vicina: Taverne, ovvero la cartina ticinese che due anni fa ha ospitato la finale dei JWOC, una carta difficile ed insidiosa priva di sentieri.
Presenti una manciata di italiani: il primo che incrocio è Carlo Nessi, ma ci sono anche il Brambi e la Giuga, Paolo Consoli e Lucia Sancilotto che incontro solo dopo la gara un po' ammaccata a causa di una brutta caduta.
Sì perché la gara è stata molto bella, ma decisamente bagnata, scivolosa e a tratti pericolosa.
Da parte mia gravi errori, come alla 6 quando ci metto 10' a trovare la lanterna perché questa si trova proprio su un torrente (in piena!) che in mappa non esiste. Da qua in poi troverò molti nuovi ruscelletti causati dalle recenti piogge di questi giorni e quelli rilevati in cartina sono ora degli autentici fiumi da attraversare quasi a nuoto!
La mia velocità al chilometro non la voglio calcolare per pudore, so solo che è stata dura ma ne è vala la pena!
21
Che bel Motomondiale
mercoledì 14 maggio 2008
E' un momento di calma!
Lo spettacolo andrà in scena sabato 17 e domenica 18 maggio alle 21 presso il Teatro parrocchiale di Cassina Amata in Via Reali,25 Paderno Dugnano (MI)
Accorrete numerosi perché ci sarà da ridere in ogni senso
Tra gli attori:
Alessandro Vaga
Elisa Celestini
Paolo Bocchiola
Laura Targa
Cristina Manella
Alessandro Dipace
Laura Sroni
Franco Targa
Silvia D'Andria e
Eliana Tanzarella
Regia Alessandra Citterio
martedì 13 maggio 2008
Orienteering
Ultima fatica a Predaia per il Family Trophy, seconda tappa della due giorni in Val Di Non, cartina famosa per le varie 5 giorni che si sono disputate da queste parti. La partenza è situata in cima alla pista da sci, per molte categorie si tratta di una gara prettamente in discesa, non per la MA che presenta ai nastri di partenza Christine Kirchlechner (sesta) al minuto 00. Io sarò il secondo a partire ma al posto di cacciare la forte altoatesina sarò cacciato e preso da Simo Grassi (già alla terza lanterna), vincitore della gara con un ottimo tempo, ma anche da Widmann (terzo) e da Neuhauser (secondo). Prima parte di gara molto tecnica con lanterne nascoste in un verde due quasi impenetrabile. Poi si passa ai semiaperti della parte alta (e io riesco a sbagliare qui...) ed infine discesone nella parte Nord della cartina con inevitabile risalita quando ormai stramati. Segnalo tra le altre l'ottima prova del socio che mi rifila un quarto d'ora e la grande vittoria in M35 di Marco Giovannini...
Articolo anche sul sito MATPAZ
Il giorno prima prova sulla cartina di Cavareno-Ronzone. L'arrivo è nell'albergo dove dormivamo e benché la gara sia a ridosso di un centro abitato il bosco è spettacolare. Gara molto lunga (12,5 km) anche se si tratta di una Middle, molti 35enni (come Cipriani e Casagrande) chiedono di tornare nelle proprie categorie ma fanno un errore perché il percorso pensato da Zini e controllato da Beppe Bezzi è bellissimo, tecnico e impegnativo con tratte lunghe ben ideate. Ancora una volta non faccio una buona gara e il socio mi batte ancora...
Chiudo rifacendo i complimenti al tracciatore e consigliano a tutti in futuro di cimentarsi su questa cartina...
Piani di Praglia. La finale dei Campionati Italiani Middle. Non mi piace fare critiche, ma questa prova non mi è piaciuta, specie se penso che si trattava di una gara così importante. Sergio Grifoni, grandissimo orientista, non disegna tracciati impegnativi facendo rimpiangere un po' la prova del giorno prima. I molti semi aperti non aiutano ed è opinione comune che tutte le prove sono risultate troppo corte e senza grandi difficoltà. Io mi piazzo sesto ma non sono esente da un errore banale.
Onore e merito in ME ai fratelli Seppi, primo (Marco) e secondo (Andrea) entrambi davanti a quel mito di Tavernaro e a Tenani. In campo femminile vince la Guizzardi su Sbaraglia e SuperLau Scaravonati.
Masone, by Night e Memory... Ok non si tratta di una Night perché il sole regna ancora sovrano quando ci viene dato il via, ma la formula è comunque interessante. Partenza di massa, primo giro Score e secondo giro sempre Score ma senza mappa. Siamo una dozzina di partecipanti, parto piano e già all'uscita del campo di calcio sono tra gli ultimi tallonato da Trebbi. Tutti scelgono il giro antiorario gettandosi verso la 5, io opto per una scelta differente, ecco il mio ordine: 6-9-1-8-3-2-4-5-7-10. Finisco il primo giro ampiamente primo inseguito sempre da Trebbi. Ormai certo di aver scelto la strada migliore ripeto lo stesso percorso ma questa volta due atleti si migliorano (Spagnoli e Martinetto) e mi soffiano la vittoria per una decina di secondi.
Riecco invece una delle famose gare liguri tracciate da Guido Michelotti. Non dimenticherò mai il Campionato Ligure Extra Long al Lago delle Lame del 1998, stesso tracciatore. Vincitore d'allora Fabio Storti che conclude la gara con un tempo oltre il tempo massimo (?) poi riqualificato...
Alle Capanne di Marcarolo prima della gara Guido mi dirà: 'non preoccuparti Ale, si vincerà con 35' ma si entrerà in Finale anche con il doppio del tempo del primo (e non si sbagliava), peccato che per me non saggiungerai mai la seconda lanterna'.
E aveva ragione, la seconda lanterna era dimenticata lungo un fiume impossibile da navigare, una tratta di un chilometro che richiederà molto più tempo dello stimato. Il resto della gara è un supplizio con tanta salita. Mai visti così tanti atleti distrutti per una Short!
Io ci metto del mio impiegandoci 18' per trovare la 10!
Saltiamo indietro di un'altra settimana per riprecorrere la prova di Coppa Italia della Vigolana. Non ero mai stato in questa Valle Trentina prima d'ora per fare una gara, a metà strada tra Lavarone e Pergine, ecco un altro paradiso orientistico. Ma di questa gara ho già scritto...
Torniamo allora ancora più indietro spendendo due parole per la 2 giorni di Coppa Italia in Piemonte: Domenica prova diurna a Rosta dove faccio registrare una delle miglior performance dell'anno (ed è tutto dire). Bosco sporco, abbandonare i sentieri può significare la fine con pungitopo nasconsti in ogni dove. Il percorso (parlo dell'MA) non è complesso, ma è ciò che ci vuole visto il mio stato di forma. Tra scalate e scollinamenti vari mi trovo a tre lanterne dalla fine con un ottimo tempo e con Alberto Valli che mi partiva 8' prima nel mirino. Peccato che a questo punto il mio cervello si spegna e comincio a navigare incrociando Battelli (non è un modo di dire ligure ma un atleta dell'UL) e portandomi dietro un atleta 'marsupiale' che dalla prima lanterna mi stava attavvato alla schiena.
Alla fine chiudo a 1" (perso allo sprint) da Stefano Bielli...
Ancora Collina Morenica ma Villerbasse il sabato, questa volta con una bella nottorna con la formula One Man Relay. Grazie alla pila di Daniela Putzu ho la possibilità di non essere il solito sfigato con la luce piccolissima. La gara infatti mi va un gran bene. Dopo essere stato seminato da tutti su strada, mi rifaccio sotto appena si entra nel bosco. Alla 4 sono già in compagnia di Claudio Rastrelli. Avendo lo stesso giro ci ritroviamo a fare qualce lanterna insieme e anche l'errorino alla nove. Alla dieci mi semina ma è un bene visto che alla undici commette un errore anche a causa di una lanterna posizionata un po' a caso. Ne approfitto per seminarlo e al momento solo solitario quinto. Inizia però qui una dura salita e Claudio mi riprende portandosi dietro altri 3 atleti. La gara ormai è finita... è uno sprint di oltre un chilometro in discesa che ci riporta in paese, siamo in cinque, io do tutto quello che ho ma mi ritrovo solo a metà del gruppetto che nell'arco di una manciata di secondi taglia il traguardo.
(prime due foto di Giorgio Gatti)
Marco Travaglio
Esprimo solidarietà a Marco Travaglio perché ha fatto semplicemente il suo dovere raccontando quel che sono i fatti.
Episodi che non possono essere cambiati o taciuti solo perché, da un giorno all’altro, una persona diventa presidente del Senato oppure, e solo per questo, cancellare con un colpo di spugna la sua storia ed il suo passato.
Un giornalista che racconta, citando episodi specifici, non ha bisogno di alcun contraddittorio. Questo, semmai, deve essere fatto dai politici quando si confrontano tra di loro.
Il cronista racconta come sono andati i fatti e paradossalmente vorrebbe dire che ogni qualvolta egli scrive o riporta la cronaca di una rapina, si dovrebbe ascoltare anche la versione del rapinatore.
Sempre postato da Di Pietro...
domenica 11 maggio 2008
Basket, ultimi canestri
giovedì 8 maggio 2008
Figurine d'orienteering
Alla base peno serva uno sponsor e poi un po' di buona volontà, ma il risultato sarà fantastico!
Ecco il link...
oppure albumdifigurine
Per diventare anche noi immortali
Ke ne dite?
Libertà di stampa?
Questa si chiama censura, in un Paese libero l’ascoltatore ha il diritto di sapere che due milioni di persone sono scese in piazza per firmare tre referendum e che sono state raccolte 1.500.000 di firme in un solo giorno, tra cui la mia, un evento mai successo nella storia della Repubblica. Una manifestazione di tale importanza non si può cancellare.
Se il buon giorno si vede dal mattino, ci possiamo aspettare tentativi di ogni tipo per chiudere i pochi spazi di libertà di informazione ancora presenti nel nostro Paese.