Il gioco che ha mandato in pensione Andreas Seyfarth? Poco elegante descriverlo così ma effettivamente l'autore di Puerto Rico non ha più pubblicato giochi inediti dopo Airships che si ispira al percorso sperimentale fatto dalle varie nazioni per costruire i primi dirigibili e infine il famoso Hindenburg.
La prima cosa che notiamo nel gioco è la presenza, anche invadente, dei dadi: 3 dadi bianchi, 3 dadi rossi e 3 dadi neri. Si tratta di dadi a sei facce ma con impressi valori differenti, i dadi bianchi hanno numeri bassi, i dadi rossi numeri intermedi e quelli neri numeri alti. Il gioco è tattico ma anche inevitabilmente soggetto alla fortuna, anche se dei gettoni bonus possono mitigarne l'incidenza. Il tutto pare esser voluto proprio per richiamare la casualità a cui ogni sperimentazione dei voli era soggetta (Seyfarth si era ispirato a questa tematica leggendo il libro: Zeppelin: La storia di un improbabile successo).
Oltre ai dadi nel gioco troviamo delle carte che rappresentano meccanici, motori, officine e altro che aiutano e determinano i dadi che dovremo lanciare per acquisire nuovi supporti o tentare dei voli. Il gioco scorre via liscio senza troppi sussulti e si conclude con la costruzione dell'Hindenburg.
Malgrado la simpatica che provo per l'autore considero il titolo decisamente trascurabile.
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