San Juan è il tipico "fratellino" di un altro gioco in scatola. Impossibile infatti scrivere due righe su questo gioco senza citare il "fratellone" Puerto Rico.
Andreas Seyfarth, autore dei due giochi, non fa mistero dell'affinità e anzi sfrutta il grande successo del secondo per lanciare San Juan che già nel nome ci riporta all'isola caraibica. Il gioco si rivela comunque interessante e gradevole, non mancano infatti i premi raccolti. Lo stesso Andreas confessa di preferirlo in quanto più snello e semplice da gestire. Effettivamente si tratta di un gioco di carte che sfrutta la meccanica delle azioni da seguire, ripresa anche da Race for the Galaxy, e ci costruisce sopra un gioco con meno fronzoli ma comunque efficace e vario.
Prima edizione
Ogni giocatore al proprio turno sceglie l'azione/ruolo che desidera fare innescando l'evento attivabile da tutti i giocatori, chi sceglie il ruolo ottiene anche un privilegio. Le azioni si attivano pescando o giocando carte prese da un mazzo di 110 carte composto da edifici di produzione (indaco, zucchero, tabacco, caffè e l'inedito argento) e da edifici "viola" che garantiscono poteri speciali o punti vittoria extra. Le carte giocate dalla mano possono essere costruite o utilizzate come denaro per costruire altro. Le carte del mazzo oltre ad essere pescate possono essere utilizzate per rappresentare i beni prodotti dagli edifici di produzione, nel qual caso vengono lasciate a faccia in giù. Nel momento in cui passa la tessera Governatore, ovvero al termine di ogni turno completo di gioco, i giocatori non possono tenere in mano più di sette carte se non diversamente stabilito da qualche edificio speciale.
Rispetto a Puerto Rico sono state completamente rimossi i coloni/schiavi e la spedizione delle merci. Anche per questo motivo l'unico evento che determina la fine del gioco è la costruzione del dodicesimo edificio da parte di almeno un giocatore.
Seconda edizione
Il gioco a mio avviso è un perfetto equilibrio tra semplicità e profondità in quanto si riesce a giocare con padronanza già dalle prime partite, ha una durata contenuta ma al tempo stesso non è per nulla banale. Promosso anche se si sentono i suoi anni (gioco del 2004) e ci sono ormai molti giochi simili. La seconda edizione (del 2014) include le carte aggiuntive uscite con la Treasure Chest dell'alea ma non le carte evento di quell'espansione, inoltre contiene anche una nuova carta edificio inedita: "La Capanna" che garantisce una carta quando non viene venduto nulla nella fase del commerciante.
Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ****
Grafica *
Materiali *
Divertimento ***
Strategia ***
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