Il Passo del Brallo mi porta alla mente la mia prima colonia estiva presso il centro federale di tennis, un'esperienza molto bella. Da una decina d'anni questo luogo è diventata anche teatro di gare di orienteering grazie alla realizzazione di una mappa.
Di tutte le gare fatte negli ultimi anni in questo posto, quella di ieri è stata la prova che mi ha divertito di più grazie ad un tracciato che si arrotolava su se stesso sfruttando, probabilmente, la parte più interessante dell'intera cartina.
Come tutti sono partito sotto la pioggia battente, mi sono trascinato senza grossi errori fino alla 3 incrociando un bel daino o capriolo (uno di quelli, insomma). La quarta lanterna invece mi fa un po' impazzire perché, seppur passandoci vicino, non la vedo. Incontro prima Beniamino Barenghi che l'ha appena punzonata e poi mi raggiunge Davide Spagnoli (partito 6' dopo di me!)
Da qui faccio alcune lanterne con Davide, prendiamo spesso decisioni differenti ma arriviamo in zona punto insieme. Io non apprezzo correre in compagnia perché tendo a farmi distrarre ed influenzare così, prima verso la 7 e poi verso la 10 provo a staccarlo facendo scelte differenti. La prima volta mi va male perché la sua scelta è migliore ma la seconda volta ce la faccio e questo mi da la spinta per provare a non farmi più raggiungere.
Il tutto si trasforma in una piacevole volata fino all'arrivo in una zona di bosco senza grandi salite attraverso un bosco bianco che richiede attenzione. Curve di livello e azimut sono i miei compagni di viaggio e mi diverto nei cambi di direzione e nelle tratte corte di questo finale finale.
Arrivo stanco ma contento della prova fatta, in gara non ho quasi sentito la pioggia e sono riuscito e restituire i 6 minuti, con qualche interesse a Davide. Alla fine arrivo quarto in classifica ma soprattutto soddisfatto di aver affrontato il viaggio di 4 ore in auto in solitaria per fare questa bella gara.
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