Ennesima stupenda prova del
Moo Milano, la sfida organizzata da Remo Madella in giro per Milano.
L'edizione 2022 è stata particolarmente sparsa per la città, soprattutto se si desiderava inseguire anche i punti bonus: 5 presi dell'archivio storico ATM e l'ingresso più instogrammato di Milano.
Come agli ultimi Moo la mia compagna di squadra è Eugenia, il nome della squadra sempre noname, inoltre abbiamo il pettorale 7, il numero preferito da Eu.
Al via tantissimi amici cominciando da Manuel, con Leo, collega che ho convinto a provare questa pazzia, ma c'erano anche gli orientisti: Mark e Jason, Marta e Benia, Davide e Chiara, Davide e Paola, Stefano e Marco, Giorgio e Chiara, Alessandro e Massimo, Alberto e Roberto, Paolo, Piero, Emanuela, Dario, Elisa, Laura, Samuele...
Il freddo di un mattino di febbraio accompagna la spiegazione di Remo che si sofferma su ogni singola mappa che troveremo nella busta. Guardare le facce attonite dei partecipanti non ha prezzo, specie quando viene spiegato che dovremo attraversare, con i piedi nell'acqua, il Naviglio della Martesana.
Poco dopo le 10:30 si parte con il PROLOGO in zona Famagosta. Noi siamo vittime di una falsa partenza per via dell'app che non funziona a dovere. Ci troviamo ingarbugliati tra le squadre più lente, quindi in maniera frettolosa risolviamo la mappa per precipitarci nella metro verde. Siamo i primi a scendere sui binari ma ci accorgiamo di aver lasciato indietro la lanterna 13 e la foto. Il treno è atteso in 6 minuti e mezzo, valutiamo se risalire e recuperare i punti ma optiamo per lasciarli in coda e sfruttare il tempo per pianificare la strategia di gara.
Scegliamo di andare a Conciliazione e cambiamo a Cadorna e passando sulla metro rossa. Facciamo i due selfie "aggiornando" le immagini storiche prese dall'archivio dell'ATM in zona Corso Vercelli, poi riprendiamo la metro rossa fino a Cairoli. Ci troviamo nella mappa più bella di questa edizione, qui sono state cartografate solo le pavimentazioni delle strade con PAVE', sampietrini o ciottolato, tutto il resto non è mappato. Le domande non sono complesse ma contare i paletti davanti alla chiesa e gli ovali dorati sulle vetrine si rivela a rischio errore.
Terminata la seconda mappa ci dirigiamo alla stazione di Cadorna dove prendiamo il treno R13 per Domodossola, qui recuperiamo il selfie dell'ingresso instogrammato di Viale Certosa per poi tornare in stazione e prendere il treno S4 verso BOVISA. Abbiamo nuovi problemi con l'app ma non troviamo particolari difficoltà a rispondere alle domande. La parte più divertente è cercare di compilare la "lapide" con le incisioni dei nomi delle vie. Per le scritte più alte prendo in spalla Eugenia che ad ogni tentativo mi sembra più pesante...
Torniamo in Bovisa e ci buttiamo sopra il treno S1 che va a Lodi con la speranza che fermi a Garibaldi. Fortunatamente le porte si aprono e ci lanciamo verso gli enigmi della mappa minimalista di ISOLA dove troviamo cartografati solo funghi riscaldanti e dehor.
Ascoltando i consigli di Eu evitiamo di andare a Istria con la lilla e farci il lungo trasferimento a piedi fino alla mappa Bing, ma optiamo per la metro verde fino a Lambrate per il terzo selfie ATM. Tornando verso la metro Eu si attarda un attimo di troppo per recuperare la C su una "lapide", questo la porta ad essere qualche secondo staccata da me, quanto basta per perdere il treno, sempre della metro verde, che ci avrebbe portato a Cimiano, io provo un paio di volte a tenere le porte aperte ma alla fine desisto e lascio ripartire il treno. Aspettiamo 7' il convoglio successivo che risulteranno decisivi.
A Cimiano inizia la lunga corsa che ci porta verso la mappa
GORLA. Qui il mio ginocchio comincia a farsi sentire. Questa doppia mappa incrociata mi mette un po' in difficoltà come navigazione, gli enigmi però sono semplici. Finita la lunga traversata tra vie private e parchetti percorriamo la ciclabile della Martesana fino alla mappa
BING, orientisticamente banale ma simpatica per via della domanda dislocata e per il già citato attraversamento del Naviglio. Io e Eu decidiamo di non toglierci scarpe e calze proseguendo con i piedi fradici. Dall'altra parte del canale fortunatamente ci sono
gli Animals che mi aiutano a risalire sul muretto.
Dopo aver risposto a tutte le domande tranne a quella annullata con la parola tedesca sopra LETTERE facciamo una lunga corsa verso Rovereto dove prendiamo la metro rossa fino a Palestro, qui scendiamo per gli ultimi due selfie ATM. I trasferimenti sono lunghi e io sono esausto e con il ginocchio in fiamme malgrado ci fossimo rifocillati a dovere. Dopo la foto in via Monforte, al posto di andare verso i tram 9 e 29, come suggerito da Eu, punto al tram 15 che però è lontanissimo. Arrivati in Corso di Porta Romana sono morto e decidiamo di ripiegare sul tram 24 che sta giungendo, lo prendiamo al volo fino all'incrocio con la 90-91. Logicamente i filobus non passano e ci tocca proseguire di corsa fino all'ultima mappa, BOCCONI, una zona malservita dalle metro ma particolarmente cara a Remo visto che già due anni fa ci aveva portati fino a qui. In questa mappa facciamo l'unico errore non contando correttamente le C di un cartello.
Dopo aver incrociato diversi orientisti prendiamo il
filobus full electric 91, stranamente senza avversari intorno come nota con stupore di Eu. A Romolo prendiamo per l'ultima volta la
metro verde fino a Famagosta dove recuperiamo quanto non fatto all'inizio e corriamo all'arrivo. Con poco più di 6 ore di gara concludiamo la prova e ci piazziamo al terzo posto dietro a Samuele e agli
Animals che ci precedono proprio dei 7' lasciati sulla metro incriminata. Alla fine siamo comunque andati oltre le aspettative con tutti i bonus conquistati, tutte le mappe raggiunte ed un solo errore.
Stanchi, divertiti e soddisfatti; questa la sintesi dell'ennesimo Moo perfettamente organizzato.
Mi accingo a segnalare come al solito le imprecisioni tecniche che ho riscontrato. Parto dall'app che spesso ci si è impicciava e ci ha fatto rimpiangere il vecchio e amato foglio di carta, in questo caso però siamo noi nostalgici e non certo una sbavatura organizzativa, anzi... L'errore più grave invece, a mio avviso, è legato al doppio cerchio sulla mappa master all'altezza di Garibaldi. Altra informazione non necessaria su quella mappa è legata al punto con la foto sul Naviglio, sembrava si trattasse di una foto aggiuntiva visto che sulle altre mappe non era stampato il punto foto. Sempre su quella mappa da segnalare la posizione non corretta della fermata Rovereto che si trova all'incrocio più a Nord.
Tra le domande, al netto della scritta tedesca sparita, le uniche ambigue erano quella dei banchi della Bocconi, un paio potevano sembrare singoli sia per dimensione che per disposizione sedie e si sarebbe potuto scrivere quanti sono i banchi degli alunni nell'aula, e la domanda sul cantante a destra di Dee Dee dove si sarebbe potuto scrivere a desta di Dee Dee Bridgewater perché il dubbio se scrivere Bridgewater o Torquinho c'è venuto.
Si tratta di annotazioni da nerd e non hanno impattato sulla splendida gara (forse quelle sulla mappa master le ho notate solo io)! Da segnalare che per la prima volta, a mia memoria, Remo non si è fatto aiutare da nessuna ragazza e si è sobbarcato non solo l'organizzazione dell'evento ma anche accoglienza squadre e gestione arrivi. Troppo?