giovedì 6 luglio 2006

Beer Orienteering


Reduce da due gare di Beer-Orienteering analizzo aspetti positivi e negativi un po' a modo mio!

La prima gara era l'ormai collaudatissima Beer-OL Ticinese.
Gli svizzeri sono dei maghi in questa gara. Tavolate imbandite, griglie strapiene con cuochi ufficiali e birra a fiumi.

L'edizione 2006 è stata organizzata sui bellissimi Monti Motti, sopra Locarno; la formula prevedeva due partenze in due punti distinti. La prima nel mezzo di una faggeta pulitissima con un accentuato dislivello, tipico in Ticino.
La gara parte con una mass-start, poi 200 metri di corsa segnalata per allungare il gruppo, la prima birra (esentate al primo passaggio le ragazze), e poi via!
Le squadre (composte da 2 atleti) vengono divise in 3 mini percorsi. Ad ogni passaggio per il cambio carta nuova bevuta, i ragazzi con bicchieri stracolmi di 33cc, le ragazze bicchieri da 22cc.
Dopo i tre percorsi si parte per la quarta tratta, comune a tutti e più lunga delle altre che si conclude in quella che sarà la partenza per la seconda parte.
Una volta che tutte le coppie hanno concluso la loro fatica c'è una piccola pausa che permette alla birra di entrare bene in circolo. Quindi ripartenza a caccia con i distacchi accumulati nella prima parte.
Pronti e via, nuova birra (sono per i ragazzi) quindi un punto memory. Al ritorno altri due percorsi a farfalla intervallati da immancabili birre e arrivo con birra conclusiva...
Finita la gara, chi è ancora verticale, può avventrarsi sulle costine, sull'insalata e su tutte le cibarie presenti. L'oraganizzazione consiglia a tutti di non mettersi in viaggio allestendo serata dancing, musica ad alto volume e campeggio libero in questo bosco.
Bellissimo!

Questa formula ormai collaudata negli anni ha pochi aspetti secondo me migliorabili. La tecnicità della carte e dei percorsi impone sempre buone doti orientistiche. Personalmente preferisco una seconda parte più lunga della prima come lo scorso anno. L'aspetto negativo è il prezzo, abbastanza elevato, ampiamente giustificato comunque dalla grigliata finale. Altro aspetto migliorabile è la scarsa pubblicità dell'evento e la sovrapposizioni ai grandi eventi italiani. Io e Cathy eravamo gli unici residenti a sud di Chiasso.


La seconda garetta è stata la Beer One Man Relay organizzata da Alessandra Gariboldi per il compleanno di Stefano Gottardi al Parco Nord.

Formula più semplice, gara individuale con un solo punto base e 3 ali di farfalla, l'ultima a sequenza libera. Anche in questo caso mass-start con birra (o sangria) subito. Un po' di confusione con lancio dei bicchieri vuoti, poi si afferra una cartina e si parte. I partecipanti si dividono in due percorsi. Un problemino causato dalla macanza di una lanterna crea un po' il panico, ma l'inequivocabilità del punto non pregiudica la gara a nessun atleta.

Piacevolissima la manifestazione, con uno spirito meno competitivo della precedente che ha reso ininfluenti gli errori segnalati nel forum Stankanov da uait; quali il posizionalemto non corretto di una lanterna, il non controllo dei testimoni (per la cronaca nella gara svizzera i primi classificati sono stati squalificati perché sotto l'effetto della birra hanno fatto l'ultima tratta al contrario), e la suddivisione casuale dei percorsi che ha visto "i favoriti" tutti con la stessa sequenza di percorsi.
Infine ottimo il prezzo, 2 Euro per 3 bicchieri di birra nemmeno alla Festa dell'Unità!
Tra le cose che ho preferito nella versione svizzera ci sono le 9 birre (7 x le ragazze) contro le 3 e sicuramente la sosta (devastante) con ripartenza a caccia. Altro dettaglio è simpatica la birra conclusiva che fissa il tempo dell'atleta al termine della bevuta.

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