sabato 29 dicembre 2007
Ponte di Langlois
venerdì 28 dicembre 2007
La bussola d'oro, il film
Il film regala veramente poco di più, ma non per questo non mi sento di consigliarlo; qualche effetto speciale e la storia un bel po' semplificata (ma era inevitabile) e un po' alterata ma sempre avvincente fino all'ultimo.
Le principali variazioni sono dovute alle azioni e ai momenti. Alcune azioni infatti vengono compiute da personaggi differenti rispetto al libro e altre cose succedono in momenti differenti.
Nel film manca completamente il daimon della strega Serafina Pekkala, un po' come nel Signore degli Anelli mancava Tom Bombadil... personaggi secondari ma comunque particolari e con la lor importanza... Ultima differenza è nel finale, il film finisce prima, non svela un fatto e un scontro fondamentale riservato probabilmente per aprire il sequel.
Va be', guardatelo e ditemi la vostra...
Voto: ***
Puerto Rico
Scrivo fortunatamente perché anche questa volta, dopo una condotta di gara ottima, nel finale ho fatto due errori che avrebbero potuto allontanarmi dalla vittoria. Questa volta la mia strategia si è riversata nella costruzione di edifici 'viola', ho lasciato agli altri le coltivazioni con PLab domitaore di tabacco e Roby di zuccero e caffé.
Dopo la partita ho provato un nuovo gioco (nn ricordo il nome ma PLab lo scriverà sotto), semplice ma molto carino... ci riproverò e questa volta sarò pronto...
mercoledì 26 dicembre 2007
Bolettone a Natale
domenica 23 dicembre 2007
sabato 22 dicembre 2007
Gallinari rinnova!
venerdì 21 dicembre 2007
Esordio e vittoria!
Il bilancio fino a questo punto della prima squadra del Basket Binzago non è così positivo come mi aspettavo: qualche sconfitta di troppo. Personalmente invece il bilancio è decisamente negativo con pochissime apparizioni; penso di essere sceso in campo complessivamente per circa 30' effettivi.
Ma torniamo a ieri quando verso le 14 vengo raggiunto da una telefonata del capitano per una insperata convocazione. Come nelle ultime occasioni la chiamata è arrivata in seguito a diverse defezioni ma questo poco importa, si tratta della prima convocazione in una partita FIP dove per regolamento gli iscritti a referto posso essere solo 10.
Avversari di turno i giovani ragazzi del San Paolo Rho, definiti da molti la rivelazione di questo campionato, secondi in classifica con una sola sconfitta di 2 punti contro la capolista. La nostra squadra deve rinunciare a pedine fonamentali come i 'solitamente in quintetto' Vento, Omar e Seregni. Assenti anche Dario e i giovani Roberto e Andrea.
Spazio all'inizio al quintetto formato da Marco, Luca, Alessandro, Louis e Fabio. Dopo il 2-0 di partenza becchiamo un piccolo break che ci porta sul 2-7. Il primo quarto ci vede molto attenti in difesa esibendo un'inedita 3-2 ma altrettanto imprecisi in attacco così come i nostri avversari. Non a caso la prima frazione si concluse sull'inusuale 5-11. Nel secondo quarto inizia un po' di rotazione e tutti i miei compagni entrano in campo ma i giovani di Rho mantengoni i 6 punti di vantaggio andando all'intervallo sul 20-26.
Al terzo del terzo quarto è il mio momento e sul 21-27 prendo il posto di Bruno. Per la prima volta in questa stagione mi trovo a giocare nei miei ruoli preferiti, in difesa sono in punta sulla 3-2 mentre i attacco sono in posizione di 3 (ala piccola). Dopo pochi secondi mi butto a canestro con un'entrata scomposta tra tre avversari con un pessimo sottomano, per fortuna la palla entra, altrimenti sarei stato subito riprelevato per occupare il posto ancora caldo in panchina.
Oltre alla penetrazione provo a mettere un po' di intensità difensiva e vedo che i miei compagni sono altrettanto concentrati. Gli avversari non trovano più la via del canestro e come per incanto riusciamo per la prima volta, dopo il 2-0 iniziale, a rimettere il muso avanti.
Poco prima della fine del quarto devo salutare il campo, ma orgoglioso di vedere sul tabellone un bel 36-28!
All'inizio della quarta frazione tocchiamo anche il più 20, la palla gira molto bene arrivando spesso ai lunghi (Davide, Fabio e Louis) che realizzano canestri importanti.
Il Rho tenta il tutto per tutto cominciando a pressare a tutto campo, abilmente però continuiamo a far girare la palla senza risentirne. Solo un po' di apprensione al quinto fallo di Marco ma ancora una volta con Ale e Lupo alla regia ne usciamo bene.
La partita è ormai finita e mi viene data l'opportunità di rientrare in campo per gli ultimi scampoli di 2007!
Dopo la partita pizza in compagnia al punto giusto, solita gentileza dove ci offrono limoncello e ci fanno anche dei regalini natalizi per le nostre mogli (??). Alla fine è l'ora di farci gli auguri di Natale ma forse prima di Capodanno di scappa un'amichevole, magari contro il Sant'Andrea!
mercoledì 19 dicembre 2007
Alla ricerca di novità...
Ricercati anche i concerti a cominciare da quello di Vasco Rossi. Tra i film vincono I Simpsons e tra i libri sempre Harry Potter...
Questo è quanto annunciato da una nota di Google Italia, presentando lo Zeitgeist 2007, lista dei termini più popolari cercati su Google.it nel corso di quest'anno.
L'arlecchino
Scritto nel 1974 è di estrema attualità. Due colossi finanziari, quelli di Harlequin e Basil Yanko, si affrontano con l'obiettivo di scalare la società rivale. Degli ammanchi rilevati dalla 'Creative Sistems Incorporated' di Yanko mettono in ginocchio la 'Harlequin et Cie'.
A questo punto parte una battaglia per la sopravvivenza. Il fascinoso Harlequin contro l'oscuro Yanko; il primo dovrà sporcarsi le mani per poter lottare contro lo spietato rivale che a sua volta tenterà disperatamente di acquisire la classe e l'eleganza di Harlequin.
Uno spaccato di un'oscura America in cui i computers regolano completamente le sorti delle aziende.
martedì 18 dicembre 2007
Un po’ di schifezze...
RED SKY – Pizzeria Ristorante partenopeo. Locale molto grande, servizio veloce. Prezzi nella norma, dalle pizze economiche (4 euro) a menù più complessi: antipasti, primi, secondi. Molti dolci sono fatti in casa e il carrello degli antipasti è apprezzabile, buona cucina. Due forni a legna, chiuso il lunedì e il sabato a mezzogiorno. Se passate da quelle parti non disdegnatelo, vicino alla Milano-Meda * tel.0362-554250 cell. 338-5637060 – Viale Merano, 14 Valera di Varedo (MI)
BREK – Ristorante. Dev’essere una catena, io vi parlo di quello a Venezia vicinissimo alla stazione. All’ingresso c’è un bancone per le consumazioni più veloci al tavolo: aperitivi, cioccolate… sul retro c’è il ristorante a self-service. Locale ampio e comodo (specie per Venezia), abbastanza pulito (specie per Venezia) * tel.041-2440158 – Cannareggio, 124 Lista di Spagna Venezia
AL PORTICO – Ristorante Pizzeria. Locale semplice, ampio, pezzi bassi, pizza buona con forno a legna, dalle parti di Affori/Novate, vicino a via Bovisasca, Centro Commericale Metropoli. Specialità pesce e carne alla griglia, anche se io non l’ho assaggiata * tel. 02-33200500 – Via Cicogna Mozzoni, 3 Milano
CROCE BIANCA – Trattoria. Consigliatissima, casualmente uscendo dalla Milano-Torino ci siamo diretti in questa trattoria. L’oste ci accoglie chiedendoci se vogliamo qualche schifezza, e ci riempie di ogni tipo di antipasto: sottolio, affettati… tutte porzioni incredibilmente abbondanti e squisite... le acciughe da 10 e lode. Poi arrivano i primi, poca scelta ma sempre squisiti. Anche i dolci non sono male, alla fine, il solito oste che per tutta la cena ci ha divertito con i suoi giochi e scherzi da oste/pestigiatore ci fa pagare a testa, a prescindere da quello che abbiamo preso, 15 Euro! Posto poco turistico, alla fine ho chiesto il bigliettino da visita e me ne ha dato uno con dietro il calendario del 2004…* tel.0161-720985 – Via Umberto I, 6 Greggio (VC)
IL BISOGNO – Ristobirreria del 1982. Per bere nel vasino da notte… proprio così, le portare vengono servite nel vasino da notte. C’è un po’ di tutto, da bere, da stuzzicare e un'ampia gamma di primi freschi… io ho fatto una gaffe chiedendo se i primi erano surgelati. Posto comunque giovanile e carino, da provare * tel.011-9586436 – Via Rombò, 44 Rivoli (TO)
LA BRUSCHETTA – Ristorante Pizzeria. Squisito ristorante nel centro di Bergamo (città bassa), elegante e ben arredato con piatti tipici, prezzi alti: i primi dagli 8 Euro in sù, i secondi dai 12 Euro… ottimi i piatti tipici dai casoncelli alla polenta con funghi. Spettacolare il risotto ai fughi servito in un piatto di grana… buone e molto più economiche le pizze. Consigliato. Chiuso il lunedì * tel.035-221265 – Via Guglielmo D’Alzano, 1 BERGAMO
LA VOLTA DEL VESCOVO – Ristorante, Ricevimenti. Ideale per ricevimenti, io ci sono stato per il matrimonio di Ale e Ste. Ambiente elegante, bello e spazioso con vasto parco. Cibo molto buono. Aperto non solo per i ricevimenti. Da provare ma non ho idea dei prezzi * tel.0523-380700 – www.lavoltadelvescovo.it – Via Moizo, 24 inizio Strada Valnure PIACENZA
TRATTORIA DEI CACCIATORI – Trattoria. Si mangia di brutto! Antipasti ricchissimi, come i primi e i secondi, io ci sono stato per un addio al celibato. Non hanno mai mancato di riempire le caraffe e offrire bis a chi li richiedeve. Sfilata di cameriere molto carine. Noi abbiamo mangiato troppissimo e con ciupiti vari abbiamo speso 35 Euro a testa, consigliatissimo. Gradita la prenotazione. Chiuso la domenica * tel.039-870785 – Via dei Mille, 1 Brugherio (MI)
LA FAVORITA – Ristorante & Equitazione. Non mi era mai capitato di star male da tanto avessi mangiato, ora mi è capitato. In questa Azienda Agrituristica si mangia tantissimo a prezzi onesti. Bell’ambiente, curato e abbastanza elegante. Si inizia con antipasti vari… tanti... dagli affettati all’immancabile gnocco fritto, buonissimo ma anche unto e pesante. Ricercati i primi. Ottime anche le carni. Non all'altezza i dolci... Da visitare perché veramente non ho mai mangiato così tanto. Come vino sfuso portano del gutturnio, molto… e pericoloso, specie perché la strada è tutta curve… Chiuso lunedì e martedì sera * tel.0523-877412 – www.agriturismolafavorita.it – Bicchignano di Vigolzone (PC)
LA RATERA – Ristorante. Ecco finalmente un posto di cui posso parlare male. Ambiente carino a Nord del Parco di Trenno. Prezzi alti e servizio un po’ scazzato, ma quel che più mi ha fatto specie è la qualità e soprattutto la quantità del cibo. Ad esempio i ravioloni vengono presentati in un pianto molto elegante con 5 ravioli di numero, uno in mezzo e quattro in stile quadrifoglio… Anche i pizzoccheri non si presentano meglio, porzione decente ma che sembrano gli stessi che escono dalla busta della Buitoni e finiscono nel forno… Cortile interno. Sconsigliatissimo * tel.02-48202932 – www.laratera.it – Via L. Rattu, 22 MILANO
OSTERIALNOVE – Osteria. Molto alternativo, locale carino con menù ricercato, prezzi medio alti, avrò mangiato con 25 Euro ma ho mangiato molto bene con primo secondo e dolce. Consigliato, non farete brutta figura. Giardino interno, chiuso la domenica * tel.02-66825162 – Via Thaon di Revel, 9 MILANO
AJO BLANCO – Ristorante. Pochi metri dopo l’osteria di cui sopra c’è questo ristorante spagnolo con arredamento caratteristico. Ci sono tutte le specialità spagnole: tapas di carne, pesce e vegetariane oltre al prosciutto spagnolo. Logicamente presenti anche vini spagnoli e sangria. Prezzi accettabili. Chiuso il lunedì * tel. 02-6686577 - Via thaon de revel, 11 MILANO
GIULIO PANE E OJO – Osteria Romana. Osteria squisita, ambiente caldo e accogliente, ampia cantina di vini, piatti gustosissimi, posto consigliatissimo, prezzi buoni da andarci di sicuro. Aperto fino a tardi ma chiuso la domenica * tel 02-5456189 – Via Muratori, 10 MILANO
CASA TUA – Osteria. Credo sia la stessa gestione di “GIULIO PANE E OJO”, praticamente speculare ma chiuso il lunedì * tel.02-5514269 – Via Muratori ang. Via Corio MILANO
ITALIA – Ristorante Pizzeria. Tipica pizzeria di paese, locale spazioso, il servizio è veramente buono, cortesia e gentilezza non mancano. Ricca scelta di pizze e anche il menù di primi e carni non è male. Nel centro pedonale di Gorgonzola * tel.02-9513187 – Piazza Italia, 26 Gorgonzola MI
CASCINA CAFE’ – Ristorante. Elegante ristorante in piena Brianza, a due passi dal centro sportivo di Besana, menù molto sfizioso, presenti però anche delle buonissime pizze. Arredamento molto simpatico a partire dalla mostra di quadri/opere. Ideale anche per matrimoni e cerimonie. Prezzi non elevati, consigliato. Chiuso il lunedì sera; è un po’ imboscato… * tel.0362-917727 – www.cascinacafe.it – Via A. De Gasperi, 31 Montesiro di Besana Brianza MI
IL CRISTALLO DI NEVE – Ristorante Enoteca. Se capitate a Subiaco dovete passarci. L’ambiente è molto accogliente, la gentilezza dei padroni è sublime e anche la loro compagnia. La riseva di vini è da competizione e il menù è fantastico e vario, tutto molto buono. Unica pecca i prezzi non proprio a buon mercato. Comunque molto consigliato. Contattare prima perché, specie fuori stagione, potrebbe essere chiuso * tel.339-8434903 – Località Campo dell’Osso, Piazzale Campo dell’Osso, 9 Subiaco RM
WALLISERSTUBE – Restaurant. Passiamo all’estero, vi segnalo questo fantastico ristorante all’interno dell'Hotel Beau-Séjour. Ambiente caldo e accoglienza, i gestori parlano quel piacevole italiano con cadenza tedesca, molto simpatici e cortesi. Da segnalare anche la bellissima cameriera. Prezzi giusti e soprattutto un menù tipico molto buono. Se decidete di fare un week-end a Leukerbad ve lo consiglio senza dubbi. Ottimi anche i dolci. Molte serate vengono accompagnate da una piacevole e rilassante musica dal vivo * tel.027-4722800 – www.hotel-beau-sejour.ch – 3954 Leukerbad SVIZZERA
SCARABEO – Enoteca con cucina. Ottimo localino sui viali di Brescia. Cucina tipica delle valli servita con classe, posto non economico ma sicuramente molto gradevole. Il menù spazia dalle carni al pesce ma personalmente adoro i primi. Solitamente il menù varia a seconda del giorno e viene illustrato a voce. Buoni anche i dolci. Ampia scelta di vini * tel.030-3775477 – Via dei Mille, 15/a BRESCIA
Zà-Zà – Trattoria. Tipica trattoria fiorentina in zona centrale. Ottimo cibo e piatti tipici, prezzi onesti, specie considerando la posizione. Locale rustico e caratteristico, molto consigliato. Belli i bigliettini da visita. Aperto tutte le domeniche * tel.055-215411 – www.trattoriazaza.it – Piazza del ercato Centrale, 26r FIRENZE
“U” PUSSU – Vineria Ristorante. In quello spettacolo di posto che sono le Cinque Terre segnalo questo ristorantino specializzato (manco a dirlo) in pesce (freschissimo). Ottime le pizze e i primi. Prezzi buoni (attenzione in giro per Monterosso ho trovato ristorantini con prezzi da paura), possibilità di mangiare anche fuori nelle caratteristiche viuzze del paese * tel.0187-817688 – www.alpozzoristorante.it – Via XX Settembre, 27 Monterosso al Mare SP
DEL CENTRO – Ristorante Pizzeria. A due passi dal centro di Monza, sul Lambro c’è questa enorme e spaziosissima pizzeria. Piccola saletta interna più ampio salone all’aperto ma coperto e adeguatamente riscaldato. Buone le pizze. Ottima anche la grigliata di mare ma non certo a buon mercato, la cosa che però contraddistingue il locale è il dolce. Vengono servite infatti tutte le torte a disposizione del locale con assaggi illimitati. Una caratteristica geniale che ha conquistato tantissimi clienti. Aperto tutte le sere, chiuso il martedì a mezzogiorno * tel.039-322264 – Spalto Isolino, 9 Monza MI
Reggiseno intelligente!
domenica 16 dicembre 2007
Per la quarta volta CAMPIONI DEL MONDO
Da Dida, incolpevole sui gol, anche perché il secondo lo avrebbe parato se Ambrosini non lo avesse corretto in rete, certo non mi sento mai tranquillo quando la palla arriva dalle sue parti ma oggi ha fatto delle parate buone, tranquillizanti...
A Bonera, preferito da Ancelotti a Oddo probabilmente perché il Boca a sinistra faceva paura e si è preferito difendere più che offendere e Bonera l'ha fatto alla grande.
Ai due centrali Kaladze, ingiustamente espulso, ma positivo per tutti gli 80' in cui è stato in campo, e Nesta, a mio avviso il migliore in campo; Martin Palermo non l'ho mai visto, lui ha chiuso ogni saracinesca e poi quando è stato il momento, ha messo in rete il gol più pesante della partita e probabilmente della sua carriera.
A sinistra che dire, c'era un giovane che in velocità superava il suo avversario di corsia. Il suo nome è Paolo e gli Dei del Pallone, gli esperti di France Football (che non l'hanno mai premiato con il Pallone d'oro) e tutti gli amanti del pallone, oggi si devono togliere il cappello per salutare il più grande vincente della storia del calcio (solo l'A.C. Milan - che oggi compie 108 anni di vita - ha vinto più Coppe Intercontinentali di lui). Oggi avrebbe potuto salutare tutti e dire 'mi ritiro da Capitano della squadra Campione del Mondo'.
Poi a centrocampo Capitan Futuro Ambrosini, sfortunato autogol a parte, ha fatto un'altra partita magnifica, come ieri ha detto Galliani, se questo Milan può giocare con il 4-5-1 che sembra un 4-3-3, il merito è suo che ha liberato Seedorf, sollevandolo dal lavoro sporco.
Pirlo? Vi chiedo solo una cosa, avete visto al sua punizione? Rasoterra sotto la barriera che saltava. Ho solo una parola per definirla: geniale. Ecco, lui è geniale, inventa colpi ad effetto, e la squadra come per incanto gira.
Gattuso? Ormai non fa notizia e non lo si nota più, ma è una presenza fissa e indispensabile per il centrocampo. Ecco l'ho visto una volta oggi, quando un avversario gli ha soffiato la palla; mi son detto "Ué Gattuso...". Poi più niente è tornato il solito Ringhio, con in più l'assist per il gol di Kakà.
Seedorf, l'eroe della semifinale, 'l'autore' del secondo gol di Inzaghi. Sembra un controsenso quello che ho detto ma avete visto che palla ha messo a Kakà che a sua volta ha deciso di fare beneficienza?
Kakà! Lo hanno premiato come miglior giocatore del Torneo, miglior giocatore della Finale, con il Pallone d'oro e... oggi ha fatto un gol e 2 assist! Dicono che solo Van Basten aveva fatto come lui... Complimento più bello per me non esiste.
Inzaghi=gol, ancora due come ad Atene. Vicino a me sentivo dire 'quei due gol li segnavo anch'io' (era sicuramente un interista), sì, non erano impossibili, ma lui era lì, sempre alle spalle del difensore, prima del primo gol sembrava stesse cadendo ma poi si è rialzato ed eccolo sbucare. Sempre attento, veloce e micidiale come un cobra!
Questo è il Milan dei vecchietti. Vecchietti come il Puma, Brocchi e Cafu pronti ad entrare a pochi minuti dalla fine e dare il loro contributo, a lottare i primi due o a correre come il pendolino che si fa perdonare quel dispetto di tanti anni fa targato San Paolo quando proprio in Giappone sconfisse il suo Milan!
GRANDE MILAN, ora sei la squadra più titolata del Mondo. L'unica ad avere in sede 4 Coppe Intercontinentali.
21 chilometri
Io resto con Aldo un po'. Metre Cristina e Aldo sono un po' attardati. Il percorso della StraCada è cambiato, siamo felici della notizia ma ben presto ci accorgiamo che il nuovo percorso non è così bello, dopo averci fatto assaggiare parte del Parco delle Groane finiamo fino a Cesano Maderno ma su strade asfaltare un po' pallose. Ci si mette anche il freddo, delle 8 del mattino. Al ristoro aspettiamo Cri e Aldo ma è un errore perché ci fermiamo un po' troppo e la ripartenza è un piccolo trauma.
Intorno all'11° chilometro entriamo in un parchetto molto carino quindi il bivio tra i 13km e i 21km. Senza dubbi proseguo, attraversiamo il centro di Seveso passando per il cimitero e poi sotto la Milano-Meda seguendo la pista ciclabile. Quando ormai crediamo di essere al 17/18 km la segnalatica ci comunica che siamo solo al 15,5. Entriamo nel parco delle Betulle e lo visiatiamo in lungo e in largo.
La mia resistenza comincia a vacillare ma stringo i denti e resto aggrappato ai miei due compagni di sventura mentre Cri prosegue un po' dietro. Il finale è in salita ma il traguardo è in vista e così riesco a portare a termine i miei primi 21 km con un tempo pessimo di 2h e 10' ma voci incoraggianti mi confermano che la rilevazione chilometrica dal 14km al 15,5 non convince nessuno.
Triste pensare che in 18' più di me Mats Halding (un campione d'orienteering) abbia percorso i 42 km della maratona di Milano.
Vittoria a Cinisello
venerdì 14 dicembre 2007
Lezioni di cioccolato
Questo è il mio commento per lezione di cioccolato, questa pallicola di Claudio Cupellini consigliatami dal socio prima e da Elena dopo.
Mattia è un cinico architetto edile, un approfittatore e un po' un mascalzone. La sua vita sarà sconvolta da un suo operaio egiziano che per evitargli una denuncia gli imporrà di seguire a posto suo un corso di cioccolato.
Questo è solo l'inizio di questa storia di malintesi e bugie. Molto godibile, una delle tante semplici commedie italiane ben riuscite!
Ottima l'interpretazione di Neri Marcorè e dell'egizioano Hassani Shapi, bellissima Violante Placido mentre non mi convince molto il protagonista Luca Argentero.
La recensione completa su my Movies.
Voto: ***
Noi che...
- Noi che la penitenza era 'dire, fare, baciare, lettera, testamento'.
- Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
- Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
- Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
- Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.
- Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.
- Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
- Noi che giocavamo a Forza 4.
- Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città... (e la città con la D era sempre Domodossola).
- Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.
- Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.
- Noi che ci divertivamo anche facendo '1,2,3 Stella!'.
- Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte.
- Noi che le cassette mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic.
- Noi che avevamo i cartoni animati belli!
- Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe piuforte di Holly e Mark Lenders'...
- Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria','Candy Candy' e 'Giorgie' anche se mettevano tristezza.
- Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
- Noi che si andava in cabina a telefonare.
- Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
- Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.
- Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.
- Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.
- Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercurio cromo, e più era rosso più eri figo.
- Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti.
- Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.
- Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.
- Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.
- Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.
- Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.
- Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
- Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
- Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.
- Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days.
- Noi che i primo novembre era ognissanti, mica il giorno dopo Halloween.
- Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda.
- Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.
- Noi che all'oratorio le caramelle costavano 50 lire.
- Noi che si suonava la pianola Bontempi.
- Noi che la Ferrari era Alboreto, la McLaren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini!!!!!
- Noi che la merenda era la girella e il Billy all'arancia.
- Noi che le macchine avevano la targa nera... i numeri bianchi... e la sigla della provincia in arancione!!
- Noi che guardavamo allucinati il futuro nel 'Drive In' con i paninari.
- Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars.
- Noi che giocavamo col SuperTele perchè il Tango costava ancora 5 mila lire e... 'stai sicuro che questo non vola...'
- Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire.
- Noi che avere un genitore divorziato era impossibile.
- Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine e sui muri.
- Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu, nero, argento e verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino.
- Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty ed eri un figo della Madonna!!!
- NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO.
- NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON IMMAGINANO NEMMENO COSA SI SONO PERSI!
giovedì 13 dicembre 2007
La bussola d'oro
Domani infatti nelle sale cinematografiche italiane uscirà il film tratto da questo libro con Nicole Kidman nei panni della signora Coulter; ma non vi dico nulla sul suo personaggio per non rovinarvi nessun colpo di scena, posso solo anticiparvi che sarà bellissima e cattiva!
La protagonista del libro è Lyra, una sorta di Bilbo Baggins al femminile. La giovane bambina sarà in missione dal Jordan College di Oxford fino al più profondo Nord alla riceca della ‘polvere’ e dello zio Lord Asriel, prigioniero dei potenti orsi armati.
Tra streghe, Gyziani e nell'Intendenza Generale per l'Oblazione, il tutto non poteva non ricordarmi la trilogia di Tolkien. Sicuramente andrò a vedere il film già conscio che rimarrò deluso, ma il libro merita di essere letto, tanti i personaggi che si intrecciano e spero che tutti riescano a trovare la loro personalità all’interno del film.
Sufficienza piena al libro, anche se non entrerà di certo tra i miei libri preferiti.
mercoledì 12 dicembre 2007
Fantacalcio!
Ma questo non basta per farvi capire il mio disappunto. La beffa è che questa formazione che nelle prime 14 giornate aveva fatto registrare una sola vittoria, contro di me riesce a segnare 5 gol risultando la miglior squadra di giornata di tutte e 20 le squadre, battendomi a casa mia!
Per la cronaca avrei vinto contro 5 delle prime 8 squadre in classifica...
Ecco la classifica:
Tapasciate al via
Leonardo da Vinci
E' il tipico gioco impossibile da spiegare ma poi non così difficile da giocare. Duarante la spiegazione di PLab infatti continuavo a pensare 'nn ho capito niente, nn ho capito niente'.
Pronti, partenza, via. Sono pronto a fare un'altra pessima figura come all'ultima partita di Puerto Rico. Invece vedo che la mia strategia (fondata sugli uomini lavoro) paga abbastanza e mi sento competitivo, il gioco mi ricoda a tratti il recentissimo 'I pilastri della terra' ma gli esperti (Stegal, Roby e PLab) mi dicono che è molto meglio, nemmeno paragonabile.
Si articola in 9 fasi di gioco, dopo al seconda mi sento autonomo e seguo la mia strategia non curante dello scetticismo che spesso circonda le mie scelte azzardate.
L'obiettivo del gioco è quello di fare più soldi possibile 'INVENTANDO' le invenzioni di Leonardo. Per produrre queste invenzioni servono, forze lavoro e materie prime, il gioco si articola proprio a caccia di materie prime e manovalanza.
A metà partita mi sento in vantaggio e amministro con sapienza il vantaggio che credo di aver accumulato. Tiro un paio di infamate a tutti i miei avverari e all'ultimo turno faccio i conti certo della vittoria!
Come da copione però la mia presunzione viene punita con un banale errore (di vista) permettendo alla rediviva Roby di superarmi all'ultimo di due miseri punticini...
Orienteering mercato mondiale
E sono d'acordo con lui, bisogna andare in Scandinavia per diventare dei grandi orientisti...
martedì 11 dicembre 2007
Più inquini più paghi...
In Olanda invece non si parla ma si fa qualcosa di concreto: in due parole: più chilometri si fanno e più si paga... più l'auto, o il camion, sono grossi ed inquinano e più si paga.
Questo significa che "finalmente" la nonnina che usa la sua utilitaria per andare a messa la domenica mattina non pagherà quello che gli compete come i mega manager o i TIR che fanno 100-200 mila kilometri all'anno...
Rivoluzione in Olanda ci sarà la tassa a chilometro
Se ne parla da tempo, ma ora il progetto di tassere l'uso dell'auto e non il suo possesso diventa realtà: in Olanda auto e camion saranno tassati a partire dal 2011 sulla base di quanto utilizzeranno le strade, praticamente tanto a chilometro: questo il progetto di Camiel Eurlings, ministro dei Trasporti, che ha annunciato la nuova imposta basata sulle distanze percorse, misurate dai sistemi satellitari. Il ministro, che ha annunciato con un sospiro di sollievo la decisione, ha precisato che nel 2011 dovrebbero cominciare a pagare i camion, dall'anno seguente le automobili.
Tutti, indistintamente, pagheranno una piccola imposta di base per "l'uso della strada" e le auto più inquinanti pagheranno di più. Eurlings ha aggiunto di sperare che tutta l'Olanda sarà coperta dal sistema di tassa a chilometro percorso entro il 2016, un provvedimento il cui scopo è la lotta al traffico sempre più congestionato.
Il governo afferma di averle provate tutte per combattere gli ingorghi, ma gli otto milioni di automobilisti olandesi non hanno mai rinunciato a mettersi al volante.
Con la nuova formula, ha sottolineato Eurlings, metà degli automobilisti olandesi pagheranno meno, perchè alla tassa sulla proprietà del veicolo si sostituisce l'imposta sull'utilizzazione e non tutti guidano in modo assiduo. Le prime reazioni di associazioni di automobilisti e del Consiglio comunale di Amsterdam sono positive.
Grazie Inge per la news
Splügen
venerdì 7 dicembre 2007
Toni Lynn Woods
La bella bionda pare abbia sgarrato ancora...
L'accusa? Ha raccontato le sue vicende personali ad una ragazzina, una cameriera del ristorante dove prestava servizio, senza autorizzazione...
la notizia
Provateci...
Ogni bambino ha 7 zaini.
In ogni zaino ci sono 7 gatte.
Ogni gatta ha 7 gattini.
Fortunatamente, ognuno ha tante zampe come ha previsto madrenatura.
Domanda: Quante gambe/zampe ci sono nell'autobus?
Il numero corretto è la password per aprire il file.
Se ci arriverai potrai aggiungere il tuo nome alla lista.
prova
giovedì 6 dicembre 2007
Nuovi link
Claudia Grassi
Altro sito molto bello quello segnalatomi da PLab su Anime Manga:
Dynit.it
Segnalo infine che gli scontri diretti del 2007 con gli orientisti si sono conclusi ed il file è stato aggiornato e il nuovo forum degli orientisti lombardi sta prendendo sempre più forma.
Non comprate quei jeans!
Dalla galera alle passerelle, passando per una notte in cui, ubriaco, alla guida di un furgone ha ucciso 4 ragazzi di età compresa tra i 16 e i 19 anni. E' una storia sorprendente la vita di Marco Ahmetovic, il rom di 22 anni che il 23 aprile di quest'anno, alla guida di un furgoncino e completamente ubriaco, uccise 4 giovani su una strada statale nei pressi di Appignano, in provincia di Ascoli Piceno. Sta scontando la sua pena in un residence con piscina...
...a breve sarà il testimonial di una collezione di jeans disegnata apposta per lui: la 'romjeans'
Il fatto che il volto del giovane romeno possa trovarsi su dei cartelloni pubblicitari, e che qualcuno sia disposto a pagare un cachet di 30.000 euro, stando alle indiscrezioni, perchè lui faccia da testimonial, sta suscitando indignazione.
NON COMPRATE QUEI JEANS!!
NEMMENO PER BRUCIARLI
mercoledì 5 dicembre 2007
Luciana Littizzetto
Ci avete fatto venire due lampadari di Murano così, con le «basso consumo» e poi?
No, perché io posso anche leggere a letto solo alla luce del lampione di sotto per risparmiare energia, ma se poi mi sta completamente acceso il grattacielo di fronte mi sento lievemente presa per il culo. E i frigoriferi dei supermercati? Ne vogliamo parlare? Che fa un freddo che neanche in Alaska?
Che se tu passi per il corridoio degli yogurt ti devi mettere il passamontagna e le moffole e arrivi alla cassa coi baffi pieni di brina? Non è spreco di energia anche quello? E' il caso di tenere le mozzarelle alla temperatura degli igloo? Mi chiedo. Che se compri un etto di burro poi per cucinare devi stirarlo altrimenti ti tocca tagliarlo con la motosega? Ci sono frigoriferi a banco lunghi sessanta metri. All'altezza dei salami ti comincia a colare il naso, ai latticini hai la punta delle dita blu, davanti alla pasta per le pizze cominci ad avere la broncopleurite, quando arrivi al latte fresco e yogurt hai tutti i sintomi del congelamento e ti butti sul girarrosto coi polli che sfrigolano perché ti sembra di entrare in una baita al caldo.
Ma mettete una porta a 'sti frigo. Che consumano un lago artificiale di corrente al giorno.
E i led luminosi che noi dobbiamo spegnere pena la distruzione del pianeta? Quegli occhietti rossi che ci guardano dalla sala? Noi li spegniamo, sì sì. Poi andiamo al super e ci sono 42 televisioni accese che trasmettono tutte lo stesso programma.
Questi non sono sprechi di energia, cari politici miei? I casi sono due. O cercate di risolvere in qualche modo la questione o se no dite: il risparmio energetico era una delle solite nostre cazzate, fate pure quel che volete, usate il laser per tagliare il salmone e lavatevi i denti nella vasca da bagno!
Assenteismo degli enti pubblici...
Quando Romano Prodi l'ha raccontato all'assemblea degli artigiani, sono scoppiati a ridere come se fosse una barzelletta. Durante una riunione sull'assenteismo dei dipendenti pubblici, (uno scandalo «che tocca punte del 30%», ha detto), il premier si sarebbe sentito fare da qualcuno (un sindacalista?) la seguente proposta: «Diamo un premio di presenza a chi va a lavorare». Esterrefatto, Prodi ha sussurrato: «Se il salario non è il premio di presenza, io non so cosa dire...».
Ma come avrebbe reagito se avesse saputo che quel premio per la presenza esiste già? E non da oggi, bensì dal 1995? Il premio per chi semplicemente si presenta al lavoro è occultato abilmente nel contratto nazionale dei ministeri sotto la misteriosa sigla Fua, Fondo unico di amministrazione. Si tratta di soldi che, attraverso la contrattazione integrativa, vengono formalmente destinati a premiare la «produttività» dei lavoratori, ma che di fatto si risolvono in un aumento in busta paga per il solo fatto di timbrare il cartellino. Volete sapere qual è il motivo? Se un dipendente pubblico non è presente, non produce. E le pratiche rimangono lì. Quindi, il premio alla presenza è considerato un premio, appunto, alla «produttività».
Questo criterio kafkiano è ratificato nei contratti dei ministeri. Prendiamo l'integrativo del Tesoro: il 70% delle risorse destinate alla produttività (circa due mensilità aggiuntive) viene assegnato in base alla presenza. E l'accordo sul Fua 2007-2008 per il personale del ministero del Lavoro, sottoscritto dopo il famoso Memorandum sul pubblico impiego tra governo e sindacato che avrebbe l'obiettivo di promuovere la retribuzione variabile e quindi anche il merito, si autodefinisce «fortemente innovativo» perché riduce la percentuale destinata a «premiare» la semplice presenza in ufficio, che fino al 2006 poteva raggiungere il 70%, a un più «modesto» 40% nel 2007, per scendere ancora al 30% nel 2008. Senza contare che resta, in tutti questi accordi, la cattiva abitudine di considerare «presente» anche chi è in permesso sindacale. Ma in una pubblica amministrazione come la nostra, dove «merito» è una parola sconosciuta, ci starebbe pure: se esistesse però un modo efficace di controllare chi va davvero a lavorare. Perché non c'è neppure quello. I tornelli per entrare e uscire dall'ufficio con tesserino magnetico, in grado anche di misurare l'orario di lavoro, dovevano essere installati per decreto dal 1986. Ma non successe praticamente nulla. Finché nel '93 un ministro della Funzione pubblica autorevole come Sabino Cassese, rivelò sconcertato che perfino nel suo ministero, i tornelli, benché impiantati, non funzionavano. Anche la sua clamorosa denuncia cadde nel vuoto. A 14 anni di distanza la situazione è sempre la stessa: nel ministero che dovrebbe dare l'esempio, i dipendenti, dopo essere entrati, possono tranquillamente uscire senza strisciare nuovamente il tesserino magnetico. Così come nulla vieta a un impiegato di timbrare il cartellino di uno o più colleghi che magari quel giorno in ufficio non ci metteranno proprio piede. Se può accadere a Palazzo Vidoni, figuratevi nel resto degli uffici pubblici.
Come stupirsi, allora, che l'assenteismo «reale» della pubblica amministrazione, al netto cioè delle ferie, degli scioperi e delle assenze non retribuite, raggiunga 40 giorni lavorativi l'anno in media (è il caso delle dipendenti degli enti pubblici)? E che persino a Palazzo Chigi, cuore del governo, ogni dipendente si assenti dal lavoro mediamente per 26,3 giorni, con una punta di 33,1 giorni per le donne? L'assenteismo femminile è poi un fenomeno nel fenomeno, toccando livelli pari al doppio se non al triplo di quello maschile.
Non che in periferia le cose procedano meglio. Lo scorso aprile, a Giugliano, il terzo comune della Campania, è scoppiata una violenta polemica perché il sindaco, Francesco Taglialatela, voleva combattere l'assenteismo introducendo un badge magnetico con l'impronta digitale. Invece il primo cittadino di Capo d'Orlando, in Sicilia, ci ha provato con le buone, mandando una lettera ai dipendenti comunali dove ironicamente si diceva «preoccupato della salute cagionevole » di molti di loro. E che dire delle aziende statali? Nel 2005 l'amministratore delegato dell'Alitalia, Giancarlo Cimoli, denunciò che per colpa degli assenteisti l'azienda era costretta a «pagare mille assistenti di volo in più». E sempre tre anni fa una sentenza a Milano mandò assolti 62 uomini radar che si assentavano abitualmente per andare a giocare a calcetto con l'incredibile motivazione che «l'esistenza della prassi era ben nota ai loro dirigenti». Certo, i dirigenti dovrebbero controllare. Anche se c'è una battuta che circola tra loro: «Il Tua fa bene». «Tua» sta per «Tasso utile di assenteismo». E sì, perché «a volte è meglio che alcuni di loro stiano a casa, piuttosto che venire a creare confusione in ufficio», spiega un alto dirigente che ha girato parecchi ministeri e che vuole comprensibilmente mantenere l'anonimato.
In teoria il dirigente potrebbe valutare individualmente i propri sottoposti e, nel caso, prendere provvedimenti disciplinari. Ma gli ostacoli sono infiniti. Per esempio: se nella bacheca dell'ufficio non è affisso il codice disciplinare, e spesso non c'è, l'eventuale sanzione verrà sicuramente annullata in sede di ricorso. Oppure: se un dirigente valuta negativamente un sottoposto, deve aprire su questo un contraddittorio col sindacato. Nonostante il Memorandum sul pubblico impiego sia stato presentato come una svolta epocale, il sindacato continua a farla da padrone. Prova ne sia il fatto che i dirigenti devono «confrontarsi» costantemente con i sindacati, anche sulle loro funzioni. Nessuna meraviglia dunque che nei contratti integrativi dei ministeri, come nello stesso Memorandum, si trovino formulazioni di vera e propria cogestione: i dirigenti devono concordare con i sindacati i loro piani operativi, e «le modalità per la misurazione, verifica e incentivazione dei risultati». Detto questo, i dirigenti non sono esenti da colpe. Non a caso ogni contratto prevede promozioni di schiere di dipendenti al ruolo dirigenziale. Perfino il Memorandum ammette che il loro numero va ridotto «eliminando ogni progressione automatica » di carriera. Un escamotage, come anche il premio alla presenza, per gonfiare gli stipendi. Col risultato che le retribuzioni lorde pro-capite nel pubblico impiego sono aumentate del 28,6% nel periodo 2000-2006: 13,5 punti in più dell'inflazione.
Enrico Marro
Sergio Rizzo
martedì 4 dicembre 2007
Alessandra e Stefano
lunedì 3 dicembre 2007
La forma di formaggio
Ecco un altro sport che diventerà olimpico prima dell'orienteering:
Il gioco del lancio della forma di formaggio
Pensate stia scherzando? Al link trovate i regolamenti, le classifiche, i cenni storici, il sito della federazione...
Ma che male vi ha fatto Heidi
L'iniziativa è stata presa dalla casa editrice Karanfil, che ha fatto modificare le illustrazioni del libro scritto dalla svizzera Johanna Spyri, inserito fra i 100 volumi consigliati per i bambini dal Ministero della cultura locale.