Preparandomi al film di venerdì sera Fahrenheit 451 mi sono guardato Jules e Jim, uno dei capolavori di François Truffaut. Il quarto suo film che vedo dopo I quattrocento colpi (Voto ****), L'uomo che amava le donne (Voto ***) e L'ultimo metrò (Voto **) con un giovane e magro Gérard Depardieu, il film che però meno mi è piaciuto.
Jules e Jim (1962) invece è un capolavoro, una commedia, allegra e divertente che col passare dei minuti assume toni meno leggeri e più cupi, complessi, a tratti quasi drammatici inoltrandosi all'interno dei sentimenti, dell'amore...
“Jules e Jim” non è la storia di un ménage à trois. È un’ode limpida e appassionata, leggera e struggente, fluida e spietata, alla vita, all’arte, al tentativo di rendere la vita arte.
Un romanzo dove si susseguono apparentemente inesauribili, le vicende di tre personaggi, apparentemente eterni. Il sogno di armonia, perfezione, equilibrio -e forse d’eternità- è ciò che rende Jules, Jim e Kathe figure incantevoli, ma simultaneamente umane e (soprattutto l’ultima) disumane.
Jules disse a Kathe: «La tua massima è questa: in una coppia bisogna che almeno uno dei due sia fedele: l'altro».
Sempre Jules: «Se si ama qualcuno, lo si ama così com'è. Non si desidera influenzarlo, perchè, se ci si riuscisse, non sarebbe più lui. Meglio rinunciare all'essere che si ama che cercare di modificarlo con la pietà o la tirannia».
«Jim avrebbe voluto morire di Kathe. Sopravvivere era un'offesa. I ragni maschi lo sanno, e anche le loro femmine».
«Jim avrebbe voluto morire di Kathe. Sopravvivere era un'offesa. I ragni maschi lo sanno, e anche le loro femmine».
Kathe: «Quando Jim ha voglia di fare una cosa e nella misura in cui crede di non nuocere ad altri (può sbagliarsi) la fa: per il piacere di farla e per ricavarne una lezione. Spera di pervenire un giorno alla saggezza».
«Jim, una volta potresti restaare a dormire qui vicino a me». «No Gilbert, se resto avrei l'impressione di abbandonarti non restando anche domani. Se resto anche domani significherebbe essere legati l'uno all'altra, ed è contrario ai nostri patti».
Voto: ****
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