giovedì 17 agosto 2006

La confraternita dell'uva

Primo libro che leggo di John Fante, come esordio non c'è male!
Italamericano l'autore, italamericano il libro. Con uno spaccato molto divertente su una famiglia di emigrati. Il protagonista, il padre di famiglia, è un tipico burbero italiano, è un anziano lavoratore fino alla morte, infedele, amante delle donne, del vino, del gioco d'azardo. La famiglia è un seccatura: i figli sono delle delusioni e la moglie è buona solo per cucinare e accudirlo quando si presenta ubriaco.

La storia striminzita e goffa che fa da sfondo al libro non scalfisce la forza del divertente realismo. La crudeltà dei comportamenti dei protagonisti nascondono l'amore dei legami familiari e i valori che la società moderna sta distruggendo.

Un libro apparentemente leggero sull'amicizia e sulla famiglia che è anche una riflessione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

è molto meglio: "chiedi alla polvere"

ale ha detto...

Ho letto che è il suo capolavoro, forse lo leggerò, intanto sono partito con il mio primo Wilbur Smith, non ho mai letto niente ma è l'autore preferito di mio padre e volevo leggerne uno.