E' questo che mi scrive il Maestro in un commento sotto il post Carvico: "fidati una volta tanto"
Ha pienamente ragione, ma questa frase mi da lo spinto per un nuovo argomento, la fiducia dell'orientiasta.
Ormai sono giunto alla conclusione che gli orientisti sono una razza stranissima. Una razza da studiare. Solitamente si camuffano dal lunedì al venerdì in abiti comuni svolgendo lavori utili solo a pagare le trasferte e le iscrizioni alle gare.
Il fine settimane poi si riuniscono in branchi, sempre in posti diversi per destare meno sospetti e per scoraggiare i curiosi che si avvicinano perché in quell'occasione il ritrovo è dietro casa.
Infilandosi pigiamini inguardabili si buttano in zone a loro sconosicute compiendo per un'oretta gesta che a mente fredda non farebbero mai. E quindi li vedi infangarsi in pozzanghere, attraversare fiumi anche di importanti dimensioni senza l'ausilio di ponti, fiumi che talvolta sono più inquinati del Lambro! E ancora usare le proprie caviglie per aprire un nuovo sentiero tra i rovi di Carvico.
Ciò che però più contraddistingue un orientista è la personalità.
Solitamente non utilizza gli spogliatoi per cambiarsi. Viaggia sempre con una sedia tra la schiena e lo zaino e soprattutto ha un'altissima autostima.
Sì, l'autostima. Quella che, se si vede un avversario fare un'altra scelta si pensa subito "mo' lo frego". Il mio eroe in questo era Guido Michelotti che dopo le ottime gare urlava "sono l'orienista più forte d'Italia" e dopo un P.E. all'Oringen è tornato dicendo che gli svedesi non capiscano nulla e che se Mortenson fosse statoitaliano probabilmente non era nemmeno Elite!
Che mito quel Guido, e oggi anch'io vedo due orientisti correre verso una lanterna e che faccio? Vado dall'altra parte.
Il grande Arrigo diceva sempre "ci vuole umilté"
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4 commenti:
Ma tu hai seguito Corinne, che vuol dire? Cosa non si farebbe per un bel visino! :-)
Sottoscrivo tutto quello che hai scritto. Ma ti sei dimenticato comunque di dire che siamo anche molto ospitali: se io vedessi un'orientista danese a Milano in cerca di un alloggio, non avrei alcun problema a condivedere il mio letto. Okkio all'apostrofo, veh...
Guarda che ti prendo in parola e ti faccio chiamare da Ann la belga (l'ultima volta voleva che qualcuno con casa tra Milano e Bergamo la ospitasse e l'andasse a prendere all'aereoporto)
Ma Ann la belga é Belga non danese!!!
Sissio, non la conosci? An è simpatica e molto carina!
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