lunedì 9 ottobre 2006

'Free Information Day'

Riprendo parte di un altro bellissimo post di Beppe Grillo. Così si intitola:
Sei ottobre 2006: 'Free Information Day'

Esprime esattamente quello che penso; ovvero la gioia, almeno per un giorno, di non dover leggere le palle che quotidianamente i giornali ci rifilano.

Ho sempre pensato che per risolvere molti problemi dell'Italia bisognerebbe mandare a casa tutti i politici; tutti, da destra a sinistra o viceversa. Va bene tutto pur di liberarci di loro... oggi penso che non sarebbe male sostituirli con un solo uomo, un Beppe Grillo con pieni poteri decisionali su tutto. Un Commissariato sulla politica in stile Guido Rossi nel calcio!

Ecco l'inizio del post di GRILLO:
Oggi è un gran giorno per l’informazione. Scioperano infatti i giornalisti. I megafoni dei gruppi economici e dei partiti per un giorno riposano. C’è, ve ne sarete accorti, un senso di pace in giro. E come se, all’improvviso, si fosse interrotto un fastidioso rumore di fondo. La controinformazione tace. Un giorno così merita di essere istituzionalizzato. Deve diventare, questo sei ottobre, il giorno della libera informazione. Da celebrarsi ogni anno. I giornalisti non sono liberi, loro lo sanno, noi anche. Lo stipendio lo prendono dall’editore. E l’editore ubbidisce agli azionisti e agli inserzionisti. Queste due figure possono anche coincidere. I giornalisti tengono famiglia, editore e azionisti. Vanno perciò interpretati.

Se volete continua...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo non mi sembra abbia funzionato molto lo sciopero: c’erano diversi quotidiani in edicola e tutti o quasi con le stesse idee.

Se vuoi un uomo solo al comando, hai l’imbarazzo della scelta: potresti andare in Uzbekistan, Corea del Nord, Eritrea e in diversi altri stati.


Invece, tra i commenti all’intervento di Beppe Grillo che ci segnali, condivido pienamente quello che segue:

Il panorama dell'informazione in Italia è davvero desolante. Tanti, troppi giornali e "giornalisti" sottoposti al potere e al pensiero unico dominante, preda di incompetenti, di incapaci e di servi lacché, arrivando addirittura all'estremo criminale di una spia agente provocatore come quel personaggio di "Libero".

E anche nel resto del mondo la situazione non è molto migliore. Ma ci sono anche altri giornali e altri giornalisti. Cito fra tutti "Il_Manifesto", una cooperativa di professionisti liberi e coraggiosi.

E tanti giornalisti veri pagano anche con la loro vita la loro professionalità, il loro coraggio, il loro essere "diversi" rispetto a una maggioranza di vergognosi vigliacchi. Oggi non si può non rendere omaggio a questi grandi, oggi che hanno assassinato Anna Politkovskaya.

Mario Gabrielli Cossellu 07.10.06 19:33


Ciao

ale ha detto...

Un uomo solo al comando è sicuramente un errore, te ne do atto, ma dipende anche dallo spessore dell'uomo solo al comando...

Non è così aritmetico pensare che siamo in una democrazia e quindi stiamo meglio.

E a volte ripartire da zero non è male perché anche molti uomini validi al comando potrebbero essere paralizati da un sistema.

Per il commento penso che spesso si condivide chi scrive quello che ci piace leggere.
Mi spiego meglio se io fossi juventino penserei che TuttoSport è un quotidiano sportivo equilibrato e onesto.
Se votassi Forza Italia penserei che Fede la sa lunga.
Se votassi a sinistra Blob sarebbe il mio programma preferito...

Punti di vista e comodità di lettura...
secondo me...

Anonimo ha detto...

Ricordati comunque che Guido Rossi era stato nominato dal coni e aveva un mandato di 6 mesi... meglio non esagerare con i poteri, io non mi fiderei neanche di me stesso, mi alzerei una mattina e mi metterei a vietare le cravatte e i tir... secondo me le cose funzionano meglio quando i poteri (parlamento, governo, magistratura, autorità di controllo, cittadini, stampa...) sono ben equilibrati tra di loro

Al proposito ti consiglio il libro della Politkovskaja "la Russia di Putin"; l'ho letto l'anno scorso, ricordo che l'avevo con me ai campionati italiani di Barricata

Per il commento su quanto sostiene Beppe Grillo mi sembra invece che tu stia uscendo dal tema.

Grillo ha citato e commentato un articolo su Tronchetti pubblicato da un giornale di cui lo stesso Tronchetti è azionista; ora, Fede lo sanno tutti che è pagato da Berlusconi (Mediaset); Tuttosport lo sanno tutti che per motivi geopolitici è sempre stato schierato con la Juventus; tutti sanno che raitre è storicamente lottizzata dal centrosinistra.

Il problema che pone Grillo non è se siamo d'accordo con quello che dice Fede, è piuttosto quello di valutare ciò che uno dice in base al padrone che ha. Non sapevamo invece che Farina era pagato dai servizi segreti per scrivere alcuni articoli tendenziosi e "depistanti".

L'esempio del manifesto mi sembrava in questo caso azzeccato: il loro editore sono loro stessi, non sono un giornale di partito o di un industriale o di un costruttore.

Si può benissimo non essere d'accordo con quello che scrivono, ma bisogna riconoscere che sono giornalisti indipendenti: infatti spesso polemizzano con Rifondazione, i Ds e Prodi; incassano pochissimo dalla pubblicità (e per questo sono in deficit); guadagnano ciascuno 1600 euro, dal direttore all'ultimo impiegato.

Ciao

ale ha detto...

ok, troppo colti per me i tuoi riferimenti, non avrei mai pensato sul mio blog di imbattermi in confersazioni così stimolanti e "impegnate", ne sono felice e orgoglioso...
intando partirò nel documentarmi con il libro che mi consigli anche se so che molte mie idee probabilmente rimarrannolontane dalle tue. Ma in fondo è bello così

Anonimo ha detto...

W il dibattito

ciao