sabato 13 gennaio 2007

Per qualche dollaro in più

Si sa, Sergio Leone è il mio regista preferito, e di gran lunga! E se per sbaglio in tv passa un suo film non riesco più a cambiare canale...
Questo western però è, tra i suoi, quello che mi piace meno. Secondo episodio della trilogia del dollaro (insieme a Per un pugno di dollari, e Il buono, il brutto, il cattivo,) interpretata da Clint Eastwood.
L'inizio del film è un po' scadente, specie quando appare la figura di Lee Van Cleef. Poi non mancano le chicche, dai dialoghi pungenti, alle musiche di Morricone per finire con le inquadrature e le sequenze che identificano lo stile di Leone.

La chicca però è la sparatoria finale, un triellio che prima di allora ricordo di aver visto solo in una grande pellicola: L'uomo che uccise Liberty Valance, di John Ford, con il faccia a faccia tra il buono (James Stewart) e il cattivo (Lee Marvin), nel quale però interviene anche il pistolero John Wayne.

Leone lo ripresenta per la prima volta come scena finale in un suo film, con Gian Maria Volonté che deve affrontare insieme Eastwood e Van Cleef, la differenza è che i tre sono tutti faccia a faccia e nessuno è nascosto come Wayne. Questo triellio l'ho poi rivisto, perfezionato, in Il buono, il brutto e il cattivo e infine ripreso da Quentin Tarantino per la scena finale del suo Le Iene.

Le frasi:
"Dove vai?" "A dormire. Quando devo sparare, la sera prima vado a letto presto..." (Volontè e Eastwood)
"Le domande non sono mai indiscrete, le risposte lo sono a volte" (Eastwood)
"Perché non mi accendi ancora il fiammifero sulla gobba" "Abitualmente fumo dopo mangiato. Perché non torni tra dieci minuti?" "Tra dieci minuti fumerai all'Inferno" (Klaus Kinski - Wild il gobbo e Eastwood)
"Quei due piuttosto che averli alle spalle è meglio averli di fronte, in posizione orizzontale, possibilmente freddi" (Volontè - El Indio)

Voto: ***

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