domenica 28 novembre 2021

18Lilliput

Acquistato ad Essen 2018 come atto dovuto visto il mio amore verso i ferroviari e in particolare verso i 18xx. Dopo la nomina a finalista del Magnifico 2019 l'acquolina in bocca ha cominciato a crescere e i miei occhi a brillare convinto di aver tra le mani una piccola perla.

Finalmente è arrivato il momento di provarlo ma, purtroppo, la delusione è stata tanta. Il gioco rimane godibile e giocabile ma la speranza di aver trovato un concentrato dei 18xx in formato e con durata contenuta è stata spazzata via.

18Lilliput è purtroppo solo uno dei tanti giochi con riferimenti ferroviari che, in maniera furba, sfrutta il codice 18 davanti al titolo. Entriamo nello specifico: la fase delle azioni (non azionaria, sia ben inteso) offre diverse opportunità e scelte per rendere più redditizia la fase operativa, la quale risulta lineare e senza particolari twist. Quella che doveva essere la fase azionaria viene ridotta ai mini termini togliendo adrenalina, cattiveria ed interazione, ovvero la parte più affascinante, dal mio punto di vista, dei 18xx. 

Dopo aver provato 18Lilliput continuo a guardare al futuro sperando di trovare un altro gioco della serie, in formato compatto, che però mantenga la corretta dignità alla fase azionaria.

Mi sento di sconsigliare il gioco sia agli amanti dei 18xx che rimarranno inevitabilmente delusi ma anche agli occasionali che si troverebbero un gioco nemmeno tanto banale senza particolari intuizioni.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità **
Grafica *
Materiali *
Divertimento **
Strategia ***

venerdì 26 novembre 2021

Burg Appenzell

Burg Appenzell o Chateau Roquefort o Castle of Appenzell, comunque lo si voglia chiamare questo gioco, apparentemente per bambini (+6 anni), riserva molte sorprese. Prima di tutto è un gioco dai componenti bellissimi: topolini sagomati, ma anche una scatola che diventa un castello con tanto di torri e segrete.

Il gioco risulta meno banale del previsto e richiede analisi, tattica e memoria e garantisce una discreta interazione indiretta tra i giocatori. L'obiettivo del gioco è recuperare un determinato numero di formaggini sparsi per il castello con i propri topolini che, passando dai tetti, potranno sgraffignare. Le partite possono esser tarate per difficoltà a seconda dell'età dei partecipanti aumentando il numero di formaggi diversi da trovare.


Gioco con poche regole e dalla durata contenuta (30') che consiglio.

Credo sia più facile ormai trovarlo usato in qualche mercatino teutonico che non in retail visto che si tratta di un gioco del 2007.

#burgappenzell o #chateauroquefort o #castleofappenzell

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica *
Materiali ****
Divertimento ***
Strategia **

mercoledì 24 novembre 2021

7 Wonders Duel

Uno dei più apprezzati giochi per due giocatori!

Questo spin-off di 7 Wonders rimane saldamente in vetta alle classifiche del genere risultando più apprezzato anche di gioconi più strutturati e wargame, probabilmente per via della sua fruibilità ed in primis per la durata che raramente supera i 30'.

Le carte di gioco, la grafica, le icone, l'ambientazione e la suddivisione in tre Ere richiamano, in maniera fin troppo evidente, il fratellone 7 Wonders. La struttura del gioco però è differente, non ci sono azioni in simultanea ma, in maniera alternata, ogni giocatore dovrà scegliere una carta tra quelle libere. Non tutte le carte sul piano di gioco infatti saranno libere/disponibili, alcune non saranno nemmeno visibili. All'inizio di ogni Era, oltre a scartare casualmente alcune carte, verranno costruiti dei castelli incatenati con file di carte visibili e file con carte posizionate a faccia in giù. Con lo scorrere dei turni, progressivamente, tutte le carte verranno liberate e rivelate diventando disponibili, quando tutte le carte saranno prelevate si chiuderà l'Era per passare alla successiva.

Come detto al proprio turno ogni giocatore sceglierà una carta che potrà posizionare nella propria plancia di gioco pagandone il corso, in alternativa potrà scartare la carta per guadagnare monete. Le carte acquistate, in base al colore, forniranno risorse, soldi, scoperte, punti vittoria o forza militare.

L'interazione del gioco è garantita sia nella fase di acquisto delle carte ma anche con l'accaparramento di carte verdi e rossi che scatenano le due condizioni di vittorie istantanee. Se durante la partita non si verificano sbilanciamenti nella scienza (carte verdi) o nel militare (carte rosse) la parità terminerà dopo la terza Era conteggiando i punti vittoria raccolti

Nel complesso ci troviamo di fronte ad un gioco di carte molto semplice, supportato da una iconografia chiara, che restituisce soddisfazione strategica e tattica. Gioco adatto a tutti e dal costo contenuto. Promo ed espansioni aggiungono materiale e variabilità anche se in realtà il gioco è già completo nella versione base.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ***
Grafica ***
Materiali **
Divertimento ****
Strategia ****

martedì 23 novembre 2021

Santa Maria

Poche righe per un gioco che non mi ha conquistato. Nessuna difetto evidente ma anche nessun particolare twist di gioco per un piazzamento e gestione dadi abbastanza semplice.

Al proprio turno ogni giocatore sceglie tra 4 differenti azioni che permetteranno di aggiungere tile alla propria plancia di gioco, posizionare dadi che sfrutteranno i poteri delle tile piazzate, giocare soldi sulle tile per svolgere un'azione o fare l'azione conclusiva e chiudere il proprio turno di gioco.


Tutto questo si ripeterà finche tutti i giocatori non avranno deciso di passare, quindi svolto tutte le azioni a disposizione. Procedendo in questo modo la partita terminerà alla fine del terzo turno. Il vincitore sarà colui che avrà collezionato più punti tra quelli raccolti durante il gioco e i tanti conteggiati nel calcolo finale.

Utilizzata più volte dagli autori l'idea di lanciare i dadi (tanti dadi) prima di operare per poi utilizzarli come 'lavoratori' sfruttando i numeri usciti per attivare azioni o raccogliere risorse. Il valore del dado può esser variato pagando la differenza in soldi che comunque non sono mai tantissimi.

Cinque i tipi di risorsa che si potranno collezionare e che permetteranno di acquistare tile o pagare le caravelle che restituiranno bonus ad ogni fine turno e punti vittoria a fine partita. Nel gioco non mancano un paio di track di avanzamento che restituiscono bonus, risorse o altri vantaggi e rappresentano il potere ecclesiastico e il potere militare.

In estrema sintesi trovo Santa Maria un gioco fluido e semplice che si lascia giocare ma che al tempo stesso non scalda i cuori e potrebbe presto esser dimenticato. Non a caso il titolo in questo periodo si trova svenduto in molti store. Una partita può durare meno di 90' e si può giocare da 1 a 4 giocatori.

Il gioco è della coppia di autori norvegesi Eilif Svensson e Kristian Amundsen Østby. Del duo, salito alla notorietà grazie a Escape: the Curse of the Temple e alle sue molte espansioni, ho apprezzato principalmente il dadoso The Magnificent. Più anonimi a mio avviso altri titoli come Hotel Samoa, Offshore, Automania e il filler Trails of Tucana.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ****
Grafica *
Materiali **
Divertimento **
Strategia **

lunedì 22 novembre 2021

Marvel Champions


Ci hanno allevati insieme. Abbiamo giocato insieme, abbiamo combattuto insieme. Non ricordi nulla di questo? [Thor]

Marvel Champions è un LCG (Living Card Game) cooperativo che ci catapulta nell'Universo MARVEL facendoci impersonare i loro celebri personaggi.

I vendicatori, ci facciamo chiamare così: una specie di squadra, "gli eroi più forti della Terra", o roba simile [Tony Stark]

Prendendo spunto da Magic e da altri collezionabili, anche in Marvel Champions un ruolo importante la svolgerà la costruzione del proprio mazzo Eroe, il quale prevede 15 carte specifiche più un numero variabile tra carte base e carte aspetto che andranno a completare il mazzo che dovrà avere di 40 ... 50 carte. 

Quelli in arrivo sono già arrivati. Stark tu riporta la città a terra sana e salva. Noi invece abbiamo un solo compito: distrugge questi cosi. Se vi fanno male, fategli male. Se vi uccideranno, risorgete [Steve Rogers]

Gli aspetti a disposizione per potenziare il proprio mazzo sono 4: OFFENSIVA, carte rosse che potenziano gli attacchi; PROTEZIONE, carte verdi che aiutano in fase difensiva; AUTORITA', carte azzurre che sfruttano il gioco di squadra; GIUSTIZIA, carte gialle che intervengono sul mazzo degli incontri, ovvero il mazzo del Criminale da sconfiggere. 

Evacuate la città. Impegnate tutte le difese. E procurate a quest'uomo uno scudo [Pantera Nera]

Una volta creato il mazzo i giocatori dovranno pescare un numero di carte in base al limite di mano di ogni Eroe nella sua versione Alter Ego quindi, in ordine di turno, ogni giocatore svolgerà la proprie azioni (riportate nel player aid) per attaccare il Criminale e i suoi eventuali Gregari o per contrastare le Trame, ovvero le missioni e i piani di distruzione.

Anche se la possibilità fosse minima, abbiamo il dovere nei confronti del mondo di provarci [Natasha Romanoff]

Quando tutti i giocatori hanno completato i loro turni è il momento del contrattacco del Criminale e dei Gregari che aggiungeranno minacce alla trama principale, attaccheranno gli Eroi, trameranno ed infine colpiranno tutti i personaggi con potenti carte incontro.


Lo temi, lo eviti. Il destino arriva comunque [Thanos]

Il Criminale vince se riesce ad uccidere tutti gli Eroi oppure se riesce a concludere la sua trama principale. Le trame secondarie invece servono per contrastare con diversivi gli Eroi o per proteggere e incrementare la velocità nel raggiungimento della trama principale. 

Esiste un Dio soltanto, e sono certo che non si veste in quel modo [Steve Rogers]

Gli Eroi invece per vincere devono sconfiggere il Criminale, ovvero azzerare i suoi punti vita di entrambe le carte che lo rappresentano. Il Criminale infatti ha due livelli, dopo aver superato il primo riapparirà con più potenza e violenza! Volendo il gioco offre la possibilità di settare il Criminale con livelli di forza ancora più devastanti.

Da quando hai la fotosintesi puberale, sei una rottura di coriandoli! Se continui a giocare con quel coso te lo faccio a pezzi! [Rocket Raccoon]

La possibilità di scegliere i livelli di difficoltà delle sfide, di modificare i mazzi degli Eroi e di presentarci scenari sempre differenti sono a mio avviso il punto di forza di questo gioco. Senza dimenticare la ruffianeria di farci sentire protagonisti nell'Universo Marvel capaci di sfruttare i superpoteri di ogni singolo personaggio.

Ti sei perso delle cose mentre eri Capitan ghiacciolo [Tony Stark]

Ho il sospetto che il gioco non abbia perfettamente centrato il target a cui si rivolge, ovvero dei giovanissimi. Infatti stiamo parlando di un gioco ben ambientato ma per nulla banale, adatto più a giocatori navigati che conoscono altri LCG, che non ad occasionali. Le sfide, anche con il settaggio base, non risulteranno semplici ma anzi richiederanno più partite per affinarne la strategia.

Ho visto morire queste persone... [Thor]

Come ogni LCG che si rispetti, oltra al gioco base che include 5 Eroi (Pantera Nera, Iron Man, Capitan Marvel, Spider-Man e She-Hulk) e 3 Criminali (Rhino, Klaw e Ultron) sono stati affiancati numerosi mazzi Eroe (Capitan America, Doctor Strange, Thor, Ant-Man, Hulk, Vedova Nera, ecc.) diversi mazzi Scenario (Goblin, Squadra di Demolizione, ecc.) e, ad oggi, tre espansioni (L'ascesa di Teschio Rosso, I più ricercati della Galassia e L'ombra del Titano Folle) che aggiungono idee e variabilità al gioco offrendo addirittura la possibilità di fare delle Campagne.

Mi dispiace, ma la terra è chiusa oggi. Vi conviene fare i bagagli e andarvene da qui [Tony Stark]

Sono combattuto se consigliare il gioco perché, come detto, risulta ostico e tra regolamento di gioco e compendio alle regole ci troviamo di fronte 45 pagine da leggere. Una volta entrati nel sistema però il divertimento è assicurato specie per gli amanti del genere che troveranno pane per i propri denti.

Le sfide saranno serrate e spesso la vittoria sarà a panaggio del Criminale. Questo però sarà solo uno stimolo in più per rimischiare i mazzi e ricominciare da capo! 

Cerchiamo di fare del nostro meglio e a volte il meglio che possiamo fare è ricominciare da capo [Natasha Romanoff]

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità **
Grafica **
Materiali *
Divertimento ***
Strategia ***

martedì 16 novembre 2021

IKI - nuova edizione


E' risultato uno dei giochi più apprezzati alla recente
 Essen@Milano, si tratta di un piazzamento lavoratori giapponese rieditato dalla casa editrice francese 'Sorry We Are French'. Con l'occasione, mantenendo la buona attenzione ai materiali, sono state bilanciate alcune carte, migliorate le icone, aggiunte le plance giocatore e modificate alcune regolette senza stravolgere la natura del gioco.

E' risultato uno dei giochi più apprezzati alla recente Essen@Milano, si tratta di un piazzamento lavoratori giapponese rieditato dalla casa editrice francese 'Sorry We Are French'. Con l'occasione, mantenendo la buona attenzione ai materiali, sono state bilanciate alcune carte, migliorate le icone, aggiunte le plance giocatore e modificate alcune regolette senza stravolgere la natura del gioco.

Il gioco è ambientato a Tokyo, ai tempi nota come Edo, che già allora aveva un'enorme cultura verso lo  shopping. Il distretto principale di Edo, Nihonbashi, era caratterizzato da un grande mercato dove si vendevano pesci, riso, pipe, legname e molto ancora tanto da contare 700-800 lavori differenti. 


L'obiettivo del gioco di Edo Artisans è quello di impersonare al meglio ciò che è noto come "IKI", un'antica filosofia ritenuta il modo ideale di vivere in armonia con la natura e con raffinatezza.

Una partita di Iki dura13 turni, scanditi dal passare dei mesi (e delle stagioni) di un anno, più un ultimo turno speciale in rappresentanza della festa di fine anno.

Il gioco unisce la meccanica del piazzamento lavoratori, nei vari negozi, e il set collection, dei prodotti acquistati, generando un mix strategico. Interessante la fase di sviluppo delle proprie rendite con artigiani che faranno esperienza fino ad andare in pensione, particolare attenzione dovrà essere posta al reperimento di riso per sostenere i propri artigiani e, ancora più importante, prestare attenzione ai possibili devastanti incendi. 


Il turno di gioco è diviso in tre fasi che si ripetono ciclicamente, l'ordine dei giocatori viene determinato dalla track dell'incendio che acquisisce in questo modo maggiore importanza. Trovo il gioco molto appagante, adatto a giocatori esperti che prediligono classici giochi german. Per via della lunga spiegazione invece non consiglio il gioco a giocatori occasionali.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità **
Grafica ***
Materiali ***
Divertimento ***
Strategia ****

lunedì 15 novembre 2021

51st State Master Set


In un mondo post apocalittico, senza governi, senza eserciti e senza una vera civiltà, dovremo cercare di ristabilire l'ordine e creare un nuovo paese: il 51st Stato

Con questa premessa, in estrema sintesi, si presenta 51st State Master Set, ovvero la rivisitazione del 2016, con espansioni, dell'omonimo gioco del 2010 di Ignacy Trzewiczek migliorata in grafica e materiali.

L'ambientazione di questo bel gioco di carte è cupa e desolata, molto ben rappresentata da illustrazioni stupende, il gioco offre anche diverse idee interessanti, le partite si sviluppano in turni dove ogni giocatore recupererà risorse e carte che la sua produzione, sempre più ricca, gli fornirà; quindi potrà procedere, alternandosi agli altri giocatori, utilizzando risorse e giocando carte fino a quando ne avrà la possibilità, attenzione perché al termine del turno non si potranno conservare risorse, a meno che non si costruiscano specifici magazzini.

Molto interessante l'utilizzo delle carte che potranno essere messe in gioco pagando tre differenti risorse e, a seconda della risorsa utilizzata, la carta restituirà benefici differenti: a volte come rendita, a volte come risorse one-shot oppure come dotazione permanente assumendo le sembianze di magazzini, strumenti o altro classificandole in carte Production, Feature o Actions.

In diversi modi durante la partita, principalmente con le carte Actions, i giocatori potranno fare punti vittoria. Il primo giocatore a raggiungere i 25 punti decreterà la fine della sfida che comunque si concluderà solo quando tutti i giocatori avranno completato le proprie azioni nel round in corso.

Mediamente una partita può durare dai 3 turni (partita perfetta per chi vince) ai 4/5 turni. Non ascoltate Sgananzium che parla di un numero di round tra i 6 e gli 8!

51st State ha anche una componente di asimmetria che permette alle fazioni (mutanti, commercianti, newyorkesi e appalachi più le aggiuntive texani e egemonisti) di produrre e svilupparsi in modo differente.

Il gioco è prevalentemente un solitario salvo le fasi di draft e le open producation di alcune carte. Ad aumentare l'interazione troviamo la dinamica che permette di attaccare o firmare accordi per sfruttare carte avversarie particolarmente interessanti. 

Gioco che offre tante possibilità, veloce e senza tempi morti può apparire complesso nelle prime mosse ma diventerà presto fluido e appagante. Adatto agli amanti dei giochi di carte e dell'ambientazione in stile Jena Plissken o Mad Max.

Cover della 1^ edizione del 2010

Mio giudizio in sintesi (riferito alla Master Set):
Accessibilità **
Grafica ****
Materiali ***
Divertimento **
Strategia ***

lunedì 8 novembre 2021

Il Neanderthal di turno

Immagini in anteprima del nuovo gioco (per ora prototipo) di Luca Cammisa. Gioco presentato e playtestato a Essen@Milano ed.2021.

Il Neanderthal di turno è un gioco di carte ironico che enfatizza alcuni comportamenti e abitudini spesso grottesche.


venerdì 5 novembre 2021

Stella: Dixit Universe


Incredibile (ma forse nemmeno tanto) come la fantastica intuizione del gioco Dixit continui ad esser spremuta per trovare nuove opportunità di vendita. Dopo le infinite espansioni e i tanti derivati, più o meno dichiarati, del gioco di Jean-Louis Roubira arriviamo a questo Stella che, utilizzando volutamente formato e grafica delle carte originali, propone una nuova sfida.

La cosa più simpatica del gioco è, secondo me, che tutte le carte inedite di questa edizione siano state disegnate dai vari grafici chiamati per le precedenti espansioni.

Saltando a pie-pari il tentativo folle di dare un'ambientazione al gioco, ci troviamo di fronte ad un competitivo nel quale ad ogni round i giocatori (da 3 a 6) provano ad associare le 15 carte posizionate sul tabellone ad una parola chiave. Ogni giocatore osserva le carte Dixit e le associa segretamente segnando sulla propria plancia quelle sceglie.


Identificare le carte scelte da altri giocatori permetterà di guadagnare punti. Mentre selezionare una carta da soli significa non far più punti per il resto del turno. Dopo quattro turni verranno sommati i punti per decretare il vincitore.

In estrema sintesi nulla di nuovo all'orizzonte. Gioco decisamente trascurabile e adatto forse come regalo per chi non conosce ancora l'originale rispetto al quale toglie il ruolo del giocatore attivo mettendo in ogni turno tutti i giocatori sullo stesso piano. 

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica ***** 
Materiali **
Divertimento **
Strategia *

domenica 17 ottobre 2021

Doppio TMO

Foto di Filippo Pezzati

Due gare in due giorni.
Così la Scom Mendrisio riporta i riflettori sul TMO aprendo un tour de force che impegnerà gli orientisti ticinesi in questo autunno ricco di gare.

Sabato si torna nel bosco per il 12.TMO nella bella cartina di Rovio che regala ai partecipanti un pulitissimo bosco con ottima visibilità e percorribilità. Molto interessante la scelta 8-9 del percorso che offre sostanzialmente due possibilità per aggirare un monte non attraversabile: tornare sui propri passi con un po' di dislivello oppure passare da Est senza dislivello ma in una zona nuova, con pendenze più marcate e a tratti senza sentieri. Io opterò per la prima scelta mentre, ad esempio, Giaime per la seconda ed entrambi rimarremo soddisfatti della scelta fatta.

Il bello della corsa però è arrivato anche dopo metà gara quando, attraversando la strada cantonale, ci siamo trovati in un bosco completamente diverso, molto più sporco, verde, con tanti dettagli ma al tempo stesso più difficile che impone maggiore concentrazione. Il finale ancora differente con un paio di punti nel caratteristico centro storico di Rovio.
Alla fine molto soddisfatto della gara che si è rivelata impeccabile dal punto di vista dell'organizzazione e divertente da correre.



Domenica ci spostiamo nella Valle di Muggio per una particolare prova in 3 Centri Storici.
La gara è il recupero del 1.TMO che non è stato possibile disputare ad inizio stagione.

Per quanto non adori le sprint in centro storico questa gara mi è piaciuta tantissimo grazie alla particolarità dei tre piccoli abitati del comune di Breggia con una formula molto interessante.

L'autopostale ci porta a nord dell'abitato di Muggio, un centro abitato curatissimo e molto intricato tra stradine ciottolati e sottopassaggi stretti. Impossibile rappresentare tutti i dettagli se non ridurre a 1:3.000 la scala della mappa che mi imporrà comunque di iniziare la prova molto piano.

Terminato il giro nel paese ci aspetta un breve percorso obbligato di 450 metri che di porta nell'abitato di Cabbio, frazione altrettanto intricata con ancor più dislivello.

Finite le due prove, che significa per me quasi 30' di gara, trasferimento a cronometro fermo fino all'abitato di Bruzella per la parte conclusiva della gara che prevede anche un cambio mappa. In quest'ultimo paese ci aspetta anche una zona nei boschetti e prati fuori dal paese.

La formula che restituisce alla fine un unico tempo di gara con la somma dei tempi si è rivelata un autentico successo. Divertente ed appassionante.

venerdì 15 ottobre 2021

It's a Wonderful World

Gioco semplice e veloce di Frédéroc Guérard, autore molto prolifico negli ultimi anni ma del quale non ho provato null'altro. It's a Wonderful World è sostanzialmente un gioco di carte, per la verità di tantissime carte, che può essere ampliato grazie ad espansioni e ad una versione Legacy e sfrutta magistralmente la meccanica del draft.

Una partita si sviluppa in 5 serie di draft nei quali ognuno sceglierà sette carte. Al termine di ogni draft le carte trattenute potranno diventare progetti da sviluppare o risorse per completare progetti. Una volta collezionate tutte le risorse necessarie un progetto diventa finito e fornirà a sua volta nuove risorse, punti vittoria o bonus particolari.


Interessante e simpatico il modo di raccogliere le risorse che seguirà un ordine prestabilito (semplificando: prima le risorse grigie, poi nere, poi verdi, poi gialle ed infine blu). Questo potrebbe generare, in caso di buona pianificazione, uno sviluppo di risorse e progetti che si incatenano.

La spiegazione delle regole richiede veramente pochi minuti e il gioco rimane gratificante per via dell'analisi che ogni giocatore deve fare per massimizzare la propria strategia. L'interazione tra i giocatori invece non è elevatissima, tanto da considerare il gioco un solitario di gruppo. Troviamo interazione nel draft e nell'aggiudicarsi i gettoni popolazione quando si è il giocatore che produce il maggior numero di una determinata risorsa (maggioranze), per il resto testa bassa sulla propria plancia di gioco.

Il gioco ha anche il grande pregio di non avere tempi morti giocando tutti in simultanea e supporta da 1 a 5 giocatori. Personalmente trovo It's a Wonderful World un gioco più che gradevole adatto a tutti e giocabile anche come tappabuchi visto che si può giocare in 30/45 minuti.


Il più grande difetto a mio avviso è legato al prezzo, la scatola particolarmente grossa, i cubetti brillanti e tanti altri orpelli quasi inutili fanno lievitare il prezzo a livelli eccessivi per un gioco di carte.  

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica **** 
Materiali **
Divertimento ***
Strategia **

mercoledì 13 ottobre 2021

Skull


Non avrei mai pensato di rimanere affascinato da un gioco simile...

Skull è una sfida adrenalinica generata da una dozzina di sottobicchieri. Il gioco è un concentrato di bluff e sangue freddo in perfetto stile poker da far west.

Gioco di Hervé Marly, da 3 a 6 giocatori e della durata di circa 15 minuti, ruffiano come pochi, capace di strizzarmi l'occhio per molto tempo fino a quando ho ceduto alle lusinghe e l'ho acquistato.

Il regolamento semplice ricorda per molti aspetti il gioco Perudo, anche se il tutto si sviluppa senza l'utilizzo di alcun dado: ogni giocatore riceve 4 sottobicchieri, 3 con raffigurato un fiore sul retro ed 1 con un teschio. Al proprio turno ogni giocatore posiziona un sottobicchiere coperto di fronte a se, si prosegue in senso orario finché qualcuno non dichiara di essere in grado di girare un determinato numero di sottobicchieri senza trovare nemmeno un teschio.

A quel punto inizia un'asta e tutti hanno la possibilità di aumentare il numero dichiarato. Chi si aggiudica l'asta girerà i sottobicchieri, cominciando dai propri, per arrivare al numero indicato. Se in questa fase si scopre anche solo un teschio il giocatore perderà uno dei suoi sottobicchieri per il resto della partita. In caso contrario si aggiudicherà un punto. Il primo giocatore capace di arrivare a due punti vincerà la partita.

Gioco accessibile a tutti ma indicato a chi apprezza giochi di bluff e puntate. Perfetto come intrattenimento veloce e dalla durata contenuta. Ha anche il pregio di essere concentrato in una scatola compatta. A ben guardare i 16€ di copertina sono decisamente esagerati per il contenuto del gioco.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità *****
Grafica ***
Materiali **
Divertimento ****
Strategia *

sabato 9 ottobre 2021

MOO Challenge GENOVA 2021

Un altro MOO, una nuova città, nuove mappe, nuovi errori ma i soliti sentimenti di soddisfazione e gratitudine post gara verso chi ha organizzato (Remo) e chi mi ha invitato e corso con me (Eu).

Così in estrema sintesi potrei riassumere questa giornata vissuta a correre per le vie tristemente note per i fatti del G8 del 2001 e poi nel quartiere colpito dal disastro del Ponte Morandi; avvenimenti drammatici che in maniera differente è stato giusto ricordare.

Diciannove squadre iscritte sparse nelle sette mappe di zone di Genova scelte da Remo.

Andando con ordine noi siamo partiti con il quartiere Certosa, arrivandoci con la metropolitana fino a Brin. Il quartiere popolare è caratterizzato da graffiti e opere murali che dovremo riconoscere per rispondere alle domande ed infine, immortalaci davanti Paolo Villaggio. Chiudiamo il quartiere insieme alla squadra di Samuele e poco davanti a quella di Andrea Immovilli passando dalla nuova area giochi costruita al poso dei palazzi devastati dal crollo del ponte.

Una piccola odissea il trasferimento per spostarci verso la seconda mappa, dopo aver perso tempo e cambiato 3 mezzi (autobus+treno+treno), arriviamo a Cornigliano, quartiere con una moderna pista ciclabile affiancata a ferrovia e vecchi palazzi addobbati da numerose parabole. Qui il selfie ci vuole davanti ad una ciminiera.

Ancora una volta i mezzi pubblici non ci aiutato e, per non aspettare 50' il treno, optiamo per il lentissimo autobus n°1, in compagnia di Mark e Jason, che attraversa tutta la città fino al Porto Antico. Qui la mappa più particolare raffigurante solo i pali e gli alberi della zona. Subito dopo aver fatto il selfie davanti ad una gru del 1888 incontriamo la coppia di Giorgio Gatti ed amico che da quel momento incroceremo troppe volte.

E' la volta dello splendido quartiere dei Caruggi caratterizzato dai suoi colori, sapori, odori, e da vicoli stretti e sporchi. Un quartiere vivo e popoloso, pulsante e controverso con splendide dimore che si alternano al degrado e ad angoli abbandonati. Un rione angusto che sembra nato apposta per ospitare prove di orienteering. Seguendo il suggerimento in mappa il selfie decidiamo di farlo alla fine della gara ma questo si rivelerà un errore interpretativo.

Arriviamo alla funicolare di piazza Zecca e come al solito ci scappa via per pochi secondi. Nella lunga attesa Eugenia provvede ad acquistare dei tramezzini che si riveleranno fondamentali. Pochi attimi prima della partenza della funicolare ci raggiunge ancora la coppia di Giorgio e amico che ci farà compagnia per gran parte delle due mappe successive malgrado un mio grave errore di navigazione. Lungo la mappa dei Forti, che ci fa attraversare il Parco delle Mura, ammiriamo uno splendido panorama a 360° sopra Genova.

Attendendo un tempo accettabile prendiamo la cremagliera a Granarolo, buffo veder salire alla fermata dopo uno stupito Giorgio che non si aspettava di vederci già accomodati. La penultima mappa è quella di Bari, un particolarissimo quartiere della città che si sviluppa quasi più verticalmente che orizzontalmente, con interminabili scalinate. Qui il selfie davanti a una alternativa Gioconda. mentre per rispondere ad una domanda devo fare una foto ad una trattoria per poi riuscire a leggere il suo nome zoomando.

Ultima mappa intorno alla stazione Principe con i suoi tre livelli. Più che la morfologia a metterci in difficoltà la domanda sul matitone che oltre a farci perder tempo non riusciremo a rispondere correttamente. Qui ci capita un'altra cosa buffa, dopo aver incrociato Beniamino & Marta, una signora ci viene incontro con tante banconote in mano chiedendoci se erano nostre. Rifiutato il facile guadagno ci lanciamo verso gli ultimi selfie.

Il primo è da inseguire tra le saracinesche del quartiere dei Caruggi e, ovvero in ogni grata troviamo l'indirizzo della prossima via da trovare. L'ultimo è quello sopra il Bar Margherita che, a causa di un file audio volutamente incomprensibile, mi metterà in grande difficoltà e solo la caparbietà di Eugenia riuscirà a risolvere. Qui incrociamo Davide & Stefania e Paolo Bianchi alle prese anche loro con l'enigma.

Il cerchio si chiude riportandoci al luogo di partenza: l'area riqualificata e piena di vita dei Giardini Luzzati dove tra birre e focacce liguri discutiamo su scelte di percorso, errori (noi ne abbiamo fatti 4) e ricordi passati. Sempre bello rivedere amici che non incontravo da anni come Andrea Rebora e Danilo, i neo nonni Luigino & Carla, con lo zio Fabio, la sorprendente famiglia Volpi, la Fede Friz e i nirvanici Hiroki e Oscar.

martedì 5 ottobre 2021

The Ancient World (Seconda Edizione)


Nuova edizione di un gioco di Ryan Laukat, autore che per la verità non mi ha mai convinto ma al quale, grazie ad un'amica che lo adora, ho dato una nuova opportunità e mi ha parzialmente fatto ricredere. 

Nel 2019 è uscita una nuova edizione di The Ancient World la quale offre interessanti differenze rispetto al gioco del 2014 quali: alcuni particolari collezionistici (firma dell'autore e scatole numerate); correzioni di bilanciamento per diverse carte Titano, ma anche su carte impero e carte distretto; plance dei giocatori più grandi; materiali più curati e di miglior fattura; ma soprattutto aspetti non secondari come l'aggiunta della risorsa ambrosia e il contrattacco dei Titani.

Nel gioco da 2 a 4 giocatori (consiglio di giocarlo in 4) ognuno impersona un regno con specifici poteri, differenti tra loro, che sarà opportuno sfruttare al meglio. Il gioco è in sostanza un piazzamento lavoratori classico nel quale andremo a raccogliere risorse e monete utili per ampliare distretti, costruire imperi ma soprattutto contrastare e distruggere i Titani grazie al supporto dei nostri eserciti. Interessante la fase di mantenimento delle truppe e il congedo dei veterani.


Il gioco attinge da meccaniche di grandi classici. In un paio di dinamiche mi ha portato alla mentre niente meno che Puerto Rico, ovvero analizzando gli edifici più costosi in singola copia disponibili a tutti che portano punti vittoria o anche l'aggiunta dell'ambrosia nelle azioni meno sfruttate nel turno precedente.

L'interazione è discreta e si palesa in differenti momenti del gioco, le poche azioni rendono il tutto abbastanza stretto. La vittoria verrà decretata in base al numero di punti vittoria conquistati e il modo più redditizio è indubbiamente legato al set collection di stendardi che si collezioneranno con gli edifici e sconfiggendo i Titani.

Questa seconda edizione non manifesta evidenti difetti risultando gradevole e adatta a tutti i giocatori grazie a un regolamento semplice ed immediato. La durata della partita è contenuta, l'ambientazione non così marcata ma comunque percepibile anche grazie alle belle illustrazioni e a icone chiare. Gioco quasi family e certamente più accessibile rispetto al 13+ indicato sulla scatola.

L'unica perplessità è la mancanza di elementi di originalità che, un po' come per l'altrettanto gradevole e per certi versi simile Lost Ruins of Arnack, porterà questi buoni titoli ad esser dimenticati in poco tempo, cosa che non mi auguro ma sospetto.

La cover della prima edizione

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ****
Grafica **
Materiali **
Divertimento ****
Strategia ***

domenica 3 ottobre 2021

NR Adventure Race Multisport 2021

la prima mappa

la seconda mappa

la terza mappa

la quarta mappa

Ancora una volta felice di esserci stato. Devo ringraziare Federica, mia compagna di squadra, per aver accettato l'invito dell'ultimo minuto.

Come ogni Nirvana Raid Adventure Race che si rispetti il meteo non è stato clemente ma, alla fine, poteva andare molto peggio visto che ci siamo presi solo a sprazzi della pioggerella quasi piacevole. Per il resto fatica, salite ma anche punti panoramici e divertimento.

La manifestazione prevedeva segmenti in bicicletta in orientamento, prevalentemente su strade bianche o sentierini tecnici, e prove a piedi sempre in orientamento nell'abitato di Galbiate e nel difficile bosco sopra il Pozzo di Civate.

Le prove speciali hanno testato le nostre abilità anche con il tiro con l'arco, dove siamo andati malissimo tanto da far ridere gli organizzatori, l'arrampicata, dove Federica è riuscita ad arrivare fino alla cima della parete rocciosa e la slackline dove sono stato io, in qualche modo, a fare almeno metà percorso.
 
Il gran finale è stato con il kayak, mezzo di trasporto che ho capito non saper condurre (gli anni precedenti ho sempre usato la canoa canadese) e che mi ha visto in balia delle correnti e in grossa difficoltà.

Io e Federica siamo partiti senza pressioni, eravamo una delle squadre senza GPS (anche gli organizzatori non credevano in noi) ed infatti già alla prima lanterna eravamo ultimi. Con il passare del tempo però abbiamo preso confidenza con la gara e, ammirando gli scorci incantevoli dell'alta Brianza, abbiamo cominciato a divertirci incrociando altre squadre, buttandoci giù per discese veloci e costeggiando il lago di Annone tra filari di alberi.

Le tratte a piedi di orienteering, affrontate con particolare sicurezza e soddisfazione, ci hanno permesso di recuperare qualche posizione e far rifiatare i muscoli devastati dalla bici. Pochissimi gli errori tecnici tanto che alla fine, tra l'incredulità generale, siamo riusciti a piazzarci al terzo posto








sabato 2 ottobre 2021

Mississippi Queen


Vecchio gioco di corse che è stato recentemente ripubblicato con una veste nuova e materiali migliorati. Il gioco nel 1997 vinse lo Spiel des Jahres, si tratta dell'unica opera di successo di Werner Hodel

Family game con mappa modulare sul mondo delle corse, nello specifico gara di battelli a vapore nella quale ogni partecipante dovrà riuscire a completare il percorso prima degli altri per potersi fregiare del titolo di Mississippi Queen.

Il titolo riprende l'idea di un gioco che a scuola facevo con foglietti di carta a quadretti e chiamavo 'marcie''. La sfida consisteva nel gareggiare all'interno di un percorso il più velocemente possibile aumentando e diminuendo la velocità sempre di un solo valore.

Lo stesso principio viene usato in Mississippi Queen, con l'aggiunta del carbone che permette eccezioni in deroga alla normale navigazione. Lungo il percorso, che andrà a formarsi durante il gioco, i capitani di dovranno vedersela con ostacoli come isolette, altre imbarcazioni e la necessità di caricare a bordo due passeggere agghindate in crinolina.

Nel complesso il gioco è molto semplice e fila liscio, una partita può durare solo mezz'oretta in 2 giocatori, durata che crescerà con l'aumentare dei giocatori che possono arrivare fino a 6. Il regolamento suggerisce dai 10 anni in su ma a mio avviso anche a 7/8 anni si può giocare senza problemi.

L'edizione del 2019 include alcune regole avanzate e l'espansione Black Rose che originariamente venne messa in commercio successivamente come espansione.


Cover della prima edizione

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ****
Grafica *
Materiali ****
Divertimento ****
Strategia ***

giovedì 30 settembre 2021

Regicide

Quanti giochi si possono fare con un mazzo di carte tradizionale? Probabilmente infiniti, e Regicide è solo uno dei tantissimi giochi di carte, ma è il gioco di carte tradizionali più ambientato che abbia mai provato. In questo gioco infatti dovremo vedercela con potenti nemici che in una sorta di gioco fantasy avranno la loro forza d'attacco e i loro punti vita.


Per giocare una partita a Regicide basta mezzo mazzo da carte da Scala 40, ovvero le 54 carte composte da 13 carte per seme e da 2 jolly, con questa dotazione siete pronti per provare questa sfida cooperativa da 2 a 4 giocatori.

Il gioco può esser giocato anche con l'ausilio di un'app che agevola i conteggi e contribuisce a non sbagliare le regole. I giocatori coopereranno per evitare di esser sconfitti ma le sfide che dovranno affrontare (con i quattro J, con le quattro Q ed infine con i quattro K) saranno molto complesse e sarà necessaria una perfetta sintonia e un timing perfetto.

Personalmente il gioco mi ha conquistato subito e una partita tira l'altra anche perché avere la meglio sui nemici è molto complesso e le strategie da adottare non sono per nulla immediate. Gradevole sorpresa! A questo link è possibile ordinare il gioco e scaricare le regole.

la cover del mazzo nero

Adatto a tutti, lo consiglio ad un pubblico giovanile che adora i cooperativi e il mondo fantasy.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ****
Grafica ***
Materiali *
Divertimento ***
Strategia ***

domenica 26 settembre 2021

4.TL al Passo del Brallo


Il Passo del Brallo mi porta alla mente la mia prima colonia estiva presso il centro federale di tennis, un'esperienza molto bella. Da una decina d'anni questo luogo è diventata anche teatro di gare di orienteering grazie alla realizzazione di una mappa.

Di tutte le gare fatte negli ultimi anni in questo posto, quella di ieri è stata la prova che mi ha divertito di più grazie ad un tracciato che si arrotolava su se stesso sfruttando, probabilmente, la parte più interessante dell'intera cartina.

Come tutti sono partito sotto la pioggia battente, mi sono trascinato senza grossi errori fino alla 3 incrociando un bel daino o capriolo (uno di quelli, insomma). La quarta lanterna invece mi fa un po' impazzire perché, seppur passandoci vicino, non la vedo. Incontro prima Beniamino Barenghi che l'ha appena punzonata e poi mi raggiunge Davide Spagnoli (partito 6' dopo di me!)

Da qui faccio alcune lanterne con Davide, prendiamo spesso decisioni differenti ma arriviamo in zona punto insieme. Io non apprezzo correre in compagnia perché tendo a farmi distrarre ed influenzare così,  prima verso la 7 e poi verso la 10 provo a staccarlo facendo scelte differenti. La prima volta mi va male perché la sua scelta è migliore ma la seconda volta ce la faccio e questo mi da la spinta per provare a non farmi più raggiungere.

Il tutto si trasforma in una piacevole volata fino all'arrivo in una zona di bosco senza grandi salite attraverso un bosco bianco che richiede attenzione. Curve di livello e azimut sono i miei compagni di viaggio e mi diverto nei cambi di direzione e nelle tratte corte di questo finale finale.

Arrivo stanco ma contento della prova fatta, in gara non ho quasi sentito la pioggia e sono riuscito e restituire i 6 minuti, con qualche interesse a Davide. Alla fine arrivo quarto in classifica ma soprattutto soddisfatto di aver affrontato il viaggio di 4 ore in auto in solitaria per fare questa bella gara.

venerdì 24 settembre 2021

Lost Ruins of Arnak


Uno dei fenomeni ludici del momento, Le Rovine Perdute di Arnak è il nuovo gioco della CGE (già localizzato anche in italiano) che sta riscuotendo molti apprezzamenti dagli appassionati come dimostra la media voti di BGG

Il gioco è classificato come strategico ma adatto anche a famiglie, effettivamente risulta quasi più complesso ascoltare le regole che giocarci perché dopo le prime mosse tutto risulta lineare ed immediato anche grazie ad un'iconografia facilmente memorizzabile.

Si tratta di un piazzamento lavoratori con una determinante fase di deckbuilding, nulla di nuovo all'orizzonte insomma, ma tutto mischiato bene. L'ambientazione si sente come un bisbiglio in discoteca, secondo l'idea degli autori (una coppia di ragazzi esordienti) ci troviamo su un'isola disabitata alla scoperta dei segreti di una civiltà dimenticata, cercando manufatti, risorse e scoprendo nuovi territori dovremo vedercela con dei mostri, i temibili guardiani dell'isola

La chiave del gioco sta nel creare un motore per poter moltiplicare le azioni a disposizione che solitamente sono regolate dalle carte che si hanno in mano, ogni turno se ne pescano fino a 5. Importante sarà curare l'avanzamento nelle track di esplorazione e conoscenza (quelle con la lente e il libro), ma per riuscirci sarà necessaria una pianificazione a medio e lungo periodo non banale.

La mia personale esperienza con questo titolo è che mi diverte perché mi piace costruire il mio mazzo, far girare le carte e provare a giocare più azioni possibili (a volte con una redditività relativa) gratificandomi, c'è però anche chi lo trova poco divertente, insignificante per via di poca originalità e, volendo, anche un po' legato al caso (pesca ed uscita di carte e mostri nel momento più o meno adatto).

Personalmente mi porto a casa una buona impressione e non disdegno giocarci quando capita riconoscendo comunque le caratteristiche di casualità e la poca originalità. Come scritto il gioco sta scalando velocemente le classifiche risultando tra i migliori giochi family in assoluto.

Mio giudizio in sintesi:
Accessibilità ***
Grafica ***
Materiali ***
Divertimento ****
Strategia **