martedì 10 aprile 2007

L'uomo del treno

Film francese, molto intimo, e un tantino lento.
In una cittadina francesce si incontrano due personaggi. Un vecchio pantofolaio professore in pensione e un taciturno rapinatore. Casualmente i due trascorreranno sotto lo stesso tetto qualche notte; il tempo necessario per conoscersi e, come spesso accade, innamorarsi delle loro differenze.

Ed ecco il rapinatore girare per casa con le pantofole del vecchio e il professore invidiare i tatuaggi dell'avventuriero. Il sogno per ambedue è quello di poter sostituirsi all’altro, l’evasione dalla monotonia del quotidiano contro la ricerca della serenità. Ma la strada è ormai segnata…

La pellicola regala sorrisi che scaturiscono però da una tristezza di fondo.

Tra i personaggi secondari segnalo un complice del rapinatore. Un tipo che dopo la fuga della moglie ha perso la parola salvo una sola frase al giorno, alle dieci del mattino; prima di quell'ora pensa e dopo si riposa.

Film molto riflessivo, un po’ troppo per i miei gusti quindi…

Voto: **

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