venerdì 21 settembre 2007

Il buco della pecora

Già che ci sono vi parlo anche dell'ultimo week-end, ovvero il viaggio a Civenna (CO) verso il Jungle Raider Park, il percorso avventura sugli alberi.

In missione una manciata di valorosi cavalieri. Il socio, due donzelle per niente intimorite e il duo di chimici Fabry-Lucy! All'arrivo a Civenna però il colpo di scena, ovvero, la Direct Line la compagnia che per tutta la giornata di sabato aveva prenotato il Parco inibendolo al pubblico.

Delusione massima, ci fermiamo e osserviamo gli altri divertirsi...
Poco dopo ci consoliamo andando a visitare la Sorgente del Lambro, un posto un po' tristino, ma in virtù del fatto che il Lambro è pur sempre il fiume della Brianza, va rispettato!
Nella cartina vediamo che a pochi metri dalla sorgente c'è una curiosa roccia che si chiama il Buco della Pecora.
Andiamo a perlustrarla e ci accorgiamo che esiste una piccola fessura, eccolo il buco!
Con molto sangue freddo decido di avventurarmi in questo buco.
Mano sulla testa a mo' di caschetto e cellulare del socio in mano per farmi da luce, entro e scopro che la fessura diventa ben presto una stanza. Poi un'altra fessura stretta stretta e un'altra stanza. E poi altri cunicoli a destra e a sinistra... figata... ma è ora di tornare al Rifugio Martina

Incontriamo Inge e Paola alla Madonna del Ghisallo (figa la chiesetta e il museo, oltre al panorama) e ci avviamo per la scorciatoia che ci porta al Rifugio. Altra mangiata mitica e poi ancora giù, ma questa volta con delle pile, dentro il buco della pecora...

Ma la serata non poteva finire così, quindi decidiamo di tornare sul Lago, vicino a Bellagio, nel chioschetto che scoprimmo all'Addio al celibato del Giana.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A quando il prossimo tentativo? Il Jungle Raider non può aspettare a lungo...
Il socio