Non serve a smaltire i dolci ma tiene il cervello in esercizio!
Dopo il successo di Remo, anche Alessio Tenani si cimenta nell'organizzazione di questa specialità...
Ecco il link ai dettagli sul sito di Teno
Io restai a chiedermi se l'imbecille ero io, che la vita la pigliavo tutta come un gioco, o se invece era lui che la pigliava come una condanna ai lavori forzati, o se lo eravamo tutti e due


Ecco un posticino molto carino da visitare. Siamo sul Lago di Como, sopra Varenna.
Record d'incassi in Giappone per Ponyo on the Cliff by the Sea. Si tratta del nuovo film del maestro Hayao Miyazaki, l'autore dei miei cartoni animanti preferiti: Conan, Lupin III, ma anche di altri lungometraggi come la Città incantata e Il Castello errante di Howl.
Il nuovo film è in concorso alla 65^ Mostra del cinema di Venezia e al botteghino ha superato i 10 bilioni di yen (93.2 milioni di dollari); cifra mai toccata negli ultimi 4 anni da un film nipponico. L'ultimo era stato proprio Il castello errante di Howl.
Ponyo on the Cliff by the Sea è la tenera storia d'amore tra un ragazzo che vive in una casa sulla scogliera e una bambina che cavalca una medusa e che è scappata di casa.

Questa sera sono di scena all'hash di Milano; settimana scorsa invece allenamento con Roberta ed Elena a Varsasio (LC), giusto un giretto con la cartina in mano per ricordarsi come si fa, e ieri (domenica) garetta CSI a Cavareno (TN).
La gara si svolge su tre cartine, la prima è Forte Cherle, partiamo subito con tanta salita. Alla terza lanterna però i miei due nuovi compagni di sventura se ne vanno più forti di me. La quarta lanterna è la prima di uno dei tre grappoli. Qui trovo all'ombra Daniela Poete che ci fa un po' di tifo. Vedo i vari atleti alternarsi nell'entrata e uscita dai vari punti, mi sembra di procedere a un ritmo accettabile.
La seconda cartina è PASSO COE, una delle più tecniche d'Italia secondo me. Incrocio qualche Master attardato e commetto un errorino alla prima lanterna di questa cartina. Poi comincio ad essere un po' stanco e comincio a nutrirmi. Arrivo alla seconda farfalla e quei fetentoni degli organizzatori l'hanno messa in un punto complessissimo. Una lanterna mi farà letteralmente impazzire e anche Marco Giovannini mi conferma di aver avuto le stesse difficoltà. Buffo il fatto che anche la lanterna fulcro della farfalla devo tutte e 4 le volte ricercarla come se fosse la prima volta. Lascio la zona tecnica temendo di essermi attardato un po' troppo. Mi tira su il morale la visione prima di Baccelli e poi di Vincenz che mi passano ma che mi rincuorano facendomi capire che non sono poi così indietro.
Incredibile sono 'già' al secondo cambio carta cartina: Costa di Folgaria, una tratta di 3 km fuori carta collega le due mappe, è in prevalenza in discesa ma non riesco a correrla tutta. La carta di Folgaria, benché non banale, non è paragonabile a quella di Passo Coe e soprattutto al contrario di Forte Cherle partiamo dall'alto per arrivare nel punto più basso, la piazza di Folgaria.
Altra delusione dal ciclismo... ogni volta che il pubblico italiano torna a riavvicinarsi al fascino del ciclismo succedono episodi spiacevoli come quello di oggi che ha sorpreso il giovane Riccardo Riccò positivo costringendo il suo Team a ritirasi dalla corsa francese.
Ma la notizia del giorno è che il primo ministro Mirek Topolàneksi è recato in visita sui campi di gara, perchè attratto dall'alto valoresportivo-culturale della disciplina in oggetto.
chi non è mai stato in barca ma è curioso di scoprire questo straordinario modo di vivere la vacanza. Una prima esperienza unica ed indimenticabile perché non sarete lasciati a voi stessi a litigare con cime e rande, a fare cambusa e cucinare, ma troverete a bordo uno “staff” cordiale ed esperto che vi farà conoscere nei dettagli come si vive da “Lupo di Mare” e che condividerà con voi spazio e tempo.

Scopro una valle bellissima, la meno popolata di tutta Europa si dice. Arriviamo grazie ad una stradina strettissima nel paesino di Cicogna. Prima di entrare in paese bisogna lasciare la macchina quindi ci avventuriamo nelle viette del paese e poi risaliamo il fiume Pogallo per trovare delle pozze per fare il bagno.
Ad attenderci al rifugio tutta la combricola che andrà ingrandendosi (Rosella, Massimo, Marcella, Luca, Daniela, Alberto, Luchino, Mauro, Gaia e Gabriele) e i due rifugisti molto coloriti.

E nella mia formazione ideale ci metto: Casillas, Zhirkov, van Bronckhorst, Pepe, Capdevilla; Schweinsteiger, Xavi, Modric (45' Fabregas), Sneijder; Torres, Pavlyuchenko
E' stato un bell'Europeo, peccato non sia stato tinto d'azzurrro.
Mercoledì sera ho ripreso i miei allenamenti. Al posto del Bolettone ho corso a Montevecchia, un posto incantevole che non avevo mai visitato, anche se le mia corsa è stata prevalentemente su stradine asfaltate ed a un ritmo scandaloso.

Navighiamo fino all'una, poi stremati ci ancoriamo nei pressi di un porto dell'Isola d'Elba... Dormiamo qualche ora e ripartiamo all'alba senza toccare terra per colazione. Bello, bello, la navigazione mi piace, e a metà mattina primo bagno in mare!


"La serie non è finita. È ben lontana dall'essere finita. Ci basta vincerne tre di fila per essere campioni, no?"
Così aveva parlato Kobe Bryant dopo la disfatta di gara 4; la sconfitta a Los Angeles che aveva portato i Boston Celtics sul 3-1 ad un solo punto dal titolo NBA 2008.
E per il momento Kobe pare non debba rimangiarsi le sue parole, i Lakers sono riusciti ad impedire a Garnett, Pierce, Allen e compagni di stappare le bottiglie di champagne allo Staples Center.
Ora però arriva il difficile: vincere, e per due volte di fila, al TD Banknorth Garden Boston, dove i Celtics hanno un record in questi playoff di 12-1. Inoltre la storia rema contro le speranze gialloviola: nessuna squadra, dal 1985 (quando il formato delle Finals fu modificato nell'attuale 2-3-2) è mai riuscita a recuperare da uno svantaggio di 3-2 vincendo le ultime due gare in trasferta.

Con qualche ora di riflessione in più ho notato che sabato ho fatto due imprecisioni: alla 2 ho fatto il giro dell'edificio dalla parte sbagliata e ci ho lasciato una ventina di secondi, mentre alla 4 mi sono imbucato nel 'cortile' sbagliato e ho perso altri 20", per il resto gran gara, di più non potevo fare. Mi chiedo come hanno fatto i migliori a fare lo sprint in 16", ottimo anche il mio 'compare' Nicolò Sebastiani che piazza un 18".